"Piena solidarietà ad Ilaria Ramazzotti. E’ stata una vittima della guerra fratricida interna al Partito Democratico". Con queste parole Roberto Paradisi, Coordinamento Civico, giudica la discussione animata avvenuta subito dopo la nomina della Ramazzotti a rappresentante del Consiglio nel direttivo della Scuola di Pace. "E vorrebbero parlare di pace loro – continua Paradisi – che si dimostrano dei guerriglieri per uno scranno".

La vicenda avvenuta durante il Consiglio Comunale del 16 novembre insomma ha lasciato tutti un po’ a bocca aperta. I vertici del PD per l’animosità dimostrata in un casus belli che non sembrava tale fino ad un secondo prima. E dall’altro lato dell’aula consiliare per la spaccatura dimostrata senza bisogno che l’opposizione facesse nulla per provocarla.

Lo stesso consigliere del Coordinamento Civico giudica negativamente anche gli altri punti all’ordine del giorno della prossima seduta del 29 e 30 novembre: l’assestamento di bilancio e la mozione PdL sugli spettacoli circensi che utilizzano animali.

Il secondo punto viene liquidato con un "lodevole iniziativa quella di Cicconi Massi, ma che c’entra con Senigallia? E’ una questione nazionale non locale: nonostante posso concordare con lui, continuerò però a non interessarmene come fatto in passato".

Sul primo invece si sofferma per spiegare la sua idea che vede "una evidente incapacità amministrativa" alla base del buco di 1.391.000 euro di entrate nelle casse comunali senigalliesi. "Non sono stati in grado di fare un bilancio, forse non sono avvezzi, ecco perchè devono varare misure di assestamento".

Paradisi, che pochi mesi fa ha dato il via all’iniziativa "Libro Bianco sugli sprechi comunali" evidenziando l’utilizzo di alcune risorse, continua sostenendo che finora, solo con le sue indagini sia stato messo in luce un uso discutibile di ben 600.000 euro che secondo il consigliere sarebbero stati "gettati al vento". E anche questo incide sulla spesa pubblica: "Nonostante io stia continuando a smascherare questi sperperi, loro continuano invece a spendere e spandere per oliare la macchina del clientelarismo politico. Ci saranno sempre i buchi di bilancio se non vengono eliminate le dazioni che arrivano a toccare oltre 1 milione di euro l’anno".

di Carlo Leone