Coinvolgimento ed entusiasmo: chiuso il Festival Organistico di Senigallia
In cartellone dodici concerti gratuiti. Il direttore Iannella: "Meglio di così non si poteva concludere"
Si è concluso con entusiasmo e coinvolgimento esemplari il X Festival Organistico Internazionale di Senigallia, quest’anno ampliato e decentrato dal 14 luglio al 27 agosto, con 6 concerti sulla spiaggia di velluto e 6 su altrettanti centri della Diocesi: Montignano di Senigallia, Belvedere Ostrense, Corinaldo, Ostra Vetere, Ripe e Serra de’ Conti. Sabato 27 a Serra de’ Conti, infatti, il concerto di Ofelia Gòmez Castellanos eseguito anche a quattro mani con Gustavo Delgado Parra, si è rivelato "un fuoco d’artificio" a detta di tutti.
La comunità di questa illuminata cittadina tra le valli del Misa e dell’Esino, ha saputo disegnare una magnifica cornice di partecipazione nella Chiesa di Santa Maria de Abbatissis, accogliendo in maniera personale pubblico locale, autorità e gli appassionati in arrivo da altri centri. Prima dell’esibizione prevista, il Coro cittadino, diretto da Mirko Barani e accompagnato all’organo da Delgado Parra, ha regalato due brani toccanti.
In seguito, Don Severino ha fatto gli onori di casa, assieme al Sindaco Arduino Tassi e all’Assessore alla Cultura Maria Rosaria Vernuccio, ringraziando il Festival per aver coinvolto Serra de’ Conti e ricordando che etimologicamente un Festival è un insieme di feste e che senza musica non c’è festa. La serata si è poi conclusa con un Symposium nel caveau della Chiesa e il brindisi finale.
Tra il pubblico sedevano eccezionalmente anche Francesco Ruffatti della omonima famiglia artigiana di Padova a cui si deve il restauro di gran parte degli organi coinvolti, l’ex presidente della Provincia Enzo Giancarli oggi consigliere regionale, oltre agli organisti arrivati da tutta Italia per seguire la Masterclass tenuta da Delgado Parra il 26 agosto scorso, che hanno deciso di vivere interamente latre giorni organisticacon cui si è concluso il Festival.
Applausi scroscianti per l’esibizione dei due Maestri organisti Gòmez Castellanos e Delgado Parra, specie nell’esibizione a quattro mani del brano "Cielo y Agua" richiesto tra i bis. "Con questo pezzo abbiamo davvero visto il cielo!" ha esultato, alzandosi a fine esecuzione, Don Severino.
"Meglio di così non potevano concludere", commenta soddisfatta il direttore artistico Federica Iannella, che durante il Festival ha incassato i complimenti anche di molti artisti ospiti. "Il nostro intento come Festival – ricorda Iannella – è sempre stato quello di valorizzare il repertorio organistico di ogni epoca e luogo, così come il patrimonio inestimabile di strumenti presenti a Senigallia e nelle Marche. Quest’ultimo concerto, con il coinvolgimento delle cariche istituzionali ma anche della gente del luogo e del Coro, ha ribadito con forza il fatto che dietro questi strumenti c’è l’orgoglio della storia di un intero paese. La partecipazione dei nuovi luoghi in cartellone (Montignano di Senigallia, Belvedere Ostrense, Corinaldo, Ostra Vetere, Ripe e Serra de’ Conti) è stata perfetta e credo che il successo di pubblico e quello con le comunità coinvolte, sia dipeso dall’attenzione e dalla passione con cui ci siamo trovati nella valorizzazione di quel bene artistico che è l’organo. La sinergia di forze ci ha permesso di creare un circuito concertistico efficiente ed esemplare, grazie soprattutto all’esecuzione di artisti davvero abili nel proporre brani appropriati ed originali".
I dodici concerti proposti in cartellone hanno permesso al pubblico di vivere momenti eccezionali e unici, ascoltando eccellenti esecutori e professionisti di caratura internazionale esibirsi in pagine di ampio repertorio, dalla musica antica a quella contemporanea, comprese partiture in prima nazionale eseguite dallo stesso compositore, come nel caso di Delgado Parra. La cosa più rilevata dagli esperti e dall’appassionato pubblico che ha seguito il Festival anche in trasferta, è stata la possibilità di ascoltare strumenti originari e immergersi in atmosfere antiche e rare.
Attraverso il Festival infatti, gli organi coinvolti, realizzati tra Sette e Ottocento, hanno ripreso vita in tutte le loro potenzialità.
"Con l’accordatura e la sistemazione degli strumenti prima del concerto e poi con l’abilità e la sapienza dei Maestri organisti ospiti – fa notare Iannella – questi organi spesso usati solo per poche sonorità durante le funzioni religiose, si sono come rifatti belli per la serata e hanno fatto sentire in pieno la loro fascinosa voce". Voce antica che ha permesso al pubblico di vivere un commovente salto indietro nel tempo, ascoltando sonorità del passato grazie all’attento abbinamento tra caratteristiche dello strumento e repertorio scelto.
Per quanto riguarda gli strumenti coinvolti, si tratta di esempi di scuola veneta e marchigiana (importante quella di Montecarotto), per lo più di organi Callido.
L’iniziativa di decentrare il Festival, lanciata dal Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi e accolta dall’Assessore alla Cultura, Stefano Schiavoni, è dunque piaciuta alla Diocesi e ai Sindaci dei Comuni di Belvedere Ostrense, Corinaldo, Ostra Vetere, Ripe, Serra de’ Conti che vi hanno subito aderito. La scelta è in sintonia con quella che la Regione Marche aveva già intrapreso negli anni Ottanta in modo lungimirante e pionieristico, di schedare e catalogare tutti gli strumenti storici presenti nelle Marche, intesi come beni di un patrimonio inestimabile e da tutelare. I finanziamenti previsti allora in quell’ambito hanno permesso il restauro di diversi esemplari che ora grazie al Festival tornano a suonare. Non è un caso dunque che la Regione ponga il patrocinio al Festival Organistico. "Per il futuro, mi sento di rivolgere un appello a chi più di noi puote… Il coinvolgimento del territorio chiama in causa sicuramente enti più grossi dei semplici Comuni e spero che l’anno prossimo si possa ragionare in termini di sinergia più ampia, in particolare con la Provincia. Proposte culturali come quelle del Festival Organistico non possono reggersi solo su entusiasmo e partecipazione, che sono comunque conditio sine qua non. Per questo ringrazio di cuore tutti quelli che si sono impegnati per il Festival 2011, a cominciare dal Comitato organizzatore tutto e in particolare l’assistente alla direzione artistica Enrico Lombardi per la premura, la competenza e l’attenzione dimostrata. Poi senza dubbio la Fondazione Uccellini-Amurri, e ancora Don Giancarlo e Don Peppe e tutti i parroci e tutte le amministrazioni che hanno saputo credere nella scelta di aderire alla manifestazione, facendo sforzi economici e organizzativi lodevoli in questo periodo di difficoltà di bilancio. La mia stima va in particolare alle autorità di Senigallia, al Sindaco, all’Assessore alla Cultura, che hanno sempre regalato anche la loro presenza ai concerti e dulcis in fundo, un grazie sentito al pubblico che ci ha costantemente seguito con calore e attenzione anche in questa nuova formula, in particolare a tutti coloro che hanno deciso di aderire al Club degli amici del Festival, divenendo in tal modo compartecipi più diretti sulle future iniziative del festival."
Il cartellone 2011 del Festival Organistico Internazionale "Città di Senigallia", inaugurato il 14 luglio scorso, ha proposto dodici concerti ospitati per la prima volta sia nelle tradizionali sedi della Chiesa del Portone e della Chiesa dei Cancelli di Senigallia, sia in altre chiese di Senigallia e dell’entroterra, dove il pubblico ha potuto ascoltare altri strumenti storici, patrimonio inestimabile delle Marche. Il Festival ha infatti ampliato i suoi orizzonti, coinvolgendo oltre a Senigallia e alla frazione di Montignano, anche altri comuni della Diocesi di Senigallia: Belvedere Ostrense, Corinaldo, Ostra Vetere, Ripe e Serra de’ Conti.
da Alessandro Piccinini Comunicazione
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