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Amianto a Senigallia, l’ALA: “Coperture da sostituire? Meglio tardi che mai”

Considerazioni di Montanari sull'intesa tra Regione, Provincia, Legambiente, Azzero CO2

Lastre di amianto

Sono venuto a conoscenza del fatto che è stata sottoscritta un’intesa Regione Marche – Provincia di Ancona – Legambiente – AzzeroCO2 per la sostituzione delle coperture in amianto con il fotovoltaico. L’intesa si prefigge l’obiettivo di sostituire le coperture contenenti amianto degli edifici di proprietà di imprese, enti e cittadini, a partire dalla Provincia di Ancona, con impianti fotovoltaici, usufruendo dell’extra incentivo previsto dalla normativa nazionale del “conto energia”.

L’intesa offrirà nuove opportunità a progettisti, tecnici-installatori e agli operatori della gestione e smaltimento dei materiali contenenti amianto.

Legambiente Marche ha il compito di diffondere l’iniziativa sul territorio attraverso l’attivazione di uno sportello informativo, mentre AzzeroCO2, in qualità di Energy service company, fornirà assistenza alle imprese nella fase di redazione del progetto e potrà anche finanziarne la realizzazione.

Fino a qui tutto bene. Non posso però evitare di sottolineare che questi Enti si sono dimenticati che nelle Marche esiste da 7 anni l’ALA, un’Associazione per la lotta all’amianto che in questi brevi anni ha lavorato intensamente per combattere contro il problema amianto, in particolare a Senigallia.

Come impossibile da dimenticare per chi vive nelle Marche, a Senigallia esisteva uno stabilimento (unico nelle Marche) che ha prodotto materiali in cemento-amianto dal 1947 al 1983, e che data l’allora facilità di acquisto, ha invaso la città di Senigallia di coperture il lastre in cemento-amianto (SACELIT e non Eternit come “volgarmente” viene indicato nell’apposita lettera degli Enti dell’intesa) che coprivano i tetti dei marchigiani.

Purtroppo non tutti sono a conoscenza del fatto che i danni dell’amianto si sono già registrati da parecchi anni (in effetti, gli Enti spiegano che i danni dell’eternit-CEMENTO-AMIANTO SACELIT,con il picco dei decessi nelle Marche non è ancora arrivato ma arriverà con probabilità tra qualche anno) con effetti devastanti.

Di decessi se ne contano a centinaia e se andasse a verificare nel registro dei mesoteliomi che si trova presso l’Università di Camerino, chi di dovere troverebbe indicate anche le varie tipologie di tumori da amianto.

Insomma il problema è grave e soprattutto da prendere nella dovuta considerazione e serietà. A riguardo, a Senigallia nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, il consigliere di Partecipazione e Rifondazione Comunista Roberto Mancini ha fatto una interpellanza proprio sulla necessità di fare un censimento dei privati cittadini di Senigallia per quantificare e stabilire quanti tetti ci sono da rimuovere o coibentare.

Anche perché in commissione comunale, alla presenza del dott. Bacchetta, lo stesso ha detto che si era dato corso al Comune di Senigallia (allora assessore competente al problema Simone Ceresoni) per fare un censimento per i privati nell’anno 2008. Ma poi la cosa è stata “lasciata morire” e, sinceramente, non si conoscono bene le motivazioni.

Certo che se fossi stato avvisato della riunione, avrei parlato della situazione abnorme a Senigallia e cercato di fare presente che il sottoscritto invia frequentemente denuncie all’Asur di Senigallia (responsabile dott. Giovanni Fiorenzuolo) per segnalare situazioni critiche. A Senigallia purtroppo il programma della Provincia amianto free non è stato affatto pubblicizzato e non escludo che alcuni privati cittadini – per timore e per scarsa informazione – nascondono l’amianto rotto sotto terra in campagna.

La situazione è molto critica anche sotto l’aspetto sanitario, tanto che dopo l’interessamento del sottoscritto con l’ing. Maurizio Bevilacqua, direttore della Zona Territoriale n.4 di Senigallia, nel 2008 furono presi contatti per uno screening sul personale vivente che aveva lavorato alla Sacelit di Senigallia.

Programma che si è sviluppato dal 1 gennaio 2010 al 31 ottobre 2011. A riguardo siamo ancora in attesa dei dati, anche se la sensazione è che non saranno soddisfacenti.

Insomma, sulla base di tutte queste considerazioni, concludo dicendo che l’intesa tra Regione Marche – Provincia di Ancona – Legambiente – AzzeroCO2 per la sostituzione delle coperture in amianto con il fotovoltaico, è importante, anche se decisamente tardiva. Peccato, anche perché l’assessore all’ambiente della Provincia di Ancona (Marcello Mariani) è un senigalliese e quindi conosce bene la situazione ed i rischi della città per l’amianto. Ma, come si dice in questi casi: meglio tardi che mai !

da ALA Associazione lotta all’amianto        
Carlo Montanari
Via delle Rose, 7 SENIGALLIA
Tel 071-659611    347-9562658
//amiantoasenigallia.blogspot.com

Commenti
Solo un commento
Carlo Montanari 2012-01-30 06:52:43
E' tardi per questo famoso censimento di amianto.cemento negli edifici privati a Senigallia,perchè le lastre sui tetti sono vetuste e lasciano in dispersione fibre di amianto con gli agenti atmosferici.I morti sono stati tanti e continuano ad esserci, io che vivo da vicino questo proiblema,conosco molte persone ex dipendenti dell'ex Sacelit a casa con l'ossigeno attaccato 24 ore su 24 e malati arrivati agli ultimi giori di vita.La politica che non vuole che si sappiano queste cose per il bene del turismo a Senigallia è una grande ipocrisia!!!!!!!!!!!!!
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