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Il Tribunale di Senigallia a rischio chiusura, mobilitati gli avvocati

Rischio reale nonostante qui si svolgano tanti processi: "non abbiamo rappresentanza politica"

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Gli avvocati intervenuti: Walter Bruscia, Lorenzo Mencarelli, Domenico Liso, Manola Micci, Alfredo Manfredi, Giuseppe MuziLa questione del Tribunale cittadino a rischio chiusura torna a far parlare di sè dopo l’approvazione mercoledì 14 settembre della manovra governativa per il risanamento del bilancio italiano. Un questione in realtà mai sopita ma su cui c’erano serie possibilità che – in uno dei tanti ripensamenti – tornasse l’idea di una riorganizzazione che non prevedesse solo tagli. E invece secondo il comitato di rappresentanza degli avvocati senigalliesi si tratta proprio di un taglio che non porterà nulla di buono alla città, motivo per cui si sta preparando ad una serie di iniziative di sensibilizzazione e protesta.

"Il tribunale di Senigallia – spiega Domenico Liso, uno degli avvocati intervenuti in rappresentanza di tutto il foro senigalliese – è uno dei candidati alla chiusura all’interno di una norma che mira a riformare la geografia giudiziaria di tutt’Italia. Se fosse così – e ciò potrebbe realmente avvenire ma con criteri tutt’altro che oggettivi sostengono gli avvocati – non ci sarebbero più le condizioni di garanzia e tutela dei diritti dei cittadini che oggi sono assicurati grazie ad un lavoro intenso che rende Senigallia quasi un’isola felice".

Tribunale di SenigalliaA Senigallia si svolgono processi civili e penali anche di grande importanza, sottolineano i rappresentanti legali: solo nel 2009 si sono svolti 500 processi penali e 3-400 civili, si sono accorciati di molto i tempi delle procedure, "quasi azzerati" precisano. Oggi si stano svolgendo processi relativi a vicende accadute solo un anno fa, un fatto che rispetto alla media nazionale è di grande rilievo.

E proprio sulla mole di lavoro a carico delle sezioni distaccate (al centro della norma di delega contenuta nella manovra governativa di settembre) si concentra uno dei criteri fissati per stabilire quali chiudere e quali no, oltre all’estensione territoriale (Senigallia riferimento anche per altri 9 comuni come Corinaldo, Ostra, Castelleone), numero di abitanti e livello di criminalità.

"Se dovesse venir chiusa la sezione senigalliese tutti i processi si dovrebbero svolgere ad Ancona con conseguente intasamento del tribunale anconetano – dichiarano Alfredo Manfredi e Lorenzo Mencarelli – quindi siamo convinti che questa scelta non andrà a garantire le stesse condizioni di tutela che ora ci sono".

Gli avvocati intervenuti: Lorenzo Mencarelli, Domenico Liso, Alfredo Manfredi"Ma il problema – rincara la dose Walter Bruscia – non è solo per noi, diciamo, operatori di settore: è un danno per tutti i cittadini che dovranno recarsi ad Ancona anche solo per un documento e per tutte le questioni relative ai giudici tutelari, gli inventari e il giudice di pace".
Inoltre Senigallia è priva da pochi giorni del giudice Francesca Iaquinto, traferita al Tribunale dei minori di Ancona, che verrà momentaneamente sostituita con interventi "tampone" dai magistrati onorari Alessandra Alessandroni e Antonella Passalacqua. "In questo modo tutti i processi con i detenuti, le direttissime, si dovranno tenere almeno fino ad aprile – dichiara Liso – ad Ancona e avremo un assaggio di quello che potrebbe accadere con la chiusura della sezioensenigalliese".

Senigallia è a rischio anche per un problema che potrebbe sfociare però nell’ambito politico. Sul tema è ancora Domenico Liso a parlare affermando che "rischiamo di essere in vaso di coccio accanto ad altri di metallo: zone come Osimo, Jesi, Fabriano hanno qualche garanzia in più grazie ad una certa rappresentanza politica".

Per ora il comitato degli avvocati è in fase di organizzazione di alcune iniziative: è stato già contattato il Presidente del Tribunale che però non ha potuto dare garanzie in merito; è stato richiesto un incontro con l’amministrazione comunale perchè si faccia carico della questione; è in programma una mobilitazione per coinvolgere le rappresentanze cittadine e sensibilizzare tutta la città.

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Mercoledì 21 settembre, 2011 
alle ore 10:43
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Commenti
Ci sono 3 commenti
Anonimo2011-09-21 11:57:39
e' ora di andare a casa !!!! tanto con questo sistema la giustizia non ha mai funzionato !!!!!almeno si risparmiano i soldi
Anonimo2011-09-22 07:32:12
tirate la cinghia
c'è crisi per tutti e se gli avv lavorano meno con le tariffe che hanno non moriranno di fame!!!
Ci avete messo tanto tempo ad arrivare fin lì ed è giusto che guadagnate? TAnta gente lavora tutta la vita e non coi vostri guadagni!! Per non dire di quelli di voi che vanno in causa non per il bene del cliente ma per battere cassa. Anche per questo i tempi della nostra giustizia sono lunghissimi.
Anonimo2011-09-22 12:32:23
no comment, vorrei vedere se vostro padre lavorasse lì come il mio se diceste queste monate. e Cmq vorrei vedervi nel dover andare in Ancona per un c**** di foglio o aspettare 3/4 anni per una grossa causa con bei compensi sopra.

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