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Ripe, ancora senza fine il contenzioso tra geometra e inquilini

Danni si, danni no: va avanti la vicenda tra denunce e controdenunce

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ediliziaContinua la vicenda di un imprenditore edile alle prese con alcuni residenti di un condomio, in via Pascoli a Ripe, in un contenzioso di cui ancora non si vede la fine. La vicenda ha avuto una svolta a fine 2010 ma è dall’agosto 2008 che la pratica va avanti con una denuncia per abuso edilizio e permessi per costruire che stonano tra loro.

Protagonista di questa vicenda è il geometra Sante Rosci,che nell’agosto 2008 ha presentato un progetto per la costruzione di un fabbricato residenziale, da dieci appartamenti, in via Manzoni a Ripe: il permesso è stato rilasciato dall’ufficio tecnico del Comune il 7 marzo 2009. Il 4 dicembre 2010, quando ormai il fabbricato era concluso, è giunta un’ordinanza da parte del Comune in cui si dichiarava che era stata commessa un’opera edilizia abusiva. "Praticamente, secondo l’ufficio tecnico, ciò che era perfettamente regolare prima, non lo era più dopo” commenta il geometra.

Il tutto sembra esser nato (ma ancora non c’è alcuna sentenza a dimostrare l’una o l’altra versione) da un lavoro di sbancamento di un lotto che avrebbe provocato danni al Condominio di via Pascoli in frazione Passo Ripe per un importo che solo in via prudenziale sarebbe stato stimato in 200.000 euro.
Danni che la signora Liliana Cenci, rappresentata dal legale, avv. Donnini di Corinaldo, accusa siano da addebitare alla ditta Sima Immobiliare srl.

In seguito si sono avviate le note procedure di verifica dei danni da parte dei periti e legali in rappresentanza delle due parti coinvolte.
Verifica cui è seguita la controdenuncia per via di alcuni accessori confinanti con le due proprietà che sembra fossero abusivi. E questa scoperta sarebbe stata motivata, secondo l’avvocato corinaldese che difende gli abitanti del condomio ripese contro la ditta del geometra Rosci, da "chiari intenti ritorsivi e calunniosi".

Accuse respinte al mittente con tanto – appunto – di controdenuncia per danni morali e materiali, visto che "il muro di contenimento in questione è stato regolarmente approvato dagli organi competenti del Comune di Ripe, ulteriormente riapprovato con Variante il 20.11.2010" come sottolinea il geometra difeso dall’avv. Olivetti di Ostra.

Ma la vicenda non sembra finire qui.
Perchè all’accusa di procurato danno è stato risposto con una perizia che avrebbe testimoniato il non sussistere dei danni o perlomeno che non sarebbero potuti essere addebitati ai lavori della ditta Sima.
Pronta la risposta della signora Cenci: sostiene nel frattempo siano intervenuti nuovamente i tecnici della ditta per far riparare i danni. Pronta l’accusa e pronta la smentita.

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Lunedì 18 aprile, 2011 
alle ore 14:06
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