"Ci vuole un villaggio per crescere un bambino", recita un proverbio africano, che riassume perfettamente quanto realizzato durante l’anno scolastico in una classe prima media dell’ "Istituto comprensivo Senigallia nord- Mercantini". Protagonisti del progetto i genitori degli alunni che mensilmente si sono incontrati con gli insegnanti della classe per conoscersi, ascoltarsi, confrontarsi su quanto vissuto dai ragazzi, sugli aspetti educativi, relazionali, sul percorso di formazione e di crescita del gruppo; nell’ultimo periodo sono stati invitati i rappresentanti delle agenzie educative del territorio frequentate dagli alunni della classe, adulti significativi e determinanti nella crescita dei giovani.

"Scuola in triangolo" il nome del progetto, per richiamare, attraverso la figura del triangolo, l’idea dell’unione, dello scambio, dell’equilibrio tra scuola, famiglia, territorio. Il triangolo è anche uno strumento musicale estremamente semplice, produce un suono limpido e prolungato, giunge lontano: è simbolo della vita dei ragazzi che, se "suonata" in modo adeguato, con le giuste vibrazioni, genera armonia, equilibrio, bellezza.

Questo il fine ultimo dell’educazione, dell’impegno di ogni adulto accanto a chi cresce, a chi si sta formando. La scuola in questo percorso svolge un ruolo molto importante, sia per il lungo tempo che gli alunni vivono tra i banchi di scuola, sia per i contenuti trasmessi e le dinamiche di gruppo che si creano.

Ma la scuola avverte in modo sempre più forte l’esigenza di allearsi concretamente con la famiglia, prima e principale responsabile dell’educazione e del benessere dei propri figli. Le attuali forme di partecipazione dei genitori nella scuola (rappresentanti nei consigli di classe, nel consiglio d’Istituto, assemblee varie) non sempre consentono a tutte le famiglie di sentirsi protagoniste della vita scolastica del proprio figlio; questo negli anni ha generato a volte distanza, delega e scarsa condivisione.
Incontrarsi sistematicamente, al di là delle questioni didattiche e disciplinari, ha tentato di accorciare certe distanze, di varcare un sentiero verso forme nuove di dialogo, di presenza attiva e di collaborazione. I genitori necessitano di spazi propri che consentano loro di seguire da vicino e in modo responsabile il percorso di vita scolastica del proprio ragazzo, in particolare nella fascia d’età della scuola secondaria di primo grado che coincide con una fase importante di trasformazione e di passaggio verso l’adolescenza e di "uscita" dal nucleo famigliare.

Nella scuola è molto importante creare in classe un buon clima, accogliente e positivo, come premessa indispensabile per il benessere di ogni ragazzo e per il suo impegno nello studio: lo scambio di idee, proposte, suggerimenti avvenuto negli incontri tra genitori e insegnanti è stato utile e determinante in certe situazioni e ha consentito agli adulti partecipanti di osservare la realtà in modo più preciso ed oggettivo e agire quindi in maniera più costruttiva.

Gli incontri hanno visto la partecipazione di circa la metà dei genitori ben disposti al dialogo e al confronto, ai quali va un sincero grazie da parte degli insegnanti. Come scuola ci auguriamo che il percorso appena iniziato possa proseguire, migliorare e coinvolgere altre famiglie della futura II D, perché la scuola svolga un ruolo positivo e vivace nel villaggio della crescita.

dagli insegnanti della I D "Mercantini"