I lavori procedono bene, l’integrazione tra persone di estrazione, istruzione ed etnie diverse sembra essersi consolidata e, condizioni climatiche permettendo, i lavori finiranno addirittura in anticipo. Quadro decisamente positivo quello tracciato finora dall’esperienza dell’autocostruzione che vede Senigallia sotto i riflettori di diversi enti provinciali e regionali d’Italia.

Positivo anche il giudizio del Presidente del Consorzio Solidarietà Lucio Cimarelli che confessa di essere sorpreso di quanto spediti stiano procedendo i lavori. Il 29 ottobre infatti, ad appena due mesi dall’avvio del cantiere, è stata raggiunta una meta importante: gettato il tetto della seconda palazzina per i primi 10 appartamenti. Quando sarà possibile spostare la gru, si continueranno i lavori sulle due palazzine restanti: della terza si vedono già le prime file di mattoni.
"Il clima è buono sia tra gli operai e gli autocostruttori, sia all’interno del gruppo dei vari autocostruttori. Abbiamo avuto – continua Cimarelli – anche momenti di difficoltà, ma visti i risultati, l’entusiasmo è davvero tanto perchè ora si incomincia a toccare con mano quella che sarà la propria casa".

Il progetto è anche in anticipo sul cronoprogramma dei lavori stabilito ad inizio cantiere, ma su questo punto lo stesso Cimarelli mette le mani avanti: "Si, ora siamo in anticipo, ma visto che la stagione invernale causerà un normale rallentamento delle attività lavorative, aspettiamo a brindare". Il complesso verrà consegnato agli autocostruttori in un’unica soluzione per la fine del 2012.

E non finisce qui: l’Autocostruzione piace e diventa modello da esportare. Proprio nella mattina di venerdì 18 novembre 2011 una delegazione della giunta comunale di Arezzo è stata accolta al cantiere di Cesano dall’assessore provinciale al "Social Housing" Marcello Mariani per approfondire gli obiettivi del progetto "Le mani per vivere insieme" e vedere da vicino lo stato di avanzamento dei lavori dei 20 nuovi alloggi riservati per metà a italiani e per metà a immigrati, giunti ormai a oltre il 50% della realizzazione strutturale.

"Un progetto innovativo che sta facendo scuola – afferma Mariani – perché è capace di dare risposta al problema della casa e, allo stesso tempo, rappresenta un efficace strumento di coesione sociale e integrazione multiculturale, evitando da un lato le logiche assistenzialiste e dall’altro al ghettizzazione delle fasce marginali della popolazione. Insomma, qui non nascono solo nuove abitazioni, ma nasce soprattutto una nuova comunità".

Positivo il commento dell’assessore aretino alle Politiche sociali e alla CasaLucia De Robertis, fortemente interessata ad un analogo bando che la Regione Toscana sta per varare: "Riteniamo che sia un’esperienza assolutamente interessante e replicabile nel nostro territorio favorire l’accesso alla casa delle giovani coppie. Devo dire però che ci hanno particolarmente colpito gli aspetti più sociali del progetto, con questa ricerca dell’integrazione attraverso il lavoro comune e la volontà di cooperare per raggiungere insieme un obiettivo, che prima di venire qui non eravamo riusciti cogliere al meglio".

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di Carlo Leone