Ancona, piano provinciale rifiuti: Rifondazione Comunista non approva
Petrolati: "Colpo di mano della Presidente Casagrande che apre il settore ai privati"
Il modo in cui si è consumata la vicenda della modifica del piano rifiuti provinciale in consiglio provinciale ci consegna, oltre a un grande rammarico, un esempio su cui riflettere e trarre indicazioni.
E’ noto che questa proposta avanzata a fine legislatura, mai preceduta da un confronto democratico con i territori, le comunità nè tanto meno con le forze politiche che hanno avuto la responsabilità del governo in provincia, rispondesse innanzitutto al tentativo di riparare in qualche modo ai ritardi, alle incertezze che avevano caratterizzato il governo di questo problema visto che si erano disattesi in più occasioni gli indirizzi, che il piano stesso prescriveva: dalla localizzazione degli impianti all’individuazione del sito, di una possibile, anche se non augurabile terza discarica, al ruolo che i consorzi dovevano svolgere.
Insomma un vero e proprio colpo di mano della presidente per tentare di riparare ai limiti della sua azione e anche la possibilità, grazie a questo nuovo modello, dell’ingresso di privati in questo settore.
A tutto ciò le forze di sinistra della coalizione avevano risposto con l’impegno unitario tra loro e quindi con la proposta, costituita da un gruppo di emendamenti all’atto che consentisse coerenza con il piano in essere affinché il sacrificio di questi impianti fosse equamente e razionalmente distribuito nel territorio.
Il PD ha però scelto un’altra strada, quella, attraverso l’accordo con la destra (AN in particolare) di dirottare tutta l’impiantistica e di conseguenza tutti i rifiuti della provincia su una porzione, sempre quella, del territorio provinciale, chiudendo di conseguenza ogni dialogo a sinistra respingendone le richieste e le osservazioni.
Purtroppo di fronte a quella che può ritenersi una vera e propria offesa la sinistra non ha saputo trovare le ragioni dell’unità preferendo, alcuni, l’umiliazione e la genuflessione. Con quali obbiettivi sinceramente non si capisce. Quello di conquistare accordi in catene per qualche scranno istituzionale? Quello di mostrarsi forze di governo, anche quando il governo è conflittuale con gli interessi dei cittadini e del territorio?
Forse sbaglio ma si è aperta una fase nuova che richiede alla sinistra il coraggio di affermare la propria autonomia e la lungimiranza di costruire ponti e relazioni con la società e i conflitti prima che con soggettività politiche, che hanno come primo e unico obiettivo la conservazione di se stesse.
In fin dei conti, il voto di martedì in consiglio provinciale costituisce un paradigma, apre un confronto a sinistra e segna nuovi confini: riguarda tutti, il PRC come SEL, e nelle Marche dove il PD sta sperimentando un modello di alleanze con forze moderate conservatrici e vuole una sinistra supina e muta, necessita di un’altra determinazione e la voglia di cercare altre e nuove possibilità.
da Fabrizio Petrolati
Consigliere Prov.le del PRC
e Segretario Circolo PRC di Senigallia
E dove si possono leggere le vostre richieste e le vostre osservazioni? Sono di Corinaldo e so molto bene cosa significhi avere sul proprio territorio scelte fortemente impattanti calate dall’ alto: cave di ghiaia, discarica, (ricordiamo lo scandalo Recomat), impianto per il trattamento della frazione organica, turbogas e, da quanto asserito dal Presidente del Consiglio Provinciale Luciano Antonietti dovremmo, dopo la turbogas, aspettarci anche un bel termovalorizzatore. Mi permetta però di rinfrescarle la memoria: lei accusa l’ Amministrazione a guida PD, di cui lei fate parte, di aver fatto un accordo con la destra (AN in particolare) ma, quando v’ insediaste, non faceva parte anche lei di quell’ accordo che oggi la scandalizza così tanto? All’ indomani della vittoria elettorale, a Corinaldo, c’ era ancora la sezione PRC e, da quanto io ne sappia (ho confidenza con alcuni vostri ex iscritti) si raccomandarono di votare contro la nomina a Presidente del Consiglio Provinciale di Luciano Antonietti, nostro ex sindaco. Invece, così m’ hanno detto (ma non ho mai letto i verbali di Consiglio Provinciale), fu eletto con il voto sia suo (PRC) che di Alleanza Nazionale. La sezione di Corinaldo vi ringraziò chiudendo i battenti e stracciando le tessere. Se questo mio racconto non corrisponde al vero aspetto una smentita e non mancheranno le mie scuse, altrimenti le chiedo un atto di generosità, visto che il mandato sta scadendo e siete prossimi a tornarvene a casa, e raccontarci qualche bell’ inciucio di Palazzo...magari gli accordi sottobanco con l' Edison per la vicenda turbogas!!
PS: Grazie per l’ aggiornamento contenuto nella prima parte del suo articolo.
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