Sono stati giorni veramente memorabili per le piazze di Senigallia: raramente si ricorda un Foro Annonario così pieno, zeppo all’inverosimile, con gente che riempie anche tutta la zona tra via Perilli, via Manni e Piazza Simoncelli, ben oltre l’inizio dei Portici Ercolani, circa 20.000 persone stimate per i concerti finali del CaterRaduno, con Vinicio Capossela e Caparezza star delle serate di venerdì 1 e sabato 2 luglio.

Il CaterRaduno 2011 batte tutte le edizioni precedenti, fa il tutto esaurito negli alberghi, camping e in tutte le strutture ricettive di Senigallia, porta decine di migliaia di persone sulla Spiaggia di Velluto, con un centro storico brulicante non solo nel weekend, ma durante tutta la settimana.

E per i concerti che hanno chiuso la serie martellante di appuntamenti erano stati chiamati due artisti che significavano successo certo: Vinicio Capossela la sera di venerdì 1 luglio, che ha proposto lo spettacolo con il quale è attualmente in tour, ovvero quelle storie di "Marinai, Profeti e Balene" che danno il titolo al suo ultimo album in studio, e Caparezza sabato 2 luglio, sbarcato a Senigallia con il suo "Eretico Tour 2011", che ha fatto ballare la piazza per due ore filate.

Capossela ha portato al Foro Annonario uno spettacolo fatto di storie commoventi, intime, liquide e sfumate come il mare che egli racconta nelle sue ultime canzoni, mescolate con i suoi successi più noti e più ritmati, sui quali il pubblico non si è risparmiato, ballando non appena la band di Vinicio ha accennato brani come "L’Uomo Vivo" e "Il Ballo di San Vito". Uno show che, a nostro modo di vedere, sarebbe stato più adatto ad uno spazio e ad un pubblico più ristretto, vista anche la richiesta di Capossela di sistemare una platea di sedie in gran parte del Foro. Forse per il CaterRaduno si poteva pensare ad una scaletta ad hoc, più in linea con il clima della manifestazione. Ma Capossela è amato anche per quello che è e che fa, lui non ha bisogno di omologarsi a ciò che sarebbe opportuno!

Il concerto di Capossela è stato seguito, in Piazza del Duca, da quello di una Nada in gran forma, accompagnata da un bravissimo Fausto Mesolella, che ha "fatto band" imbracciando solo la sua chitarra… ma sul palco sembrava ci fossero almeno quattro musicisti ad accompagnare la cantante, altrettanto brava, che ha sfonderato la sua voce come se non fosse passato il tempo!

Sabato 2 luglio la ribalta del "prime time" è stata tutta per Caparezza. La presenza dell’artista pugliese ha richiamato a Senigallia migliaia di persone: mentre l’asta della legalità per Libera era in corso in Piazza Roma condotta da Cirri e Solibello, già il Foro si stava riempiendo per il concerto delle 22. Un’ora e mezza prima era già difficile trovare posto nell’emiciclo. Poi è iniziato il momento dei salti, dei balli, del divertimento puro. Ma anche dei tanti messaggi dai testi delle canzoni di Caparezza e da lui stesso che inframezzava i brani con i suoi interventi: da segnalare, forte e chiaro, il saluto ai comitati per il NO al rigassificatore di Falconara e l’invito a partecipare alla manifestazione del 6 luglio ad Ancona.

Il concerto di Caparezza, però non era l’ultimo atto del CaterRaduno, ma solo l’inizio della lunghissima nottata: infatti dopo di lui, in Piazza del Duca, è stata la volta di Stefano Bollani con il Danish Trio, prima del lungo show finale con Massimo Cirri e Filippo Solibello a condurre la finale di Beach Factor, con David Riondino, Don Tonio Dell’Olio e lo stesso Bollani in giuria, a decretare la vittoria del corinaldese Michele Samory.

Dopo questa strepitosa settimana, con il pieno ovunque, e con Senigallia che viene sempre più promossa e pubblicizzata, dal passaparola di chi viene a visitarla, prima ancora della "spinta radiofonica" durante le trasmissioni di Caterpillar, verrebbe da dire che tutto è andato per il meglio… ma visto che "ci terremo" il CaterRaduno anche per i prossimi anni, sarebbe bene mettere a punto alcune buone pratiche per migliorare la sicurezza, come vietare la vendita di bevande in bottiglie di vetro, per non ritrovarsi a fine concerto con le piazze in situazioni a dir poco pericolose: un "tappeto di cocci" a terra e il rischio di farsi male per chi sfolla da un luogo in cui manca anche un servizio di sicurezza che agevoli e controlli sia l’afflusso che il deflusso.

Il corpo dei Vigili Urbani è stato grandemente impegnato nella rimozione di mezzi in difetto nell’area dei concerti, ma, crediamo, potrebbe essere ampliato, ad esempio con un ancora maggiore impiego degli uomini della Protezione Civile, visto che sono state molte le situazioni di sofferenza per la viabilità cittadina ed a livello di parcheggi, sebbene siano stati utilizzati tutti gli scambiatori della città: insomma, per Senigallia si rinnova l’annoso bisogno di posti macchina.

Ma nonostante tutto, dopo un edizione così di successo, a tutto lo staff di Caterpillar non si può che dire "Arrivederci al 2012, sempre a Senigallia!"

di Luca Ceccacci