Due "travi" dell’Ospedale di Senigallia in pensione dal prossimo 30 dicembre
Claudio Goffredi e la moglie Liliana Olivieri lasciano dopo 40 anni di attività
Anagraficamente sono ancora giovani, ma la loro carrieraprofessionale è lunghissima. E così dopo quasi 40 anni di attività, due punti di riferimento dell’ospedale di Senigallia si accingono ad andare in pensione. Si tratta di Claudio Goffredi, coordinatore infermieristico dell’Unità Operativa di Neurologia e della moglie Liliana Olivieri, impiegata dell’Unità Operativa di Radiologia. Entrambi per una coincidenza del destino, concluderanno la loro attività professionale il prossimo 30 dicembre 2011.
Claudio Goffredi, personaggio conosciutissimo a Senigallia, è entrato in servizio il 5 dicembre 1974 e – da sempre – ha lavorato a Neurologia.
"Ero presente – afferma Goffredi – il giorno dell’inaugurazione del reparto e, nel corso del tempo, ho visto e partecipato a tutte le trasformazioni: dall’ex palazzina (che si affaccia su via Cellini) dove erano presenti una quarantina di posti letto fra uomini e donne, al trasferimento nel 1990 al monoblocco al primo piano dell’ospedale.
Ricordo poi lo spostamento al quinto piano, prima sul lato monte e quindi sul lato mare e, recentemente, nel nuovo monoblocco in coabitazione con Gastroenterologia".
Claudio Goffredi ricorda con piacere i primari che si sono succeduti negli anni a Neurologia: dal 1974 al 1986 Salvatore Giacquinto, dal 1986 al 1995 Sergio Vitali, dal 1995 al 2001 Renzo Dell’Antonio, dal 2001 ad oggi Maria Del Pesce.
"Neurologia – aggiunge senza nascondere una certa commozione il coordinatore infermieristico – è sempre stata la mia seconda famiglia e, tra qualche giorno mi mancherà un pezzo di vita. Dal 1974 ad oggi il reparto non ha mai saltato (la prima decade di dicembre) l’organizzazione della cena natalizia con tutto il personale con scambio di pensieri tra noi".
D’altra parte il motto "fare squadra" è sempre stata una priorità di Neurologia e negli anni lo hanno dimostrato in primis gli stessi primari che "quando era necessario non si tiravano indietro a dare una mano agli infermieri sempre e comunque per il bene dei pazienti".
"Insomma – conclude Goffredi – le parole farmaco, ospedale, patologia sono tutta un’altra cosa dalla terminologia moderna che inquadra la sanità come un’azienda".
Come detto, lo stesso giorno (30 dicembre) andrà in pensione anche la moglie di Goffredi.
Liliana Olivieri ha iniziato a lavorare all’ospedale di Senigallia anche prima: per la precisione il 1 ottobre 1971 dove il vecchio primario di Radiologia, dott. Mario Sella la incaricò di organizzare ed aprire la Segreteria che non esisteva e per questo è stata sempre fedelissima al proprio reparto di Radiologia dove si è distinta e fatta apprezzare dai colleghi e dai pazienti come assistente amministrativa.
A differenza di Neurologia, il reparto di Radiologia è nato e si è consolidato all’ingresso del nosocomio senigalliese. Prima sotto un’ala, poi allargatosi e recentemente (nel 2010) spostatosi nel nuovo monoblocco.
"In questi lunghi 40 anni – ci dice la signora Olivieri – ho solo e soltanto ricordi bellissimi, a partire dal compleanno da ventenne che ho festeggiato proprio in ospedale e dallo scrivere i referti sotto dettatura del medico con la vecchia macchina da scrivere così detta "a batecca" per poi passare ad oggi tutto computerizzato.
Sono stati diversi i primari che ho conosciuto: in ordine temporale da Mario Sella ad Antonio Ugolini, a Pierdomenico Aguzzi, a Tonino Ferretti, a Paolo Busilacchi a Giovanni Consalvo".
"Mi fa un certo effetto – conclude l’impiegata di Radiologia – pensare che tra pochi giorni si concluderà la mia carriera professionale. Ed il fatto di andare in pensione lo stesso giorno assieme a mio marito, è una cosa ulteriormente emozionante".
Insomma due "travi" dell’ospedale di Senigallia che hanno veramente lasciato il segno e che, giustamente, verranno ricordati per il loro impegno e la loro dedizione nel lavoro.
da Ciro Montanari
buon riposo dona a loro Fornero
e splenda ad essi la giovinezza perpetua....
amen
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