Senigallia, per Rebecchini il bilancio comunale è un altro salasso
"Inascoltate la nostre proposte: per volontà del 'centrosinistra' la stangata è partita ed acquisita"
Oggi le famiglie sono tartassate dai governi nazionali (con le varie, inique e disastrose manovre), da quelli regionali (vedi aumento addizionale irpef), da quelli provinciali (vedi aumento tassa sulle assicurazioni auto). Si viene spinti progressivamente proprio da queste manovre nell’area della povertà, in un contesto dove la disoccupazione avanza. Siamo in recessione, il prossimo anno è previsto per le Marche un calo del Pil del doppio della media nazionale.
In tale situazione, i comuni non dovrebbero dare un ulteriore colpo all’economia familiare. La cautela e l’attenzione sarebbero d’obbligo, ma qui a Senigallia invece si è voluto in tutta fretta approvare il bilancio 2012 entro il 20 dicembre, senza avere un quadro normativo certo sulle entrate, sia di quelle statali che regionali.
La nostra seria proposta, ad inizio seduta, di far slittare la discussione e l’approvazione attorno al 20 gennaio, con il decreto Monti definito e studiato nei suoi esiti per le casse comunali, è stata respinta. E’ stato invece votato un bilancio sul quale tra qualche settimana, alla luce di nuove possibili entrate, si dovranno compiere per forza delle modifiche (come tra l’altro hanno sottolineato nella loro relazione gli stessi revisori dei conti).
Intanto per volontà della maggioranza cosiddetta di centrosinistra che governa il nostro comune, la stangata è partita ed acquisita. Hanno deciso, tra l’altro, l’aumento dell’addizionale comunale Irpef (per i ceti medio-bassi raddoppia), l’aumento Tarsu del 6%, l’istituzione della tassa soggiorno, la volontà di non abbassare l’Ici per la prima casa con una diversa modulazione.
Grave è stato anche l’atteggiamento e il voto sull’alienazione ai privati di alcuni beni comunali tra cui la ex casa del custode del liceo scientifico, il Musinf e l’ex scuola materna di San Silvestro. Avevamo proposto degli ordini del giorno che impegnavano la giunta alla vendita di tali immobili a favore dell’Erap per la costruzione di case popolari.
In particolare per evitare la vendita al privato dell’ex casa del custode del liceo scientifico, il sottoscritto si è appellato ad una più consapevole valutazione da parte della maggioranza della situazione in atto. La mancanza di spazio e la necessità di una nuova palestra per il liceo scientifico non sono opinioni personali ma dati di fatto, ma tale denuncia è stata, ancora una volta, completamente inascoltata e per niente presa in considerazione.
A me continua a sembrare folle compromettere un possibile futuro ampliamento della scuola cedendo al privato l’area e l’immobile della ex casa del custode. Non hanno accettato in alternativa nemmeno la vendita all’Erap.
In definitiva siamo di fronte ad un bilancio comunale che non sa e non si sforza di salvaguardare chi oggi più soffre per le continue e ripetute manovre, aggiungendo un’altra mazzata a chi non ne può più. Il voto del sottoscritto non poteva che essere fortemente contrario.
di Luigi Rebecchini,
Capogruppo Rifondazione Comunista
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