La situazione economica generale è preoccupante: secondo alcune associazioni di consumatori, le misure varate da Berlusconi e da Monti avranno una ricaduta su una famiglia media di ben 3160 euro nel 2012. Ma questa ricaduta negativa, purtroppo, è già avvertita chiaramente dai cittadini, che vedono il loro potere di acquisto ridursi notevolmente giorno dopo giorno.

Oggi le famiglie si sentono tartassate dai governi nazionali (con le varie inique e disastrose manovre), da quelli regionali (aumento aliquote Irpef), da quelli provinciali (aumento tassa sulle assicurazioni auto). Si viene spinti proprio da queste manovre nell’area della povertà, in un contesto dove la disoccupazione avanza . Lo stesso Assessore all’Industria e Artigianato delle Marche, Sara Giannini, ha riferito pochi giorni fa che secondo i dati di Prometeia emerge  per la nostra regione un quadro a tinte fosche. Siamo in recessione, il prossimo anno è previsto per le Marche un calo del Pil dello 0,6 per cento, il doppio della media nazionale.

In tale situazione, crediamo che i comuni non dovrebbero dare un ulteriore colpo all’economia familiare. La cautela sarebbe d’obbligo, ma qui a Senigallia invece si vuole correre per approvare il bilancio 2012 entro il 20 dicembre. Non capiamo il perché di tanta fretta, imposta in assenza di quadro certo sulle entrate, sia statali che regionali. La nostra proposta è quella di aspettare il 20 gennaio 2012 e procedere all’elaborazione di un bilancio a bocce ferme, almeno con il decreto Monti definito e studiato nei suoi esiti per le casse comunali.

Si rischia di andare ad assestare una stangata ai cittadini, con gli aumenti dell’addizionale comunale Irpef e della Tarsu, con l’istituzione della tassa soggiorno prima di un accordo con gli altri centri balneari, basandosi su previsioni del tutto provvisorie e, quindi, fasulle.

Lo stesso Collegio dei Revisori dei Conti, costituito dal dott. A. Nardella, dal dott. M. Felicissimo e dal rag. M. Palommella, nella relazione sul bilancio, a proposito dell’ ICI hanno messo in rilievo che “Il collegio fa rilevare all’ente, che le stime operate ai fini dell’ICI dovranno essere  attentamente riesaminate dall’ente stesso, in considerazione della pubblicazione del decreto Legge 6 dicembre 2011 nr. 201 mediante il quale è stata disposta l’introduzione dell’Imposta Municipalizzata Unica (IMU) con conseguente soppressione dell’imposta comunale sugli immobili (ICI) con effetto dalla data 1 gennaio 2012, dal momento che ad oggi non essendo stato il predetto decreto ancora convertito in legge ed essendo in sede parlamentare ancora in corso di discussione i vari emendamenti presenti a riguardo, non è possibile procedere ad una verifica puntuale del gettito derivante dalla nuova imposta. Pertanto invita l’Ente a procedere alla stesura delle stime di gettito con la massima celerità non appena definito il quadro normativo”.

Aggiungiamo che in commissione Finanze, a una nostra domanda sulle eventuali conseguenze di uno slittamento al 20 gennaio 2012 del voto sul Bilancio 2012, gli stessi Revisori dei Conti hanno risposto che nessun danno di natura tecnica si procurerebbe all’Ente.
Noi aggiungiamo che anche politicamente sarebbe più corretto, dopo aver praticato un’ampia consultazione con la cittadinanza, tanto più necessaria proprio alla luce delle difficoltà economico-finanziarie cui si vorrebbe far fronte con provvedimenti del tutto unilaterali anche da parte del nostro Comune.

da Paolo Battisti, Roberto Mancini, Luigi Rebecchini
Consiglieri dei Gruppi consiliari di Partecipazione e Rifondazione Comunista