Ultimi giorni per "La terra dalle ombre lunghe" a Senigallia fino al 24 luglio
Sabato 23 l'inaugurazione al Museo della Mezzadria S.Anselmi di "Lavoro contadino e paesaggio agrario"
Ultimo weekend per ammirare la mostra "La terra dalle ombre lunghe", che a Palazzo del Duca di Senigallia espone una serie di fotografie inedite sviluppate e stampate da Mario Giacomelli, e scattate in Tibet da Enea Discepoli nel 1976, su precise indicazioni del Maestro. Le immagini resteranno esposte fino a domenica 24 luglio, tutti i giorni dalle ore 21 alle ore 24 (ingresso gratuito). Ma per un capitolo che si chiude, un altro se ne apre. sabato 23 infatti ci sarà l’inaugrazione della nuova esposizione per la rassegna "M’arcord Mario", la mostra "Lavoro contadino e paesaggio agrario: le fotografie di Mario Giacomelli nel Museo Anselmi".
Dal lontanissimo Tibet alla campagna marchigiana: un lungo viaggio nel segno dell’arte e del genio di Mario Giacomelli. Il grande progetto "M’arcord Mario. I luoghi, i volti e le parole di Mario Giacomelli", sentito omaggio che Senigallia rende al Maestro della fotografia suo figlio illustre, sta per chiudere un capitolo, quello legato alla mostra "La terra dalle ombre lunghe" (chiusura domenica 24 luglio).
Ancora pochi giorni, preziosa occasione per scoprire un altro aspetto del genio creativo di Giacomelli, capace di imprimere il suo inconfondibile stile anche a foto fatte da un’altra persona. Le foto furono infatti scattate da Enea Discepoli, allora giovanissimo esploratore in Oriente, che in Ladakh, sotto le direttive del Maestro senigalliese, immortalò i volti della popolazione tibetana segnati dalla sofferenza, ma anche da una profonda spiritualità.
Nella mostra le foto sono accompagnate dai rispettivi provini, in particolare quando questi mostrano il profondo lavoro di elaborazione dell’artista nella fase dello sviluppo e della stampa. Altro aspetto interessante è che i provini presentano appunti di Giacomelli su come eseguire la stampa. Il percorso espositivo si completa con documenti conservati nell’Archivio Giacomelli di Senigallia, che attestano l’autenticità del lavoro di stampatore su queste foto da parte del Maestro.
Ma prima che chiuda questa esposizione verrà aperta la nuova mostra "Lavoro contadino e paesaggio agrario: le fotografie di Mario Giacomelli nel Museo Anselmi", che sarà inaugurata sabato 23 luglio (ore 18.30) al Museo di Storia della Mezzadria "Sergio Anselmi" e resterà aperta fino al 4 settembre.
L’inaugurazione avverrà alla presenza del Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, dell’Assessore alla Cultura Stefano Schiavoni, della Direttrice del Museo e curatrice della mostra e del catalogo Ada Antonietti, e del Curatore Archivio Giacomelli, Senigallia e autore di un breve testo nel catalogo Simone Giacomelli. Con l’occasione sarà presentato anche il catalogo.
L’esposizione permanente avrà, in via del tutto eccezionale, un diverso allestimento che potrà essere visitato tutti i giorni, compresi i festivi, dalle ore 8.30 alle 12 e dalle ore 18 alle 20 (lunedì chiuso).
E’ un evento importante ai fini della conoscenza delle radici umane, culturali e artistiche che diedero forma al genio creativo di Giacomelli, la cui innovativa sensibilità e qualità poetica furono certamente nutrite a livello locale dai luoghi, dai volti, dalle parole che incontrò nella sua città e nella splendida campagna marchigiana.
Anche per questo la mostra si affianca a quella intitolata "Storia della fotografia a Senigallia. Il gruppo Misa" in corso al Musinf, che tratteggia Giacomelli nella sua formazione e l’origine artistica nel rapporto con i suoi coetanei e conterranei del Gruppo Misa.
La personale ospitata al Museo Anselmi, in particolare, fa emergere la stretta vicinanza di sentire tra due grandi marchigiani, attenti osservatori e testimoni del loro territorio: il fotografo Mario Giacomelli e lo storico Sergio Anselmi. Quelle esposte in "Lavoro contadino e paesaggio agrario: le fotografie di Mario Giacomelli nel Museo Anselmi" sono foto che fanno emergere la perfetta fusione tra i soggetti delle fotografie e i temi dei quali si occupa il Museo.
Raccontano infatti il processo di trasformazione che negli anni ’50-70 si era verificato in gran parte del territorio agricolo non solo marchigiano, messo a confronto con fotografie che documentano l’epoca dei grandi lavori in una campagna senza macchine ma piena di uomini, donne e animali.
Si tratta di un racconto attraverso oltre 50 fotografie, che narrano le trasformazioni del territorio regionale all’indomani della crisi della mezzadria. Alcune sono esposte per la prima volta, affidate da Giacomelli ad Anselmi all’indomani dell’apertura del Museo, nel 1978, e vengono presentate con una nuova disposizione. Nove immagini di paesaggio agrario (1955-1977) già inserite dallo storico Anselmi in un famoso articolo sulla rivista di Storia economica "Proposte e ricerche" (1978), aprono il percorso di visita nel Chiostro, accompagnate dai commenti da lui scritti per quella occasione.
Si prosegue all’interno con altre fotografie che vanno dal paesaggio agrario (1955-1978) al lavoro contadino (1968) in un grande podere del Senigalliese, con il suggestivo falciatore con falce fenàra o con la faticosa formazione del pagliaio che coinvolge molte donne, fino a incontrare l’uccisione del maiale (serie "Contadini", 1968), spettacolo al quale assiste perplesso anche un bambino, che per un attimo smette di giocare con la fionda.
La rassegna "M’arcord Mario" si arricchirà poi con il suo ultimo tassello, "Una stagione sconosciuta" a Palazzo del Duca: materiale inedito e mai esposto, proveniente dallo studio del pittore Aroldo Governatori su cui ancora vige il massimo riserbo. L’inizio sarà il 1 agosto (data di nascita di Giacomelli) e terminerà il 31 agosto.
Per informazioni:
info@artesenigalliacittadellafotografia.it
0716629203-350 Ufficio Cultura
07160424 Musinf
0717923127 Museo Anselmi (lunedì chiuso)
da Alessandro Piccinini
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