Liti e maltrattamenti in famiglia: arrestato tossicodipendente a Corinaldo
Il tentativo dei genitori di far smettere il figlio con la droga. L'epilogo sono state minacce e manette
Si è consumato tra lunedì 17 e martedì 18 ottobre quello che, almeno per ora, è l’ultimo atto di una vicenda familiare fatta di liti, minacce, rabbia e la speranza per due genitori di strappare il proprio figlio al vortice della droga: un obiettivo purtroppo ancora lontano, visto che si è arrivati all’arresto di quest’ultimo.
Il figlio, S.G. le sue iniziali, corinaldese di 33 anni, regolarmente impiegato nel proprio comune di residenza, è infatti agli arresti domiciliari, ma presso l’Ospedale Umberto I di Ancona, in seguito all’intervento dei Carabinieri del paese gorettiano ed alla convalida dell’arresto da parte del Giudice Lorenzo Falco, sentenziata presso il Tribunale di Ancona nella mattinata del 18 ottobre. Il Giudice ha ritenuto di seguire le indicazioni della PM Irene Bilotta, che ha indicato la struttura ospedaliera anzichè le mura di casa per scontare gli arresti.
I genitori di S.G. hanno denunciato il figlio mettendo fine ad anni in cui questo rispondeva con minacce e maltrattamenti alle pressioni di padre e madre, con cui conviveva, affinchè egli smettesse di assumere stupefacenti: oltre che inascoltate, le richieste dei due finivano per scatenare la rabbia del 33enne.
Il 25 ottobre, figlio e genitori compariranno di fronte ad un giudice per il processo per direttissima. S.G. sarà difeso dagli avvocati Donato Ciceroni e Loris Casagrande Montesi, che assisteranno l’accusato mentre fornirà la propria versione dei fatti.
di Luca Ceccacci
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