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Omicidio Taurino: i Carabinieri di Senigallia e Ancona battono tutte le piste

Si indaga nella vita e nei rapporti del 35enne ucciso in strada a Passo Ripe con un taglio alla gola

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CarabineriHa suscitato grande scalpore e sgomento a Ripe, così come in tutto il senigalliese, l’efferato omicidio di cui, nella serata del 20 ottobre, è stato vittima Luigi Taurino, morto per il profondo taglio alla gola che gli è stato inferto a Passo Ripe da un assassino tuttora ignoto. Le indagini sono a tutto campo.

Per cercare di far luce sulle responsabilità e sulle modalità dell’omicidio, ci si aiuterà anche con l’esito dell’autopsia sul corpo del 35enne, originario di Cerignola ma residente da tempo nella frazione di Ripe, che deve essere eseguita dal medico legale Loredana Buscemi. Ma i Carabinieri di Senigallia e Ancona stanno già battendo tutte le piste possibili.

Da ciò che trapela, si parla di una possibile colluttazione prima che venisse inferta la ferita mortale: in particolare ci sarebbe un taglio sulla guancia di Taurino a conforto di questa tesi, forse quella è stata una prima ferita più leggera, precedente a quella letale. L’uomo, trovato agonizzante a terra di fronte alla filiale della Banca di Credito Cooperativo di Ostra e Morro d’Alba nella piazzetta di Passo Ripe, avrebbe proferito alcune parole ai primi soccorritori: “Non lasciatemi morire qui”, e il nome del fratello “Antonio” ripetuto più volte.

I militari dell’Arma si sono recati fin da subito a casa del fratello: l’hanno trovato già a letto. E’ stata poi ascoltata la donna con cui Taurino era sposato e da cui aveva avuto un figlio: presso la caserma dei Carabinieri di Ancona la moglie è stata convocata per cercare di raccogliere elementi che possano fornire una pista agli inquirenti.

Sembrano non essere troppo rilevanti anche i piccoli precedenti penali che l’uomo aveva. Sono al vaglio pure la pista dell’omicidio passionale, che deve però trovare ancora riscontri, e si scava tra i rapporti personali e professionali di Taurino, che aveva gestito una macelleria in un centro commerciale vicino alla propria residenza e che recentemente aveva aperto una rosticceria a Marzocca di Senigallia. Oltre che uno o più volti, c’è quindi anche un movente da accostare a chi ha ucciso Luigi Taurino.

di Luca Ceccacci

Luca Ceccacci
Pubblicato Venerdì 21 ottobre, 2011 
alle ore 19:56
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