Ancora un giorno per effettuare sopralluoghi, veriche e controlli e poi la decisione. Sembra avviarsi alla conclusione la prima fase della vicenda Arvultùra. Una vicenda partita con l’occupazione della casa del custode all’ex Collegio dei ferrovieri di viale IV Novembre e che potrebbe volgersi verso il termine con il "trasferimento" nel Centro di Aggregazione Giovanile Bubamara o nella casa di via Cupetta. Ma ancora non sono chiare le condizioni.

In particolare non è chiaro, nonostante il quinto incontro con l’Amministrazione comunale si sia svolto nel tardo pomeriggio di lunedì 28 novembre, a quali condizioni potrebbe seguire una regolarizzazione della posizione: per quanto riguarda il CAG Bubamara di via Abbagnano ancora bisogna sotto quali regole si convivrà con gli altri utenti del centro; per la casa di via Cupetta invece i problemi sono più strutturali: manca il riscaldamento e ci sono altri lavori da fare.

Proprio per risolvere la situazione e prendere una decisione, alle 14 ci sarà un sopralluogo da parte dei giovani del Collettivo Studentesco Zenit e del Mezza Canaja assieme ad un tecnico per capire in quale condizioni versi l’immobile e quali lavori ci siano da fare con tanto di stima di spesa.
"Per ora ci siamo lasciati aperte entrambe le soluzioni, ma a breve – afferma Marianna Lombardi dello spazio occupato Arvultùra – comunicheremo la nostra decisione".
Stasera, martedì 29 novembre, quindi potrebbe avviarsi alla conclusione la prima fase della vicenda iniziata il 4 novembre e che sarebbe dovuta durare una settimana con la minaccia dello sgombero coatto dei manifestanti. Prima fase cui poi seguirà la costituzione in associazione, la regolarizzazione della posizione con un contratto e, infine, il "trasloco".

di Carlo Leone