Acqua pubblica e no al nucleare: Senigallia aderisce ai referendum
Votato l'atto di Giunta che sancisce condivisione e sostegno alla campagna ambientale
Votata mercoledì 6 aprile dalla Giunta Comunale di Senigallia l’adesione e il sostegno alla campagna referendaria per l’acqua pubblica e per il nucleare. Con la proposta di delibera n° 606/2011, Senigallia dà ufficialità alle parole contenute nelle linee programmatiche elettorali, sostengono il Sindaco Maurizio Mangialardi e il portavoce Mario Cavallari, "convinti che il percorso amministrativo e gli atti messi in campo siano una prova concreta della volontà della Giunta".
Dopo la modifica allo statuto comunale approvata nella seduta di giovedì 4 febbraio 2010, quando il Consiglio Comunale ha accolto a maggioranza di votanti la proposta di modifica e integrazione dello Statuto Comunale, ecco dunque l’atto ufficiale.
Ben 14 mesi (e un cambio di squadra di governo) passati tra l’inserimento di un articolo volto a dichiarare l’accesso all’acqua “diritto umano” (“Il Comune di Senigallia riconosce il diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico”) e la dichiarazione di "adesione e sostegno" nella campagna referendaria.
Adesione e sostegno che si concretizzeranno con la messa in campo di un’incisiva azione d’intervento in tutte le sedi che di volta in volta verranno ritenute opportune e soprattutto nell’invito al voto e alla più ampia partecipazione ai due quesiti referendari del prossimo giugno. Indirizzo che mira a salvaguardare l’ambiente e a chiudere le porte al nucleare.
La scelta, che vale anche per il secondo quesito ovvero quello sull’impedimento al nucleare, è "arrivata ieri (mercoledì 6 aprile, Ndr) non per appoggiarci – continua il Sindaco Mangialardi – ai noti fatti che riguardano il Giappone, ma perchè è l’ennesimo passo di un’azione amministrativa volta a contrastare il nucleare e a dire si alle rinnovabili", come già sancito dal Piano Energetico Ambientale Comunale (PEAC).
Un atto, importante quanto lento, che concretizza uno dei punti elettorali su cui il Primo cittadino aveva fatto leva. "Un percorso che parte da lontano – aggiunge e conclude il portavoce Cavallari – fin da quando il 22 febbraio 1988 il Comune era stato dichiarato denuclearizzato e che trova oggi corpo in questo nuovo atto che sancisce la volontà della Giunta in questa direzione".
di Carlo Leone
Perchè c'era bisogno di condividere e sostenere formalmente il referendum? Si va a votare comunque sia che si sia d'accordo che no. Lo paghiamo tutti 'ste referendum!!!
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