Il gruppo consiliare del PSI dell’Assemblea legislativa delle Marche e la Federazione provinciale di Ancona, nel 90° della scissione che al Congresso di Livorno del 1921 portò alla nascita del Partito Comunista Italiano, promuovono un dibattito sulle attuali difficoltà della sinistra italiana. Dibattito che verterà anche su come esse dipendano da una conflittualità interna, apertasi nove decenni orsono e mai risanata neppure sotto la spinta di pesanti condizionamenti posti alla vita politica e istituzionale italiana nel 1922, nel 1948, nel 1956, nel 1978, nel 1992 e nelle ultime elezioni del 2008.

Il segretario nazionale del PSI, Nencini, ha avuto modo di ricordare che “la storia insegna che quando nella sinistra prevale il massimalismo, gli elettori non hanno dubbi e premiano la destra”. E lo storico socialista Giuseppe Tamburrano rimarcava non molto tempo fa il fatto che “lo scissionismo è sempre stato la tabe del Psi. L’unica utile è stata quella del ’92, tutte le altre, prima quella del ’21 poi quella saragattiana del ‘47, sono state nefaste”.

Un’occasione di dibattito e riflessione sarà offerta dal convegno indetto a Senigallia, presso la Sala del Trono di Palazzo del Duca, per venerdì 8 aprile prossimo, sul tema “Come si rilancia la Sinistra in Italia”, attraverso gli interventi di parlamentari regionali che hanno avuto parte nella storia del socialismo italiano e marchigiano o che ancora mantengono incarichi parlamentari, dal sen. Giuseppe Orciari, all’on. Angelo Tiraboschi al sen. Silvana Amati, in un confronto ad ampio raggio con lo storico Gilberto Piccinini, il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, il capogruppo del PSI alla Regione Moreno Pieroni e il segretario provinciale Marco Canonico.

dal segretario provinciale PSI
Marco Canonico