Raccolta, catalogazione e didattica sono i percorsi del lavoro culturale quotidiano del Musinf, il Museo comunale d’arte moderna e della fotografia nato con il contributo di grandi artisti come Orfeo Tamburi, Victor Vasarely, Umberto Mastroianni, Pericle Fazzini, Pietro Annigoni, Remo Brindisi, Ernesto Treccani, Arnoldo Ciarrocchi, per realizzare il progetto di documentare e diffondere la conoscenza delle dinamiche della creatività visiva nel contemporaneo.

Il mantenimento nella dimensione della contemporaneità del Musinf viene garantito dalle sempre nuove acquisizioni, perché il trascorrere del tempo ha storicizzato le sue raccolte, che hanno raggiunto una notevole fama.
Ad esempio per quanto attiene le raccolte fotografiche del Gruppo Misa, da Cavalli a Giacomelli a Ferroni, il Musinf già è considerato dagli studenti universitari e dai laureandi, che ne frequentano gli archivi, come un Museo storico della fotografia, fondamentale per la conoscenza della nascita e dell’affermazione nel secolo scorso della fotografia come arte.

A dare al Musinf un prestigio internazionale, che ha oggi nel settore della fotografia sono state le mostre della raccolta Giacomelli alla Biblioteca nazionale di Parigi e quelle negli istituti italiani di cultura di New York, Los Angeles, Chicago, Praga, mostre di altissima qualificazone, come quella dedicata ad Ara Guler ed attività didattiche come quella del progetto “Giovani Ricercatori di senso”. Progetto svolto con respiro triennale su una suite di workshop, aperti da Gianni Berengo Gardin, che hanno radunato, accanto a maestri della fotografia contemporanea giovani allievi non solo italiani.
Maestri e giovani hanno lavorato al Musinf di Senigallia, secondo la sinergia che aveva unito Giuseppe Cavalli ai suoi primi allievi del Gruppo Misa. Intorno al Gruppo Misa, che prende il nome dal fiume che attraversa Senigallia si erano unite personalità del rilievo di Mario Giacomelli, Ferruccio Ferroni, Piergiorgio Branzi e d altri, poi entrati nella storia della fotografia d’arte.

Una suite di cataloghi ed un volume riassuntivo, presentati al Salone del libro di Torino 2011 dal Comune di Senigallia, riassumono l’esperienza didattica dei workshop e lo spirito con cui Senigallia continua ad essere la Città della fotografia. Il volume riassuntivo è sostanzialmente la guida del percorso didattico, proposto lo scorso anno dall’Osservatorio della fotografia della Provincia di Roma agli studenti delle scuole della capitale in occasione di una mostra, allestita presso lo spazio espositivo del Teatro dei Dioscuri, nel complesso di sant’Andrea al Quirinale.

Un continuo lavoro di aggiornamento delle catalogazioni digitali ha consentito al Musinf di rendere prevalentemente consultabile dal pubblico su touch screen il vastissimo patrimonio sia delle fotografie dei maestri della fotografia del Novecento sia quello delle continue nuove acquisizioni.

Tra le nuove acquisizionivanno annoverate anche quelle del fotografo Lorenzo Cicconi Massi, autore, tra l’altro, di un documentario su Mario Giacomelli, realizzato nel decennale della scomparsa del grande fotografo senigalliese e distribuito dall’Agenzia Contrasto, quelle dell’Archivio di fotografia stenopeica, derivate dalle mostre nazionali ed internazionali di settore, che hanno annualmente luogo a Senigallia e, infine, quelle provenienti dalle donazioni.

In collaborazione con l’Agenzia fotografica Io Fotoreporter le fotografie dell’Archivio di fotografia stenopeica sono poi consultabili anche in Internet, insieme a quelle del vasto archivio di reportage di guerra del fotoreporter senigalliese Giorgio Pegoli ed insieme a quelle prodotte dagli allievi e dai docenti del corso base di fotogiornalismo, che si tiene presso il Musinf, seguito da un gran numero di appassionati.
Tra le iniziative recenti del Musinf vanno registrata la costituzione dell’archivio fotografico del Paesaggio rurale ed urbano, i laboratori di antiche tecniche di stampa fotografica, coordinati da Massimo Marchini ed i laboratori di stampa fotografica fine art, coordinati da Alfonso Napolitano e Ruggero Passeri.

Il Musinf collabora con la Pro loco di Senigallia nella realizzazione del Premio Ferruccio Ferroni, assegnato nella prima edizione a Piergiorgio Branzi e del Premio Senigallia io Fotoreporter, che ha visto tra i vincitori giovani autori di rilievo come Eva Frapiccini e Lorenzo Cicconi Massi.

Il giorno 15 maggio Al Salone del Libro di Torino 2011 a presentare l’attività del Musinf sarà il prof. Carlo Emanuele Bugatti, che lo dirige. Nell’occasione illustrerà una serie di portfolio fotografici, prodotti nei laboratori del Museo senigalliese attraverso una serie di cataloghi di mostre, che toccano i settori, oltre che della fotografia anche della pittura e della poesia. Illustrerà anche i cataloghi, che sono stati pubblicati in sinergia con la rivista Arte contemporanea e con la casa editrice Artecom. Il portfolio “Sulle tracce di Giacomelli” si segnala, tra le varie iniziative per il ricordo di Mario Giacomelli, nel decennale della scomparsa, perché presenta le immagini scattate da allievi e docenti del corso di fotogiornalismo del Musinf, coordinato da Giorgio Pegoli. Al laboratorio didattico di ripresa a Scanno ha partecipato anche Renzo Tortelli , che aveva accompagnato Mario Giacomelli, nella sessione di ripresa, in cui erano state scattate alcune immagini, entrate nella storia della fotografia.

ELENCO DEI DEI LIBRI, DEI PORTFOLIO E DEI CATALOGHI CHE VERRANNO PRESENTATI A TORINO
Portfolio “Sulle tracce di Giacomelli: Scanno”. Venti immagini di Scanno scattate dagli allievi del Corso di Fotogiornalismo del Musinf . A fotografare a Scanno oltre a Giorgio Pegoli c’erano: Roberto Franceschini, Giovanni D’Eboli, Massimiliano Solinas, Stefania Ronchini, Francesca Cenciarini, Alberto Polonara, Patrizia Lo Conte, Stefano Bascone, Francesco Marchetti, Paolo Livieri, Morena Tarsi, Letizia Palazzesi, Rolando Catalani, Ester Diambra, Daniele Bellagamba, Simonetta Gianfelici, Enrico Bartozzi, Marco Mandolini, Walter Ferro.
Portfolio di Giorgio Pegoli “La pesca con la sciabica”, quaranta fotografie ai Sali d’argento, che documentano la tradizione marinara della costa senigalliese.
Portfolio di Alfonso Napolitano “In Teatro di Polverigi”.