Idv Marche, manovra Monti: approvata proposta su patto di stabilità
Favìa: "Gli enti locali potranno spendere i fondi che non potevano essere erogati per non sforare"
In sede di votazione della "manovra-Monti", la Camera ha approvato un mio ordine del giorno che credo importante per le PMI e che ha già riscontrato un grande successo tra le associazioni di categoria, soprattutto artigiane: odg che impegna il Governo ad alleggerire il contributo del comparto enti locali al raggiungimento degli equilibri di finanza pubblica, cioè il famigerato "patto di stabilità".
Ciò consentirà agli enti locali virtuosi di spendere i propri fondi giacenti che n on potevano essere erogati a causa del patto di stabilità: e di ciò fruiranno soprattutto le piccole medie imprese, in gran parte artigiane, che sono in sofferenza a causa dei ritardi nei pagamenti da parte degli enti locali e alla chiusura dei rapporti con le banche a loro volte in estrema difficoltà per la crisi.
Per far questo si adotteranno le misure più idonee, concordate con i rappresentanti istituzionali nelle sedi competenti, tra le quali la previsione dello sblocco di una percentuale (anche differenziata tra gli enti) dei residui attivi finalizzato agli investimenti e, altra misura efficace, l’esclusione di voci di spesa determinate – in particolare quelle relative all’edilizia scolastica – dal calcolo dei saldi utili al rispetto del vincolo del patto di stabilità interno.
Devo sottolineare anche che tra il 2009 e l’anno in corso il blocco delle entrate si è tradotto in una riduzione di circa nove miliardi di euro, difficilmente sostenibile per i Comuni che hanno dovuto far fronte alla crescente domanda di servizi sociali e, difficilmente potendo comprimere la spesa corrente, la spesa per investimenti ha subìto il contenimento più vistoso.
I Comuni hanno subìto il taglio di due miliardi e mezzo di trasferimenti erariali e la fissazione del contribuito al risanamento della finanza pubblica in termini di saldo positivo in applicazione del vigente patto per 4 miliardi e mezzo di euro.
Tutto ciò ha generato un blocco generalizzato dei pagamenti, in particolare di quelli in conto capitale: stando ai dati evidenziati dal comparto enti locali medesimo, "l’entità del miglioramento imposto, che equivale in termini finanziari ad una riduzione pari almeno al 19,2% nel 2012 della spesa al netto del personale e dei proventi ed al 16 per cento della spesa corrente, non consente di fare altrimenti, né consente tali percentuali di miglioramento ".
L’Idv ha deciso di intervenire perché i sacrifici in termini di sviluppo sono insostenibili per le comunità locali, in particolare a fronte del fatto che a decorrere dal 2008, nella morsa della "prima" crisi, il 94% dei Comuni (dati Censis) ha adottare misure straordinarie per aiutare le famiglie e le piccole e medie imprese, in tutti i casi interventi aggiuntivi rispetto a quanto messo in campo dal (precedente) Governo, contribuendo in maniera decisiva alla tenuta della coesione sociale e ad ammortizzare le conseguenze della crisi.
I Comuni sono promotori di sviluppo e di impiego di lavoro nelle opere pubbliche e negli investimenti e ora, invece, il blocco dell’attività dei Comuni potrebbe tradursi in una pericolosa impasse economica del Paese, già duramente gravato dalla crisi finanziaria internazionale;.
Il comparto paga un conto oltremodo salato a fronte dei dati ufficiali: la spesa complessiva della pubblica amministrazione, nonostante le manovre degli ultimi 20 anni, continua ad aumentare (nel quinquennio 2005-2009 il saldo di bilancio della Pubblica Amministrazione è peggiorato di quasi 20 miliardi di euro, mentre nello stesso periodo il bilancio aggregato del comparto comunale ha registrato un miglioramento di 2,6 miliardi di euro).
L’Italia dei Valori non può tollerare che l’intreccio delle disposizioni economico-finanziarie per il comparto enti locali si sia tradotto e rischia di tradursi ulteriormente in paradossi contabili – quali gli avanzi non spendibili – che hanno snaturato l’azione ed il sistema amministrativo dei Comuni.
Per questo l’odg presentato è di vitale importanza, in questo momento, per le nostre preziose Pmi.
da On. David Favìa,
coordinatore IdV Marche
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