Allora quella del sindaco Mangialardi era stata una "finta"! Egli aveva annunciato, infatti, che finché ci sarebbe stata okkupazione sarebbe mancato spazio per il dialogo, ma sono già stati due gli incontri e si paventa l’ipotesi di un eventuale terzo summit. Pare ovvio che il sindaco sia liberissimo di incontrare chicchessia ma duole, specie con la crisi che l’Italia sta affrontando, (e l’Europa intera, tanto che Senigallia non fa eccezione), si voglia trasmettere un messaggio che parli d’illegalità tutelata.

E’, infatti, in un articolo dato alla stampa che si parla di un "abbassamento di toni" rispetto a un primo incontro tra una delegazione del Mezza Canaja e Sindaco di Senigallia, in cui si era minacciato anche uno sgombro coatto da parte delle forze dell’ordine. Duole che ciò avvenga in una città ricca di associazionismo e tanto volontariato quanto è Senigallia, dove quelle stesse associazioni affrontano quotidianamente grandi difficoltà per continuare a fornire il loro prezioso servizio alla comunità e, alcune di esse, vedono una sede o un locale d’incontro, con relative bollette e canoni d’affitto, come lontane chimere.

Duole che ciò avvenga in un contesto dove molte famiglie, anche a Senigallia, sono prese nelle ganasce di agenzie di riscossione crediti (vale la pena di ricordare la battaglia di Fli contro Equitalia), pur senza pretese di okkupazioni e via discorrendo.

Sicuramente nobili saranno le rivendicazioni del collettivo ma facciamo davvero fatica a capire quali siano state le convincenti motivazioni che hanno ricondotto il Sindaco Mangialardi a… più miti consigli e, qualunque sarà l’esito del terzo incontro (se ci sarà), comprenderemo le difficoltà che dovrà affrontare il primo cittadino per ripristinare, qualora ne avesse le intenzioni, la legalità da quelle parti dove, in questa come nella passata amministrazione, si è concesso sempre e tutto.

da Fli Senigallia