Si è appena conclusa l’ultima edizione dei Giochi Senza Barriere, perfettamente riuscita grazie al concorso di persone, istituzioni, ciascuno con il proprio importante contributo. Da adesso l’attenzione è concentrata alla prossima edizione che cadrà nella fatidica tappa dei 30 anni. La macchina organizzativa si è già messa in azione.

Sabato 6 agosto si è conclusa l’ultima edizione dei Giochi Senza Barriere, quest’anno dedicato al mondo dei pirati, con la consueta serata dedicata alla cena e alla premiazione delle 16 squadre partecipanti. Ma vale la pena menzionare la buona riuscita dell’evento che quest’anno è riuscito a coagulare un notevole afflusso di ragazzi organizzatori, oltre alla consueta presenza dei 256 bambini partecipanti.

Anche quest’anno i giochi svoltisi in terra ed acqua hanno saputo costituire un’ottima occasione per fare nuove amicizie e sperimentare competizione in modo sano e condiviso alla luce di valori religiosi e sociali, alla cui sovrintendenza si è messa a disposizione, come sempre, la Parrocchia di S. Maria della Neve (Portone).

Quest’ultima ha inoltre inserito nella rassegna i festeggiamenti per la patrona della comunità officiata dal Vescovo Giuseppe Orlandoni. Ma, oltre al divertimento provato dai bambini – su cui non si è mai avuto dubbi – vale la pena citare anche l’apporto fornito dagli oltre 200 ragazzi organizzatori, ciascuno dei quali ha saputo ritagliarsi un momento di impegno e dedizione per i più piccoli, condito da divertimento responsabile.
Ed infatti, anche quest’anno la seconda edizione dei “Giochi Senza Bambini”, a fianco della consueta manifestazione per bambini, è stata concepita come forma di ringraziamento e di riconoscenza per il lavoro svolto nell’organizzazione delle kermesse.

Ma i ringraziamenti non finiscono di certo qui: innanzitutto riconoscenza va data al Comune di Senigallia che ha patrocinato l’evento, agli adulti che hanno preparato gli stand enogastronomici per la serata finale, nonché ai residenti vicini che con la consueta pazienza hanno tollerato l’ennesimo ’arrembaggio’ di bambini e giovani. Senza di loro i Giochi Senza Barriere non avrebbero di certo acquisito la fama maturata progressivamente negli anni rendendoli un appuntamento fondamentale dell’ estate senigalliese.

Ancora una volta i Giochi Senza Barriere si confermano un convinto veicolo. Solidale innanzitutto, poiché per il quinto anno consecutivo sono stati raccolti importanti contributi per sostenere la comunità di Lowerere in Tanzania. Un ringraziamento va quindi dato a Padre Peter Ndunguru – tra l’altro presente durante i Giochi – per la sua mediazione di gemellaggio tra le due parrocchie.

E la sostenibilità ambientale continua ad essere divulgata grazie al consumo di piatti e posate in materia biodegradabile e al consumo di acqua distribuita dalla Multiservizi e di prodotti del Commercio Equo Solidale, biologici e a Km zero. Un percorso che si prefigge di proseguire per le edizioni successive.

E ora? Tutta l’attenzione è da subito volta alla prossima edizione del 2012 che vedrà i Giochi Senza Barriere spegnere le 30 candeline. E tra gli organizzatori è continua consultazione e precoce discussione su come presentare l’evento, il quale – ovviamente – dovrà essere di fattura particolare per contrassegnare il prestigioso traguardo. Proposte di nuovi giochi e di nuove strutture, richiamo di vecchie glorie, nuove iniziative… tutto è già oggetto di dibattito per preparare un appuntamento che punta ad essere ancora più ’speciale’ dei precedenti 29 anni.

di Simone Paolasini