Manifestazione studentesca a Senigallia: "cronache di resistenza"
Striscioni e partecipazione per rivendicare "il nostro futuro, non vogliamo il vostro presente"
La manifestazione del 16 dicembre ha visto scendere per le strade di Senigallia circa 500 studenti. Il corteo si è mosso dal palazzetto dello sport – epicentro del campus scolastico – verso Via Anita Garibaldi, mostrando una strada densa di ragazzi decisi a rivendicare ciò che gli è stato tolto: il futuro.
Gli studenti hanno rivolto aspre critiche contro le misure del Governo Monti, in quanto, sebbene presentandosi con nuove facce, si pone in continuità con le politiche di quello che fu il tridente Gelmini-Tremonti-Berlusconi.
Continuando in Via Matteotti è stato affisso uno striscione sull’ingresso della chiesa del Portone con scritto: “Nessun privilegio per il clero”. Una critica che riguarda sia l’esenzione dall’ICI sia l’investimento di denaro pubblico nelle scuole private.
Arrivati all’incrocio di Viale IV Novembre nonostante il tentativo da parte della polizia di bloccare il corteo – minacciando denunce – si è riusciti a raggiungere la curva della penna, snodo nevralgico del traffico cittadino. Lì i book block si sono schierati nelle varie arterie stradali, bloccando il traffico per circa mezz’ora.
Si è poi proseguito per Viale Leopardi, dove davanti alla sede dell’Unicredit è stato affisso uno striscione con scritto: “No al governo delle banche, ribelliamoci ai diktat della BCE”. Parallelamente altri studenti mettevano uno striscione davanti all’ingresso degli uffici comunali – ex-GIL – con scritto “Contro la rendita, apriamo spazi sociali”.
Imboccando Corso II Giugno si è giunti fino a piazza del Duca, dove alcuni attivisti del collettivo studentesco hanno accolto il corteo calando uno striscione dalla RoccaRoveresca con scritto: “Salviamo le scuole, non le banche”.
Dopo alcuni intereventi si è ripartiti alla volta di piazza Roma, dovela manifestazione si è trasformata in un’assemblea che ha espresso chiara e forte la propria solidarietà nei confronti della comunità senegalese di Firenze dopo il vile assassinio fascista. Dalla piazza una sola parola: “Fuori i fascisti dalle nostre città. Chiudere Casa Pound”.
Durante l’assemblea altre voci hanno preso parola contro l’assurdità del gesto razzista
compiuto a Torino nei confronti di un campo rom, contro le spese militari e per i beni comuni.
Il corteo è poi ripartito verso il campus scolastico dove si è chiusa questa intensa e significativa giornata di lotta invitando tutti gli studenti a partecipare all’evento Occupy Ancona del 17 dicembre.
I numeri portati in piazza in una data a ridosso delle vacanze natalizie e priva di ogni mobilitazione nazionale, dimostrano il radicamento che il collettivo studentesco ha nelle scuole e soprattutto che il percorso di occupazione dell’Arvultùra non ha allontanato gli studenti, ma che, anzi, gode di un vasto consenso. La manifestazione di oggi ne è l’ennesima dimostrazione.
da Collettivo Studentesco Senigallia
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!