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Senigallia, l’antenna delle Saline "accende" il Consiglio Comunale

Mangialardi: "Conflitto d'interessi politico per Paradisi", la replica: "Il Tar non vi ha dato ragione"

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Roberto Paradisi e Maurizio MangialardiE’ nuovamente bagarre in Consiglio comunale a Senigallia tra il Sindaco Maurizio Mangialardi e il Consigliere Roberto Paradisi. E il casus belli è nuovamente l’antenna delle Saline tornata involontariamente sotto i riflettori a causa dell’assestamento di bilancio votato martedì 29 novembre nell’assemblea civica.

Durante le dichiarazioni di voto Gabriele Cameruccio (PdL) ha sottolineato come le uscite previste dal Comune siano lievitate anche nelle voci relative alle spese legali sostenute per le cause civili e ha chiesto se non si possa – per salvare gli equilibri di bilancio – far leva anche su questa voce che sembra aumentata di 140.000 euro.

Pronta la risposta del Sindaco che ha dichiarato come alcune volte le cause si vincano mentre altre si perdano. "Abbiamo vinto sulle Piramidi e sull’antenna delle Saline" cita ad esempio il Primo cittadino.
Continua Mangialardi: "Proprio sull’antenna abbiamo vinto la causa e all’avvocato è stata corrisposta la cifra di 50.336 euro. Causa che è stata mossa da un comitato di cittadini, rivoltisi ad un avvocato che è anche consigliere comunale. Il conflitto d’interesse, politico, c’è".

Non si è fatta attendere nemmeno un secondo la replica dell’esponente del Coordinamento Civico Roberto Paradisi chiamato in causa e legale del Comitato civico Quartiere Saline: "Vi ringrazio dell’informazione che ci avete dato, perchè spendere 50.336 euro per tre udienze è assolutamente vergognoso. Il problema non è l’avvocato che ha applicato il massimo della tariffa," – atto legittimo – "quanto che il Comune l’abbia pagata senza aver nemmeno discusso di un preventivo. Si tratta di una cifra incredibile per un solo processo superiore anche a quanto dichiara la media degli avvocati complessivamente in un anno. Voi dilapidate risorse pubbliche con bugie di devastante potenza".

Ma la questione non si è fermata qui perchè anche sulle sentenze del Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche e della Corte Costituzionale c’è una abissale divergenza tra il Sindaco e il Consigliere dell’opposizione.

Mangialardi ha sostenuto come il Tar affidandosi alla Corte Costituzionaleabbia decretato la fondatezza dei dubbi sull’art. 7 comma 2 della Legge Regionale n.25/2001 in merito al divieto d’installazione di impianti per telefonia mobile negli impianti sportivi. Inoltre così facendo ha riconosciuto "il valore delle finalità del Piano di Tutela della Popolazione dall’inquinamento elettromagnetico votato dal Consiglio Comunale di Senigallia" (articolo del 16-3-2010, Ndr).

L’antenna per la telefonia mobile nell’area delle SalineSecca la smentita di Paradisi: "Il Tar non vi ha dato ragione, ma ha confermato la tesi del Comitato cittadino secondo cui l’installazione adiacente al parco sportivo andava contro la legge regionale. Grazie alla documentazione presentata al Tribunale marchigiano da Gianni Roccato, avete fatto credere, per ora, ai giudici del Tar che il parco non esiste e non è nelle intenzioni della Giunta realizzarlo".

Nel gennaio 2010 infatti, veniva depositato da parte del Comune agli atti un documento che recitava: il ’c.d. Parco delle Saline non è stato realizzato […] nè risulta la sua realizzazione, in alcun modo programmata dal Comune, onde al momento se ne deve escludere la realizzazione’ (29-01-2010, Ndr).

Continua Paradisi: "La Corte Costituzionale ha riconosciuto la costituzionalità della legge regionale dando così torto al Comune di Senigallia e all’operatore telefonico Wind, ma non essendoci la previsione di un parco non ha riconosciuto l’obiezione sollevata dal comitato. Ha però sostenuto che posizionare un’antenna nelle immediate pertinenze di un impianto sportivo non significa installarla sopra un impianto, così dando una interpretazione formale della norma contro il parere dello stesso Tar. Sulla questione del parco, invece, o il Comune ha mentito ai cittadini sulla previsione del grande parco delle Saline oppure ha mentito ai giudici".

La querelle si è poi conclusa con i ringraziamenti ironici del Sindaco verso Paradisi che "lo ha informato in maniera dettagliata sulla vicenda, al contrario del nostro fiduciario" cui ha ribattuto, sempre ironicamente, il consigliere: "Allora le presenterò io una parcella da 50 mila euro”.

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Giovedì 1 dicembre, 2011 
alle ore 7:08
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