Senigallia, Consiglio Comunale tra rivoluzioni copernicane e temporali
Aumenterà lo spazio riservato a interrogazioni ed interpellanze? Giunta sotto torchio?
Nonostante il congelamento del gettone di presenza ai Consiglieri e un programma dei lavori ridotto all’osso, il Consiglio Comunale torna a riunirsi mercoledì pomeriggio, 26 ottobre, alle 16,30. In attesa della puntuale cronaca del collega Franco Giannini, vediamo i punti all’ordine del giorno, saltando a piedi pari i primi due, la nomina dei Consiglieri nella Commissione mense scolastiche e la nomina dei rappresentanti nel Comitato scientifico della LUAS (Libera Università per Adulti di Senigallia), che sono atti dovuti.
Il terzo punto all’ordine del giorno, presentato dal leghista Pazzani, chiede una dilatazione temporale nello spazio riservato (un’ora) alle interpellanze ed interrogazioni nella prima parte del Consiglio Comunale. Si tratta dell’ora più pericolosa nella vita di un qualsiasi Assessore, che, per tutto il Consiglio Comunale può tranquillamente sonnecchiare, ad esclusione di quella prima ora in cui può arrivargli fra capo e collo l’interrogazione a tradimento. Gli argomenti sono i più disparati, dalle strisce pedonali mimetiche alla regolazione dei semafori, dalle aree free dog da recintare col filo spinato ai carrelli della spesa parcheggiati in divieto di sosta. Ogni Assessore può essere chiamato a rispondere all’improvviso e in genere quelli più bersagliati dal fuoco di fila sono Memè (Lavori Pubblici) e Campanile (Ambiente e suoi derivati).
In genere l’interrogazione si risolve con una generica presa d’atto e un rassicurante impegno ad indagare sul problema, fosse anche l’accensione ritardata di un lampione in aperta campagna. A parziale vantaggio dell’Amministrazione esistono anche le interrogazioni a favore, su argomento a piacere, presentate da qualche Consigliere di Maggioranza, che consentono di riprendere fiato in attesa dell’inizio del Consiglio Comunale vero e proprio.
Dato che spesso il tempo di un’ora non è sufficiente per tutte le interrogazioni e quelle in eccesso vengono rinviate al Consiglio successivo, Pazzani propone di portare il tempo per le interrogazioni ad un’ora e mezza, il tempo necessario per accontentare tutti. In verità il Consigliere leghista è piuttosto ingeneroso nei confronti del Consiglio: a suo avviso lo spazio per le interrogazioni e le interpellanze rappresenta spesso "la parte più interessante di tutta la seduta", dimenticando che un marciapiede scorticato a Marzocca può avere scarse ripercussioni in tutto il resto della Città.
Il Consigliere Pazzani si sta costruendo una carriera con le interpellanze e le interrogazioni. In un anno e mezzo, con francescana pazienza e dovizia di particolari, ha battuto palmo a palmo il territorio, in una lodevole opera di verifica e controllo. Ma considerare il Consiglio Comunale solo come un ufficio reclami aperto al pubblico e diffuso in radiocronaca mi sembra eccessivo.
Il quarto punto all’ordine del giorno è sottoscritto direttamente dal Sindaco e rappresenta una rivoluzione copernicana per gli assetti istituzionali del Paese. Basta ai privilegi, agli Enti inutili e ai vitalizi della politica. La Giunta comunale di Senigallia si impegnerà presso gli organi istituzionali, regionali e nazionali per abbattere gli sprechi della politica e gli odiosi privilegi di chi, con qualche mese di sedute in Parlamento o Regione, si garantisce una lussuriosa pensione.
Se l’ordine del giorno dovesse passare (nessun dubbio che passerà) la Giunta di Senigallia diventerà un sorvegliato speciale: oltre alla facile ironia su un impegno assunto superiore alle proprie forze, c’è il puntuale controllo sul fatto che questo impegno venga mantenuto e rispettato. Non resta che verificare nel tempo i comportamenti e gli atti della Giunta, nei confronti della Provincia, il più inutile e duplicato degli Enti, e la Regione, il club della Casta più vicino a noi. Ti tengo visto, come dicono i baresi.
L’ultimo punto all’ordine del giorno prevede la convocazione di un Consiglio Grande sul tema dei tagli alla finanza degli enti locali. I cinquemila comunicati stampa e le duemila interviste con cui l’Amministrazione ha diffuso in ogni dove le difficoltà di bilancio dovute a manovre e manovrine non sembrano sufficienti: occorre un Consiglio Grande per coinvolgere tutta la Città. Una stanca passerella di associazioni, partiti, enti e sindacati per certificare che siamo nei guai fino al collo.
Yawn.
da La Piaga di Velluto
Allegati
Scarica:
- l’odg sul funzionamento del Consiglio comunale (pdf – 30 KB);
- l’odg sull’eliminazione dei privilegi (pdf – 55 KB);
- l’odg sulla convocazione del Consiglio Grande (pdf – 53 KB).
E vale anche nei confronti della Presidente Casagrande che ha raggiunto la bellezza di diaciassette anni in Provincia?.
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