La crisi e l’incasso: calo di affari per i negozi del centro di Senigallia
Imprese sfavorevoli alla ZTL: minore propensione delle persone all'acquisto nel "salotto" della città
Le famiglie senigalliesi hanno ridotto i consumi. La crisi ha indotto molti a cambiare lo stile di vita: coloro che sono in difficoltà hanno drasticamente ridotto i consumi , ma anche quelli che non hanno meno soldi in tasca , prima di fare un acquisto ci pensano su. Per i negozi del centro storico di Senigallia, dice il segretario della Confartigianato Giacomo Cicconi Massi, dobbiamo segnalare un calo delle vendite “complice” anche la Ztl che non ha agevolato gli acquisti. Ma non c’è stato il temuto crollo.
Mediamente il 20% del reddito impegnato dalle famiglie se ne va in prodotti alimentari mentre il 24% si spende per il mutuo o l’affitto, il 5,5 se ne va in bollette di acqua e gas e un altro 5,5 in acquisti per l’arredamento della casa. I trasporti assorbono oltre il 14% del “budget” familiare.
La crisi economica scoppiata ha avuto delle ripercussioni sui consumi. Con un numero sempre maggiore di disoccupati, di cassaintegrati e con la forte sfiducia che ha investito tutti i consumatori, abbiamo registrato una drastica riduzione delle capacità di spesa delle famiglie che continua a condizionare negativamente l’economia.
Se gli alimentari e le bevande, ribadisce la Confartigianato senigalliese, hanno registrato una contrazione di circa il 3 % rispetto l’anno precedente i non alimentari hanno subito una riduzione percentuale più contenuta pari a circa l’1,4%. Tra le voci di spesa più colpite dalla scarsa disponibilità economica delle famiglie, troviamo i servizi per la casa, gli alimentari, l’abbigliamento e le calzature.
Per rilanciare i consumi, ribadisce Marco Bazzucchi presidente della Confartigianato di Senigallia, delle famiglie va ridotta la pressione fiscale in modo da lasciare alle famiglie più soldi da spendere mensilmente dando ossigeno al sistema economico e stabilendo un circuito virtuoso.
La stagione estiva alle porte puo’ essere sicuramente volano di nuovo sviluppo e di rilancio dei consumi. Pertanto Confartigianato auspica una sempre maggiore valorizzazione della costa e dell’entroterra ricchi entrambi di attrattive e di ospitalità qualificata per accogliere i tanti visitatori che , speriamo, affolleranno il nostro territorio.
da Confartigianato Senigallia
L'esame fatto è esatto nelle conclusioni, forse per difetto.
I consumi non alimentari sono diminuiti nella realtà dal 10 al 20%.
La prima causa è senz'altro l'aumento dei costi di tutti i servizi essenziali, dalla salute ai trasporti, passando attraverso l'aumento dell'inflazione.
La seconda ragione continua ad essere la politica della Città che ignora e talvolta aumenta i problemi del Centro Storico.
In primis i lavori - per carità necessari - che diminuiscono la sosta in prossimità del CS, fatti senza creare prima i parcheggi sostitutivi, che denotano quantomeno indifferenza per i Cittadini-Commercianti.
In secondo luogo - mentre i parcheggi dei due Centri Commerciali maggiori sono gratuiti - quelli del CS sono a pagamento.
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