Continua alla Rocca la mostra "La Madonna di Senigallia"
Nuovo record di presenze: oltre 12.000 in 16 giorni. Il 9 luglio l'ultimo approfondimento
Un nuovo record di presenze è stato raggiunto dallo straordinario evento espositivo "La luce e il mistero – La Madonna di Senigallia nella sua città. Il capolavoro di Piero della Francesca dopo il restauro" allestito alla Rocca Roveresca. Nella sola giornata di sabato 2 luglio sono state registrate ben 2.262 presenze. La seconda settimana espositiva si chiude dunque con l’eccezionale cifra di 6.230.
Supera le 12.000 presenze il bilancio complessivo delle prime due settimane di apertura della mostra allestita in concomitanza con l’altra mostra "Vita del pittore Bastari" (sempre alla Rocca Roveresca) nell’ambito dell’evento "M’arcord Mario. I luoghi, i volti e le parole di Mario Giacomelli" (21 maggio – 4 settembre) organizzato anch’esso dal Comune di Senigallia.
Dati oggettivamente molto importanti che gratificano l’impegno profuso dal Comune di Senigallia insieme a tutti gli attori coinvolti nell’ambizioso progetto.
Intanto si prepara l’ultimo attesissimo incontro di approfondimento sul capolavoro di Piero della Francesca.
E’ il Direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci il protagonista d’eccezione dell’appuntamento conclusivo del ciclo di incontri dedicati alla Madonna di Senigallia.
Sabato 9 luglio (ore 18,15, ingresso libero) nel Cortile della Rocca il professor Paolucci guiderà il pubblico alla scoperta dei significati di una delle espressioni più alte della civiltà artistica italiana quattrocentesca grazie all’attesa Lectio Magistralis "Il prodigio della luce nella Madonna di Senigallia di Piero della Francesca".
"Cosa più bella, più vera, più studiata di questa non può desiderarsi": così l’appassionato d’arte Vito Procaccini Ricci descriveva il dipinto di Piero della Francesca, allora custodito nella chiesa di Santa Maria delle Grazie insieme ad una pala del Perugino, in un documento del 1822 conservato presso l’Archivio Comunale di Senigallia.
’In questo documento – scrive Paolucci – l’opera non veniva ancora attribuita al Maestro di Borgo San Sepolcro. Fu Gaetano Moroni nel 1854 ad indicare per primo senza incertezze l’autore del ’piccolo quadro assai bello’ in Piero della Francesca. La Madonna di Senigallia era collocata nella seconda cappella a destra della Chiesa delle Grazie, sotto la tela dell’altare. Solo con scoppio della prima guerra mondiale, il pericolo dei bombardamenti delle città adriatiche da parte della flotta della marina militare austriaca consigliò dapprima la custodia del dipinto non più in chiesa, ma nella cassaforte dell’economo comunale e poi, dietro pressioni del soprintendente di Urbino e del Ministero della Pubblica Istruzione, nella Galleria Nazionale delle Marche dove tuttora è conservato’.
Il professor Paolucci osserva che "molti critici si interrogano da secoli sul mistero di questo dipinto così poetico, nel quale Piero della Francesca riesce a divinizzare l’umano ed a umanizzare il divino, raggiungendo uno straordinario equilibrio tra il senso della luce di ispirazione fiamminga e quella spazialità e misura tipiche del Rinascimento italiano. La luce che filtra attraverso i vetri della finestra svela l’interno di una casa signorile, dove una giovane Madonna con accanto due angeli adolescenti presenta con gravità dolcemente offuscata e triste come offuscata da presagi il suo malinconico bambino".
Apertura: 18 giugno – 10 luglio 2011, tutti i giorni, con orario continuato dalle 8.30 alle 19.30.
Aperture serali straordinarie (ingresso consentito fino alle ore 23): 7, 8, 9 luglio.
Ingresso:
intero 3 euro
ridotto 1,50 euro (per età compresa tra 18 e 25 anni)
gratuito per minori di 18 e over 65 anni
Info www.madonnadisenigallia.it
da Alessandro Piccinini
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