No agli stewards che pattugliano il lungomare. O perlomeno no a qualsiasi progetto, che non sia coordinato con le altre associazioni di categoria e ovviamente con le istituzioni che preveda la "militarizzazione" del litorale senigalliese. Sono questi gli atteggiamenti del Sindaco Mangialardi e dell’Assessore alle politiche giovanili Campanile.

Un "no" temporaneo, in attesa di progetti concreti e corali in accordo con l’idea di non spargere buttafuori per la spiaggia di velluto. Questa in sintesi la risposta alla proposta di Confcommercio avanzata dal segretario Riccardo Pasquini durante la presentazione del progetto "Estate Sicura" per il salvamento in mare.

Proposta che prevedeva l’inserimento proprio di queste figure, gli stewards appunto, con funzioni a metà tra la vigilanza privata, i buttafuori e i responsabili di infopoint turistici.
Tra i compiti, quello di segnalare le criticità, intervenire anche se disarmati in caso di necessità, e fornire indicazioni utili ai turisti.

Un progetto che non è piaciuto almeno in queste prime fasi all’Amministrazione pubblica che ha visto in questa proposta la possibilità che la spiaggia venga cosparsa di bodyguards difficilmente in quadrabili con il resto della città.

"Non sapremmo nemmeno inquadrarli legalmente" ha replicato l’Assessore Campanile che però ha aggiunto: "E’ giusto che le associazioni di categoria avanzino proposte, per di più se volte a migliorare la situazione di Senigallia in tema di sicurezza o fornendo ai turisti un servizio in più, ma non vogliamo militarizzare la spiaggia".

Sulla stessa linea il primo cittadino Mangialardi che ha sottolineato come non ci sia ancora una proposta concreta, nè tantomeno coordinata con Comune, Prefettura e forze di polizia: "Quando arriveranno proposte concrete e corali, le valuteremo; però bisogna che sia interpellata anche la Prefettura e per far questo non si può improntare un piano su due piedi".

di Carlo Leone