Senigallia, occupata l’ex casa del custode al liceo Scientifico
Oltre 70 giovani entrano nell'edificio del Comune inutilizzato da 20 anni: "Spazio pubblico per la cultura"
Da oggi si cambia. Nei nomi e nei fatti. E’ questo il messaggio che alcuni giovani senigalliesi, del Collettivo Studentesco Zenit e del Mezza Canaja, hanno voluto dare all’amministrazione comunale e alla città con l’occupazione dell’ex casa del custode di quello che era il vecchio collegio dei ferrovieri (l’attuale sede del liceo Scientifico "E. Medi"). L’edificio di viale IV Novembre è oggi uno stabile inutilizzato, abbandonato, che la Giunta ha messo in vendita per poter far rientrare qualche risorsa nelle casse comunali.
Ma soprattutto quell’edificio è uno spazio sottratto al pubblico che i circa 70 giovani "si sono voluti riprendere" con l’occupazione pacifica, non simbolica e in pianta stabile avvenuta intorno alle ore 15 di venerdì 4 novembre 2011. Contanto di forze di polizia a sorvegliare che la situazione rimanesse regolare e non si creassero disordini.
Lunedì 7 ci sarà l’apertura delle buste con le offerte private per acquistare l’immobile messo in vendita dal Comune di Senigallia. Una mossa obbligata per la Giunta nel tentativo di far riequilibrare i conti pubblici.
Ma la dismissione dei beni di proprietà comunale non è – secondo i giovani senigalliesi – la strada giusta da percorrere: in questo modo si chiudono spazi cittadini potenzialmente utili per ospitare le associazioni del territorio e li si vendono ai privati.
"Questo non sarà un centro sociale – ribadiscono Nicola Mancini del Mezza Canaja e Tommaso Cingolani del Collettivo studentesco – ma uno spazio occupato" sotto lo slogan "Siamo giovani, mettiamo a dimora il nostro futuro. Lasciatecelo fare".
"Noi – continuano – vogliamo fare una proposta alla Giunta e al Sindaco di Senigallia: siamo pronti a creare un’associazione per firmare un regolare contratto e sfruttare questo spazio pubblico: chiediamo un comodato d’uso gratuito senza contributi e siamo disposti ad autofinanziarci per pagare regolarmente le utenze".
La richiesta dunque di spazi pubblici per fare cultura. Per fare aggregazione. Per promouovere attività sociali che finora mancano e che le due realtà cittadine sono costrettte a svolgere in spazi non idonei.
"Non vogliamo sottrarre risorse chiedendo contributi: secondo noi quelle devono andare ai servizi alla persona. A noi e alla città serve uno spazio per far nascere un confronto, un dibattito: non ci serve la rete wireless gratuita per permettere ai ragazzi di stare ore ed ore su facebook" sottolineano dal Collettivo Studentesco.
"Ringraziamo – conclude Mancini – i consiglieri di Partecipazione Paolo Battisti e Roberto Mancini che hanno fatto da mediatori con le forze dell’ordine e vorremmo tranquillizzare il Preside del Liceo Scientifico che non utilizzeremo spazi della scuola: le zone sono recintate e non sarà una scusa per fare seghino".
Ora la palla passa all’Amministrazione comunale che si dovrà impegnare per trovare una soluzione entro la conclusione dell’asta pubblica. Nel bando lo stabile è dichiarato vuoto, quindi o Sindaco e Giunta si fanno carico politicamente di sgomberare l’edificio oppure si confronteranno con l’eventuale nuovo acquirente che potrebbe essere invogliato a lasciar perdere la trattativa.
di Carlo Leone
Forza Ragazzi!!!!!!!!!!!!!!!! hanno rotto con i miniappartamenti e con la cementificazione selvaggia... Pensano solo a quello... Ma ai giovani chi ci pensa????? In bocca al Lupo!!!!!!
Avete fatto la vostra manifestazioe? ecco ora andate a lavorare!
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