Senigallia, le linee Idv per superare la crisi del 2011
Canti: "Obiettivi 2012: difesa del lavoro, equità, onestà e sviluppo. Proviamoci insieme"
Cari cittadini,
Questo 2011 è stato un anno molto difficile per il nostro Paese. In quest’anno abbiamo passato una crisi terribile che ha reso molta gente ancora più povera, e che ci ha fatto guardare tutti al futuro più con paura che con speranza. Abbiamo vissuto sulla nostra pelle nel nostro territorio la perdita del lavoro, un diritto.
Abbiamo negli occhi gli operai Fincantieri di Ancona che abbiamo visto concretamente nella loro lotta nello sciopero generale Cgil e Fiom del 6 maggio scorso ad Ancona, pensiamo agli operai della Best di Montefano che hanno raccontato la loro storia a Servizio Pubblico di Santoro, e a tutte le casse integrazioni e perdite di lavoro avvenute in grandi realtà della nostra città che non hanno avuto risalto nei media nazionali ma che sono allo stesso modo importanti.
Pensiamo infatti che lavoro vuol dire anche lotta alla crisi economico-finanziaria e realizzazione di politiche industriali innovative e compatibili con l’ambiente. Mantenere l’art. 18 dello statuto dei lavoratori – una delle principali conquiste democratiche della lotta sociale – significa preservare il lavoro come diritto e non come concessione. La precarietà e la mancanza di diritti di sicurezza sociale non è mai un valore. Il diritto al lavoro stabile deve essere irrinunciabile. La precarizzazione selvaggia è anche immorale perché mantiene in una situazione di ricatto il lavoratore, lo umilia nella lotta per i suoi diritti perché condiziona, di volta in volta, il rinnovo del contratto ad un atteggiamento servile rispetto al capitale.
Rafforzare il lavoro come diritto significa mettere in moto economia e sviluppo, nonché garantire diritti ripristinando anche la legalità formale. Il lavoro è uno dei principali antidoti alla corruzione. Il lavoro come diritto e non come privilegio. La dignità del lavoro passa anche attraverso la garanzia di una equa retribuzione. In Italia – contrariamente a quello che accade nel resto d’Europa – si è proceduto spediti, invece, verso lo smantellamento dello stato sociale di diritto in maniera tale che il lavoro sia sempre meno un diritto e sempre più un favore. Il lavoro come diritto significa anche ritorno alla meritocrazia e, quindi, anche il dovere di lavorare con serietà e correttezza. Il diritto al lavoro vuol dire anche realizzare una rivoluzione culturale che porti alla difesa dell’art. 1 della Costituzione. Difendere i diritti nel lavoro è difendere la democrazia.
Questi sono gli obiettivi che riteniamo irrinunciabili nel 2012. Adesso dobbiamo vigilare sul lavoro del primo ministro Monti, magari facendolo incontrare con il professor Monti. Perché sembra che molte volte non dicano le stesse cose. Il presidente Monti ha somministrato da subito nella cosiddetta "fase 1" la cura sbagliata, perché rende la gente sempre più povera e così condanna il nostro Paese alla recessione, che vuol dire disoccupazione, miseria e rende impossibile lo sviluppo. Nell’inizio della "fase 2" più che discontinuità abbiamo visto continuità con la politica delle televendite del presidente del Consiglio, che magnifica i suoi decreti dandogli egli stesso il nome, dal "salva Italia" al "cresci Italia".
L’Italia dei Valori sin dal primo momento ha detto e ribadisce che valuterà i provvedimenti del governo Monti man mano che saranno presentati e dopo averli letti. Noi faremo la nostra parte, che è quella di girare in lungo e in largo il Paese andando a vedere con i nostro occhi come stanno i lavoratori e i cittadini in difficoltà.
Questo è il 2011 della crisi. Ma nel nostro Paese ci sono stati, nell’ultimo anno, anche grandi cambiamenti che hanno suscitato grandi speranze: pensiamo alla primavera delle amministrative ai referendum di giugno, alla raccolta di firme contro la legge elettorale di quest’estate fino alla caduta, a novembre, di Silvio Berlusconi. In tutte queste piccole e grandi vittorie noi dell’Italia dei Valori abbiamo avuto una parte molto importante e ne siamo orgogliosi, perché abbiamo sempre interpretato il nostro ruolo come quello di uno strumento per migliorare la realtà. Il cambiamento è possibile e a portata di mano.
E allora proviamoci insieme.
Vi invitiamo a visitare il sito italiadeivalori.it dove troverete tutte le battaglie svolte da Idv nel 2011 e il video di auguri di Antonio Di Pietro che ripercorre le tappe di un 2011 molto intenso.
E’ il momento di una nuova sfida fatta di equità, onestà e sviluppo. Scriviamola insieme. Buon 2012.
di Stefano Canti
Italia dei Valori Senigallia
www.senigallia.idvmarche.it
idvsenigallia@yahoo.it
Purtroppo riscontro verità in questi auguri dell'Idv. Dico purtroppo perché è vero che il lavoro si perde sempre più. Ho letto proprio qui su 60019 che addirittura l'Edra, storica azienda di costruzioni, era in difficoltà questo fine anno. Speriamo in un migliore 2012 e che l'Idv riesca nei suoi obiettivi.
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