Nasce l’Assemblea Movimenti Marche e parte la protesta Occupy Ancona
Sabato 17 dicembre giornata di opposizione sociale al governo Monti
Martedì 9 dicembre la Tenda-presidio dei lavoratori di Fincantieri ad Ancona ha ospitato la conferenza stampa di presentazione dell’Assemblea Permanente Movimenti Marche. Insieme agli operai, i precari, gli studenti presenti al picchetto del cantiere navale, Giuseppe Ciarrocchi Segretario Regionale Fiom Marche, Evasio Ciocci – Coordinatore regionale Movimenti per l’Acqua Bene Comune, Paolo Cognini della rete dei Centri Sociali delle Marche, PierPaolo Pullini – RSU Fincantieri.
I movimenti hanno lanciato una prima giornata di mobilitazione contro la manovra e le politiche di austerità promosse dal nuovo governo, una presa di parola pubblica e collettiva, una risposta immediataper costruire l’alternativa e organizzare l’opposizione sociale al governo Monti.
Al fianco dei fratelli migranti, per chiudere ogni agibilità sociale e culturale al razzismo e al neofascismo.
Al fianco dei detenuti in rivolta nel carcere di Ancona, perchè sono necessarie misure alternative alla detenzione e l’amnistia, subito.
L’appuntamento è per sabato 17 dicembre dalle ore 17.00 in Piazza Roma, Ancona.
Nasce “Assemblea Permanente Movimenti Marche”
La crisi strutturale del sistema neoliberista è da tempo conclamata ed evidente, ma ad oggi sembra impossibile trovare una via d’uscita visto che ogni soluzione viene proposta da chi la crisi l’ha provocata.
Va in questa direzione la nascita del Governo Monti. Il comprensibile sollievo per l’abdicazione, almeno per questa fase, di Berlusconi e dei suoi alleati, non può far passare in secondo piano la gravità della scelta che assegna ad un autorevole rappresentante degli interessi della finanza mondiale le redini governative. Oggi i poteri economici globali vogliono definitivamente distruggere ciò che ancora esiste dello storico modello di welfare europeo.
In Italia queste scelte si esplicitano con l’attacco ai diritti dei lavoratori, la privatizzazione dei servizi pubblici locali, nonostante l’esito dei referendum di giugno, la crescente precarizzazione del lavoro e la distruzione sistematica dei territori attraverso politiche antiambientaliste.
Nelle Marche tutto ciò è evidente: dalla crisi del lavoro, di cui vicende come quella di Fincantieri, l’Ardo Merloni e la Best di Montefano sono drammatico esempio, alla cementificazione dei territori e l’affermazione di progetti come il rigassificatore di Falconara emblematici esempi di un governo regionale ossequioso verso i potentati economici, fino all’incapacità, almeno a tutt’oggi, delle amministrazioni comunali di recepire le indicazioni dei 27 milioni di cittadini/e che hanno votato affinché i servizi locali siano pubblici.
In questo contesto crediamo imprescindibile costituire uno “spazio del comune” che non vuole limitarsi a sommare le lotte e i conflitti costruiti in questi anni nelle Marche, ma che moltiplichi la partecipazione di tutti quelli che vogliono mettersi in movimento per costruire una alternativa, partendo dalla costituzione di una nuova idea di società, di convivenza, produzione e gestione delle risorse.
Dopo che la nostra regione è diventata famosa per il suo modello economico, è stata recentemente esaltata per il cosiddetto “laboratorio politico” che governa la Regione, vogliamo valorizzare il modello sociale espresso dai movimenti marchigiani che in questi ultimi anni hanno creato reti e mobilitazioni territoriali, dalla Fiom ai Centri Sociali, dalle realtà ambientaliste ai comitati per la difesa dell’acqua pubblica, dagli studenti ai migranti, fino ai singoli cittadini impegnati nella militanza civica.
da Assemblea Permanente Movimenti Marche
assembleamovimentimarche@gmail.com
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