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Consegnato a Marzocca di Senigallia il premio "La Sciabica" a Laura Boldrini

Momenti di commozione con il portavoce dell'Alto Commissariato Nazioni Unite per i Rifugiati

Laura BoldriniSi è tenuta martedì 8 novembre la serata di consegna del premio "La Sciabica" quest’anno assegnato a Laura Boldrini, portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Quella di Marzocca è stata una serata all’insegna della sobrietà, ci spiega Mauro Pierfederici artista e regista, nonché membro della commissione che ha premiato la Boldrini, e della semplicità, con diversi momenti di commozione e di profonda umanità.

Appena tornata dal Pakistan e in procinto di partire per Loreto e poi di nuovo in un’altra missione all’estero, la maceratese Laura Boldrini ha ricevuto il premio assegnatole dalla filodrammatica "La Sciabica" per aver fatto conoscere un aspetto della marchigianità all’estero. L’autorevole ospite ha salutato con affetto i presenti: non solo semplici cittadini e istituzioni, ma anche alcuni giovani rifugiati che Senigallia ha ospitato in occasione delle emergenze di Lampedusa alla Pensione Lori di Marzocca e alla Casa Stella della Diocesi di Senigallia.

"Laura Boldrini – afferma l’attore e regista Mauro Pierfedericiè una donna forte, consapevole del suo ruolo di donna, madre e portavoce Onu, ma allo stesso tempo è dolce, disponibile e soprattutto umana: ci raccontava di un episodio in cui è riuscita a far parlare un uomo rifugiato ferito sul letto di un ospedale semplicemente standogli accanto in silenzio".

Laura Boldrini su Famiglia CristianaUna brevissima cronistoria dei suoi impegni: nel 1989 ha cominciato la sua carriera all’ONU lavorando per quattro anni alla FAO, fino al 1998 ha lavorato presso il Programma Alimentare Mondiale (WFP) come portavoce per l’Italia, compiendo missioni in molti luoghi di crisi, tra cui Jugoslavia, Georgia, Iraq e Afghanistan. Dal 1998 lavora come Portavoce dell’Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR): da Roma coordina anche le attività di informazione dell’Agenzia ONU in Grecia, Malta, Cipro e Albania. In questi anni, oltre ad aver seguito le crisi in Kosovo, Sudan e Afghanistan si è in particolare occupata dei flussi di migranti e rifugiati nel Mediterraneo.

Momenti di commozione ci sono stati quando ha raccontato di un episodio molto duro ma a lieto fine: quello di un giovane afgano scappato dal suo paese perché alcuni miliziani lo obbligavano a sparare a prigionieri e civili. Dopo una fuga durata ben dieci anni, è arrivato verso Benevento aggrappato alla parte inferiore di un camion, sporco d’olio esausto, sfinito: lì è stato accolto da una famiglia.
Ma non si concludono così tutte le storie e proprio per questo c’è da fare ancora tanto: lo stesso libro della Boldrini, "Tutti Indietro", presentato alla Rotonda di Senigallia nel 2010, ha un fine sociale. Quello di garantire un contributo agli studi per i giovani rifugiati.

Laura Boldrini ricevuta da Giorgio Napolitano"E’ una donna profondamente umana – conclude Pierfederici – che mantiene nonostante i suoi impegni internazionali tutta la sua marchigianità, anzi: proprio all’estero porta sempre con sè un bagaglio di cultura e tradizioni del nostro territorio. E’ cresciuta a Senigallia e martedì ha voluto testimoniarci la volontà di presenziare alla serata nonostante gli impegni e nonostante il nostro premio non sia certo prestigioso come il riconoscimento datole dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano".

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Giovedì 10 novembre, 2011 
alle ore 10:05
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