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Ping Pong, a Senigallia il convegno nazionale dei tecnici italiani

Prestigioso riconoscimento per la società di Pettinelli: da qui le basi per la scuola nazionale

Tombolini e PettinelliLa scuola tecnica di tennistavolo di Enzo Pettinelli riscuote un altro importantissimo risultato con lo svolgimento a Senigallia l’anno prossimo del 1° convegno nazionale dei migliori tecnici italiani, organizzato dalla Federazione in collaborazione con il Tennistavolo Senigallia. Cento tecnici provenienti da tutt’Italia per confrontarsi e gettare le basi di quella scuola nazionale che in Italia, per motivi diversi, non è mai riuscita a decollare.

E Senigallia è il luogo ideale e simbolico per un convegno simile dal momento che la nostra città gode di un grande prestigio tecnico consolidato negli anni con il raggiungimento di risultati importanti.

La scuola di Pettinelli nasce nei primi anni 60 e si impone subito all’attenzione con le vittorie ai campionati italiani delle sorelle Polverari e di Corinaldesi. Poi una parentesi di qualche anno che vede i dirigenti allontanarsi da Senigallia per motivi di lavoro e di studio. Si riprende qualche anno dopo, sul finire del decennio, con Padre Giuliano di San Martino che copre un cortile interno del convento. In 100 metri quadrati e tre tavoli in pochissimi anni si impone come prima scuola italiana di tennistavolo. Ragazzi delle categorie giovanili diventano 2° categoria ed i loro nomi (Costantini, Simoncioni, Appolloni, Pesaresi, Duscio, Campus, Mariani) iniziano a battersi per il primato nei vari tornei nazionali.

I tre tavoli diventano due perché i ragazzi sono cresciuti fisicamente e nel gioco. Vengono i primi titoli nazionali giovanili con Allegrezza e Costantini. La squadra scala il campionato e nel 75 disputa il primo spareggio per il titolo di campione di Italia contro CUS Firenze che in quel momento era la squadra più forte. Intorno a Pettinelli e ai suoi ragazzi c’è molto interesse: il gioco è nuovo, veloce, con movimenti tecnici riconoscibili immediatamente, comportamento in campo esemplare.

I migliori giocatori delle categorie giovanili vengono a Senigallia per imparare il nuovo gioco. Da Foligno arriva una giovanissima Daniela Cardinali che passa l’intera stagione estiva nella nostra città. Nel giro di due anni entrerà nella nazionale giovanile ed in quella assoluta.

Nella foto da sinistra: Pettinelli, Ubaldi, Sciannimanico, Moretti e TomboliniPettinelli, già insignito della onorificenza CONI del "Seminatore d’Oro" collabora con la Federazione con l’incarico del perfezionamento tecnico degli allenatori e dei giocatori d’Italia. E’ il primo incarico in Italia dopo aver collaborato per anni con Malta.

Costantini, Appolloni e Cardinali entrano nella prima categorie. Costantini e Cardinali fanno l’esordio nella nazionale assoluta ed in Lega Europea sono i protagonisti della prima vittoria azzurra nel doppio misto. Poi verranno le convocazioni per gli Europei, Mondiali e Giochi del mediterraneo.

Da Milano ritorna a Senigallia Luigi Manoni (nostro concittadino), giocatore bravo ma adulto, che tuttavia nel giro di qualche anno migliorerà così tanto la sua posizione da entare in nazionale (gioca ancora oggi con notevoli risultati e lo scorso anno anno ha vinto un titolo italiano di categoria).

Con una squadra tutta senigalliese la società vince due scudetti ed una coppa Italia. Non solo, agli inizi degli anni 80 saranno ben due le squadre in serie A, composte tutte da senigalliesi (ed una di A femminile senigalliese per due terzi).

Ma una nuova stagione è alle porte. Il mecenate che nell’ombra ha aiutato la scuola, il Cav. Otello Montesi, non può più continuare a farlo.
I giocatori se ne vanno in altri club ricchi di sponsor. La società non vuole chiudere ma non vuole continuare all’interno della stessa logica. Non si vuole perdere la scuola!

La società progetta allora una struttura adeguata per il tennistavolo, non un palazzetto per le gare, ma un centro sportivo dove vivere il tennistavolo come sport ma anche come occasione di aggregazione. Sembra una follia: in Italia esiste solo il centro federale di Fiuggi (un college ereditato dal pugilato e che non avrà fortuna). Così non sarà. L’ing. Pagani di Fabriano firmerà il primo progetto presentato all’amministrazione del Sindaco Orciari. Il Sindaco capisce l’importanza dell’iniziativa e dà il sostegno della Giunta (seguita poi dalla Giunta Gazzetti). La società cura il progetto architettonico e strutturale, si adopera con il CONI nazionale e regionale, il Credito Sportivo, la federazione. Riesce ad ottenere contributi a fondo perduto e finanziamenti. Al momento del completamento dell’opera 100.000 di lire sono in eccedenza e verranno utilizzati per altre cose.

Campanile - Moretti - Beruschi - Colombo - PettinelliSi riparte, senza sponsor e con nuovi giovani che si mettono subito in luce: Sabrina Moretti nazionale giovanile ed assoluta, Mencarini oro ai Giochi della Gioventù, Denis Moroni oro ai giochi studenteschi federali e nazionale giovanile, come pure Alessandro Giraldi, oro a squadre con la prof. Manizza con il Liceo Classico ai GdG, bronzo con il Prof. Bigelli ai GdG. Un giovane di talento (Ricci) si trasferisce da Ascoli Piceno.

In quegli anni arriva il risultato più prestigioso: ai Campionati Italiani di Calcutta ben tre giocatori su sette (Costantini, Moretti, Ricci) provengono dalla scuola di Pettinelli. Costantini, pur giocando con altri club, rimarrà sempre profondamente legato alla scuola e parteciperà come primo italiano alle Olimpiadi di Seul. Poi verrà il record CONI per le presenze azzurre.

Passano gli anni. Alcuni giocatori storici danno vita ad una società autonoma che si affianca al TT. Senigallia, si allena al Centro Olimpico e gioca gli incontri al Palasport. Ne è Presidente Marco Di Leonardo ed arriverà in finale della serie A. Terminata l’esperienza i giocatori rientrano nel TT. Senigallia. Poi, e questa è storia recente, Mauro Perini si distacca dal TT. Senigallia e fonda una nuova società con Appolloni a causa delle limitazioni all’utilizzo degli sponsor (il TT. Senigallia è gestore del Centro Olimpico ed ha dei doveri).

Logo TennisTavolo SenigalliaSiamo arrivati ai giorni d’oggi. Il nuovo Presidente federale Sciannimanico ha trovato assonanze con Pettinelli ed Ubaldi ed è nata una collaborazione di tipo culturale soprattutto nel settore tecnico. il TT. Senigallia in simbiosi con il Centro Olimpico è riconosciuto Centro Tecnico Federale e ne assume lo status. Pettinelli scrive un libro per la FITeT che sarà presentato alla stampa in occasione dei prossimi campionati Italiani di Rimini.

Ora Senigallia è chiamata ad organizzare il primo convegno sulla scuola tecnica italiana. Da qui a far diventare Senigallia la Coverciano del tennistavolo il passo è breve ed allora quel "progetto culturale" in cui sono in molti a credere potrà dirsi tradotto in realtà.

Tennis Tavolo Senigallia
Pubblicato Lunedì 23 maggio, 2011 
alle ore 15:01
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