Assolto il falegname di Ripe dall’accusa di associazione a delinquere
Dopo sette anni la sentenza che chiude la vicenda
Non c’entrava nulla col traffico di droga cui era invece legata la fidanzata. A distanza di sette anni dalle manette, finisce con un’assoluzione piena la storia di Fabio Peruzzini, titolare 48enne di una ditta di mobili da giardino, accusato e incarcerato perchè vicino – ma non coinvolto – ad un’associazione albanese dedita allo smercio di stupefacenti.
Vicino perchè si telefonava e aveva contatti con una giovane albanese F.A. che poi è diventata sua moglie e da cui ha avuto due figli. L’accusa era di associazione a delinquere per lo spaccio di cocaina proveniente dal Sudamerica, in cui erano coinvolti il padre di lei, la sorella e il marito di quest’ultima.
L’uomo è stato scagionato giovedì 27 ottobre dopo l’udienza che lo ha assolto con formula piena, dopo sette anni di controlli e impedimenti, un’attività dovuta chiudere, due mesi di carcere e altrettanti di domiciliari.
di Carlo Leone
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