Prosegue la Fiera di Senigallia tra solite bancarelle, novità e code da film
Complice la bella domenica, stand presi d'assalto solo nelle ore serali: caos traffico e parcheggi
Prosegue tra solite bancarelle e qualche novità l’edizione 2011 della Fiera di Sant’Agostino. La manifestazione, partita sabato 27 con un giorno di anticipo rispetto agli anni precedenti (è questa è la principale novità), sta riscuotendo un discreto successo, nonostante il caldo invitasse i tanti villeggianti ancora presenti in città a preferire il mare al centro storico.
Se la principale novità è stata quella del giorno in più in conseguenza all’aumento della TOSAP (tassa di occupazione di spazi ed aree pubbliche), la seconda nota da segnalare è che appunto proprio in seguito a questa scelta dell’amministrazione – fatta assieme ad altre per cercare un pareggio di bilancio – erano molti i "buchi" lasciati da chi ha rinunciato alla quattro giorni di mercato e diversi quelli che sono arrivati "in ritardo" a sistemare tutto la domenica mattina.
Polemiche a parte, un vero fiume di gente specialmente nelle ore serali ha affollato i vari stand in cerca dell’oggetto dell’anno: la novità che contraddistingue come sempre un’edizione dela fiera. Si va dal "coltello che trita, sminuzza e macìna" (con accento ripetutamente posto nella sillaba sbagliata) alla penna che copre le righe sulla carrozzeria dell’auto; dalle forbici con quattro lame al mocio che si strizza torcendo il manico.
E poi le numerose bancarelle che vendono borse, portafogli, cinture e vestiti (anche i capi invernali dato che ormai ci si sta avvicinando alla stagione fredda), quelle con bigiotteria, oggetti afro-americani e infine i prodotti gastronomici, crepes, dolciumi vari (senza contare gli stra-fritti bomboloni della campionaria).
Insomma alla fiera c’è di tutto, ma si può notare anche senza fare conteggi particolari come le bancarelle siano poche rispetto agli anni precedenti. Spostate quelle dedite alla vendita degli animali in uno dei due parcheggi della ex GIL di viale Leopardi, assieme alle bancarelle vivaiste e qualche giostra e gonfiabile per bambini.
Al loro posto la parte ovest di viale Leopardi è stata invasa da biciclette, motorini, scooter e scooteroni, parcheggiati sia sulla strada che sul marciapiede.
lo stesso dicasi perla fontana delle oche nel largo Puccini circondata da decine e decine di ciclomotori per i quali evidentemente non bastavano i 65 spazi davanti ai recentemente riqualificati giardini Catalani nè la parte iniziale di via Perilli, esclusa al traffico ma presa d’assalto dai mezzi a due ruote.
Forse è da ricontrollare anche il numero di spazi vista la riduzione dei parcheggi disponibili sul lungo fiume lato Portici Ercolani, discorso che ovviamente vale anche per le autovetture non tanto dei turisti che possono usufruire di tre parcheggi scambiatori, quanto dei residenti.
Per la fiera di Senigallia sono "tradizionali" anche le code sulla Statale Adriatica: code anche di un paio di chilometri a cui si è aggiunto, sul tratto immediatamente a nord dell’incrocio con via Panzini, uno stop forzato a causa delle riprese di un film. Una scena di pochi minuti con un parto d’emergenza in un taxi sulla cosiddetta nazionale intasata dal traffico. Pochi minuti ma sufficienti a creare una coda e rallentamenti fino a oltre il quartiere della Pace e del Vivere Verde.
di Carlo Leone
Foto di Luca Ceccacci e Carlo Leone
Guarda caso il "Central-Park senogallico" è rimasto spoglio e in bellavista libero da bancarelle.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!