Immigrati e parcheggiatori abusivi: l’ANPI Senigallia risponde alla Lega Nord
La replica: "Di tutto abbiamo bisogno fuorché di rigurgiti di intolleranza razziale e discriminazione"
L’A.N.P.I. di Senigallia non può rimanere indifferente di fronte a quanto è recentemente comparso sulla stampa a firma di esponenti della Lega Nord regionale. In un momento di così forte difficoltà per il Paese, di tutto abbiamo bisogno fuorché di rigurgiti di intolleranza razziale e di discriminazione.
I flussi migratori fanno da sempre parte della storia dei popoli e chi emigra in un altro Paese lo fa perché costretto, perché tutti, indipendentemente dal colore della pelle (e con buona pace dei discendenti del popolo celtico), hanno diritto a fuggire dalla guerra e dalla povertà.
Tra il 1850 e il 1950 furono 30 milioni gli italiani che emigrarono in altri paesi; partirono soprattutto brave persone, nostri connazionali, in cerca di un’esistenza migliore; ma partirono anche criminali che legarono indissolubilmente il nome del nostro paese anche a quello di alcune famiglie mafiose; non possiamo quindi ritenerci un popolo "eletto" o migliore rispetto ad altri e soprattutto non possiamo permetterci di dimenticare la nostra storia e a che cosa portò l’intolleranza razziale anche nella nostra città.
Le massicce ondate dei flussi migratori creano certamente problemi di accoglienza e di ordine pubblico, ma non è con i respingimenti o con una più intensa presenza di forze del’ordine che questi problemi si risolvono; al contrario vengono esasperati, generando tensioni e disordini.
Sono i governi centrali a doversi occupare di una corretta gestione dei flussi, di intrecciare accordi con i paesi di origine e con gli altri paesi europei dove il fenomeno migratorio è ancora più intenso che in Italia, spesso utilizzata solo come ponte per ‘Europa.
La Legge Maroni-Fini tanto decantata dagli esponenti della Lega Nord ha, dati alla mano, solo aggravato il problema, creando scontri, illegalità, clientele e corruzione laddove dovrebbe esserci accoglienza, rispetto delle regole e integrazione.
Non possiamo quindi accettare di sentir parlare di "presidi con effetto di deterrenza" contro la presenza di stranieri nei parcheggi; non lo possiamo accettare perché ad oggi quelle persone che affollano i nostri parcheggi non hanno alternative proprio a causa di chi in questi anni ci ha governato nel peggiore dei modi; non lo possiamo accettare per quello spirito di solidarietà e uguaglianza su cui si fonda la nostra Costituzione, che nulla ha a che vedere con le convention sul Po, ma che molto hanno a che vedere con quel Tricolore che la Lega userebbe al posto della carta igienica; non lo possiamo accettare di certo in nome di una legalità che si fa forte solo con i più deboli girando la testa quando un professionista non fa una ricevuta o un proprietario di casa chiede l’affitto in nero; non lo possiamo accettare da chi cerca di riversare sugli ultimi l’esasperazione di un Paese ridotto in ginocchio invece di assumersi la responsabilità di come ha governato in questi anni; non lo possiamo accettare in nome di quei valori democratici e antifascisti di cui ci facciamo orgogliosamente portatori e certamente non lo possiamo accettare nella nostra città che con il suo porto, la sua fiera e sui intrecci commerciali è stata da sempre crocevia di popoli e culture, fondando la sua azione politica sull’accoglienza e non sul respingimento.
Auspichiamo quindi che sia forte e compatta la risposta pacifica e democratica di tutti i cittadini contro ogni manifestazione di intolleranza razziale, ricordando sempre che non è militarizzando una città che si ottiene la sicurezza, ma adoperandosi per eliminare ogni ostacolo verso la realizzazione di quei principi di uguaglianza e giustizia sociale su cui si fonda la Costituzione Italiana.
da A.N.P.I Senigallia
anpi.senigallia@gmail.com
E' facile attaccarmi con un nick dicendo cose false. Avrò anche tanti difetti ma ho un sicuro pregio. Sopra ogni cosa che scrivo ci metto la faccia e sotto ci metto nome e cognome. Ma capisco che non tutti abbiano il coraggio di mettere la firma sotto la propria ignoranza e sotto errori grammaticali che nemmeno un bambino di sei anni farebbe....
Io comunque l'edicola non la posso regalare perchè non è mia, e quanto alla solidarietà faccio quel che posso. Mi piacerebbe sapere cosa fa Ennio.... Comunque il prossimo anno ho deciso che con i miei amici regaleremo ad Ennio un corso serale per prendere la quinta elementare, non è bello negli anni Duemila non saper scrivere quattro righe in italiano....
La coltura? Si la coltura serve a questo.
Io di solito quando vado in città prendo la Rolls e mi ci accompagna l'autista e quindi non parcheggio. Quando invece prendo la Jaguar la guido da solo perchè mi da gusto e poi posso dare un ora libera a quel poveraccio del mio autista che poraccio è oberato di lavoro.
Allora arrivo con la mia Jaguar do la chiave a Mohammed il mio parcheggiatore di fiducia e vado in città. Logicamente non gli do una lira perchè lo mando da Uliassi dove hanno il pranzo pagato lui e l'amico suo. Se per caso invece Uliassi fosse chiuso gli va di sfiga perchè gli do cinquanta euro e li mando a mangiare dalla Bice. Gli potrei dare di più, per esempio gli potrei regalare la mia edicola o il mio secondo lavoro, ma loro mi hanno detto che non gliene frega niente di vendere giornali al mare, preferiscono fare i parcheggiatori, guadagnano molto di più.
Simone Tranquilli
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