Domenica 10 aprile sarà inaugurato lo spazio di aggregazione giovanile "Rola Bola" a Marzocca di Senigallia. Uno spazio che finora era aperto per soli tre pomeriggi a settimana e che vedeva la partecipazione del solo circolo Olimpia Tennis, ora sarà disponibile tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 15:30 alle 19:30 per almeno una settantina di giovani che hanno chiesto un luogo all’Amministrazione comunale in cui socializzare e confrontarsi.

E questa è dunque la risposta che la Giunta, con in testa ovviamente il Sindaco Mangialardi e l’Assessore alle politiche giovanili Campanile, ha voluto dare: un circolo dotato di spazi verdi, computer, proiettore, biliardino e campi da tennis che potrebbero anche fungere da stimolo per una vita sana all’insegna della socializzazione, della condivisione e dello sport. Unpò i principi che ispirano il progetto "Sballo positivo" di cui Campanile e il dirigente Garbin sono i promotori.

Lo spazio di via Vespucci 10 (ma raggiungibile anche da Strada della Marina) è stato dunque riarredato e predisposto per dare un segnale ai circa 70 giovani firmatari di una petizione, dopo che sono state vagliate e giudicate impraticabili altre vie, come il centro sociale.

Una soluzione che vedrà anche la coabitazione (una stanza attigua è stata riservata appositamente) con i circa 20 soci del centro Olimpia Tennis di Marzocca, associazione che di quei campi ha la gestione.

Dello spazio che sarà inaugurato domenica 10 aprile alle 16:30 il Sindaco Maurizio Mangialardi ha dichiarato che è il "frutto di un percorso di studio per l’apertura di un luogo di aggregazione che la Giunta teneva ad aprire nella parte sud della città".
Un altro spazio analogo sarà aperto verso nord, al Cesano, dove la struttura già disponibile deve solo essre predisposta ed ottimizzata.

La fascia d’età degli utenti è quella tra i 14 e 18 anni, ma grazie ad un iniziale periodo di studio ed osservazione dell’utilizzo, sarà possibile predisporre percorsi e orari diversi per diverse tipologie di utenti e ragazzi, coadiuvati – in un’ottica futura di autogestione – da tre operatori che già stanno prestando servizio in continuità con l’altro centro, il Bubamara.

di Carlo Leone