Adozioni di cani all’estero, nessun "traffico illecito"
Viaggio in Germania per le responsabili dello sportello Informanimali del COmune di Senigallia. VIDEO
Spett.le Redazione,
come si ricorderà l’anno scorso in modo superficiale l’ENPA di Ancona aveva lanciato un allarme circa l’esportazione di cani dal canile convenzionato col Comune di Senigallia, alla Germania, dove questi cani sarebbero stati destinati ad esperimenti. A questo allarme è seguito addirittura un esposto alla Procura della Repubblica sostenuto da un locale consigliere di opposizione che proclamò anche un’interrogazione, mai avvenuta, in Consiglio Comunale su questo “traffico”. Per quanto ne sappiamo nessuno ha indagato su questi presunti traffici, dato che nessuno ci ha “interrogato” come persone decisamente informate sui fatti.
Così ci siamo sentiti in obbligo di tranquillizzare quanti si siano preoccupati per questo. Vorremmo tranquillizzare anche la direzione dell’Hotel del cane, il canile convenzionato, che tramite il suo avvocato e dalle pagine di un giornale aveva riferito di dubbi in merito a queste adozioni, dubbi per altro, a noi mai esternati, avendoci invece parlato dei canili tedeschi come di canili a 5 stelle e del popolo tedesco come di un popolo con un livello di attenzione agli animali superiore al nostro.
Così, a distanza di un anno, siamo partiti, armati di una telecamera, alla volta del Paese delle Valchirie alla ricerca delle nostre cagnoline ed abbiamo scoperto … l’aria fritta! Cioè, che le nostre cagnoline sono vive e vegete e se spassano alla grande! Una volta arrivate a destinazione abbiamo spiegato dei problemi che avevamo avuto a Senigallia, una città storicamente amica dei tedeschi per motivi turistici, con tanto di gemellaggi con città teutoniche, ma che si è fatta convincere di pericoli immaginari, almeno in questo caso, dal can can sollevato.
Così ci hanno permesso di effettuare tutte le riprese che volevamo.
Qui e in fondo all’articolo c’è una brevissima sintesi VIDEO.
Azzurra era stata accalappiata sul territorio del comune di Senigallia senza microchip e quindi messa in canile nel 2008. Dopo circa 2 anni è stata data in adozione dall’Hotel del cane ad un cittadino bulgaro residente in Osimo.
Dopo circa un mese in seguito ad un controllo da noi richiesto alle Guardie Zoofile di Legambiente la cagnolina è stata trovata in un sottoscala, all’aperto, legata con il guinzaglio (lungo un metro!) affinchè non scappasse. Il proprietario ha detto di non voler mettere un cancello alla recinzione perché la casa non era di sua proprietà. La cagnolina inoltre non poteva stare in casa perché la moglie non gradiva la sua presenza, e dopo un altro mese è stata restituita al canile.
Ora, in seguito alla sua contestata adozione, vive con due gatti, provenienti dalla Spagna, in un piccolo appartamento con una coppia di amici bipedi, e va in vacanza in camper, come si vede in alcune fotografie che gentilmente ci hanno dato. Quando i proprietari lavorano lasciano la cagnolina con i genitori di uno dei due, nella casa a fianco, dove c’è un’altra cagnolina sua amica, anch’essa di provenienza spagnola, così che la cagnolina non è mai sola.
Sofia invece, per fortuna è stata poco in canile. Ora vive in compagnia di altro cane di provenienza spagnola. Nel video che la riguarda si vedono due medagliette attaccate a ciascuna delle pettorine di questi cani: una con numero di telefono e indirizzo del proprietario e di un amico di questi, per sicurezza, ed una con l’indicazione dell’avvenuto pagamento delle tasse comunali. Come si vede hanno un loro sistema di tracciabilità dei cani, anche se diverso dal nostro.
Abbiamo visitato anche un canile vicino a Francoforte, osservando un livello di attenzione e di cura che non abbiamo quasi mai trovato nei canili che conosciamo. Innanzi tutto non era sovraffollato, i box puliti, nessun odore, ceste in resina con copertina, termosifone (funzionante) in ogni box, scheda identificativa del cane su ogni box, i cani portati a spasso fuori dal canile da volontari molto numerosi rispetto al numero dei cani, uno spazio per accogliere i conigli e un altro per accogliere i gatti che sembrava una villa. Capienza del canile: 30 cani, oltre ai gatti e ai conigli e 11 aree di sgambatura. Mai vista una cosa così. Abbiamo visto in questo canile solo rottweiler, pitbull, pastori tedeschi e loro incroci, solo un cane sui 12 chilogrammi, altrimenti tutti cani grandi o razze come i molossi, per i quali occorre pagare tasse comunali molto elevate. Ho chiesto come mai, facendo notare che da noi abbiamo cani anche di taglia piccola, un’infinità di meticci di tutte le dimensioni che non vuole nessuno e che rimangono in canile anche 10 anni. Sono rimasti molto sorpresi di sapere questo, perchè, sostengono da loro cani così, anche di una certa età, trovano abbastanza facilmente casa. Crediamo che sia il risultato dell’evoluzione della cultura di un popolo: d’altra parte se da noi è vietato sopprimenere i randagi dal 1991 in Germania lo è dal 1972.
A proposito di “cultura”, durante la nostra permanenza abbiamo frequentato due caffetterie-panetterie ed un ristorante e vi abbiamo trovato cani anche di taglia grande al seguito dei loro proprietari educatamente in attesa degli stessi. Nei video indicati si vedono appartamenti, anche in condominio, in cui vivono i cani anche se c’è il parquet, moquette o tappeti.
Parlando con le persone che hanno adottato le nostre cagnoline, con loro amici, con una associazione che gestisce il canile di cui ho raccontato sopra vicino a Francoforte, abbiamo incontrato altre persone con i loro cani e appreso altre informazioni. Abbiamo incontrato una signora con un cane di piccola taglia preso dal Portogallo, un ragazzo che ha adottato due cani dalla Grecia, un altro che ha adottato un cane da un canile vicino alla nostra Assisi, un cane spagnolo nel canile che abbiamo visitato.
Viene spontaneo domandarsi, come è successo a me, perché i tedeschi dovrebbero voler dare in adozione i nostri cani o quelli greci o romeni o spagnoli e non i loro. Se tutti i canili hanno solo i tipi di cani che ho visto io, un po’ “difficili”, è ovvio che riescano a far adottate i nostri “meticci qualsiasi”. Certamente il solo canile che ho visitato non fa statistica, ma vale la pena di capire la loro realtà. In realtà forse non c’è proprio niente da domandarsi se anche noi in Italia “importiamo” cani dalla Spagna o dalla Romania, per sottrarli ai loro destini. Anche se di cani siamo pieni, pieni i canili e pure le strade del Sud Italia.
Ma, gli scettici diranno, da noi i cani non li sopprimiamo quindi non c’è da salvarli da niente. Non li sopprimiamo ma li chiudiamo nei canili per tutta la via, e certi canili sono finiti sulle pagine di tutti i giornali: per i tedeschi noi siamo il paese dei canili lager, che è una visione un po’ riduttiva della realtà italiana, come tutte le generalizzazioni.
Invito comunque tutta la cittadinanza senigalliese a visitare il canile convezionato col Comune di Senigallia a cui versiamo 50 mila euro l’anno alla ricerca del vostro beniamino. Quando andrete non soffermatevi sull’età anagrafica di queste anime: l’età media dei nostri cani è elevata, 9 anni, ma nessuno di loro merita di buttare la vita in un canile qualsiasi. Insomma, non solo cucciolo…
A questo punto su questa penosa vicenda dei presunti traffici di animali, che ha diviso un mondo, quello animalista, che certamente non ha bisogno di divisioni, viste le mille difficoltà, vogliamo mettere definitivamente la parola fine, perché non c’è più nulla da dimostrare. Adesso l’onere della prova spetta ai detrattori e noi non abbiamo più nulla da dire se non … saluti dalla Germania!
Cordiali saluti,
Roberta Benigni
questi video e fotografie mi hanno aperto il cuore.Grazie.
Brutta figura, brutta figura! com'è che sono ancora vive e vegete? C'è qualcuno che ama gli animali anche in GErmania? Ma va! Non lo sapevamo! Adesso come la mettiamo? Associazioni, un pò del cavolo, come la mettiamo? Quelli che avete acusato farebbero bene a chiedervi i danni!
Tocca stare attenti a lanciare certi allarmi, che poi, quando è vero, non ti ci crede nessuno...
Gentili signori, sono una volontaria dell'Enpa di Pavia e partirei volentieri per la Germania per andare a trovare i cani pavesi deportati. Dov'è il problema? Non ho un indirizzo a cui rivolgermi. La Regione? Per lei i cani sono ancora in Lombardia. Per l'associazione che ha gestito gli affidi? Non risponde. Quindi, egregi signori, ditemi voi come posso fare per andare a trovare e per fare anch'io tante belle fotine ai nostri cani.
Grazie,
Se lei si meraviglia dei tedeski che tengono i cani in appartamenti dove c'è il parquet ...tappeti ecc ecc in condomini o ville sui divani ec ecc ...forse è lei ad avere una visione distorta degli italiani o forse nel suo paesello i cani li tengono alla catena.e li trattano davvero male..italia è anche oltre senigallia signora Benigni!!!!!
Libera di deportare non sta a me giudicarla ma io non mi bevo assolutamente le sue (...omissis...) sui canili tedeski ...
Io ce l'ho l'indirizzo dei nostri cani come ha visto, che sono vivi e vegeti, quindi semmai il problema è il vostro e dei vostri cani. Non posso dire che tutti i canali sono affidabili, non sono l'Interpol, ma posso dire che in Germania non ci sono solo mostri. Per capirci, ci siete mai stati almeno una volta in Germania? Lo sapevate che il vostro servizio veterinario può richiedere un controllo da parte delle autorità tedesche? Provate...
Italia oltre Senigallia? Appunto!!! Comunque la conosco dal web signora FIorella e forse la visione distorta sulle cose ce l'ha lei, e scusate, ma non è anche dal civile e non provinciale, come Senigallia, Nord Italia che provengono notizie di maltrattamento di animali oltre che dal Sud? Signora Fiorella, troppo spesso ho letto le sue parole dal web e mai e poi mai riesce ad essere rispettosa delle esperienze e delle idee degli altri. Qualcuno la potrebbe chiamare chiusura mentale oltre che cattiva educazione...
Penso che metterò su youtube anche i filmati che ho fatto in quel canile. Poi vi posto il link...e comunque siccome sono una persona seria, come ho scritto nell'articolo, un canile non fa statistica, ma lei preferisce capire quello che le pare, sig.ra Fiorella.
Signora Benigni ......se ognuno si dedicasse ai cani della propria regione e farebbe adozioni in loco .....il problema sarebbe risolto ...la lombardia a canili strapieni di cani adulti e vecchi perchè le persone adottano solo cuccioli...cuccioli che arrivano da tutta italia spagna ecc ecc ...i nostri cani muoiono come i cani dei canili tedeski ...muoiono perchè in galera da troppi anni ...perchè si sacrificano per i cuccioli .....
sono contro le deportazioni da qualunque regione o stato esse siano ....ENPA PAVIA .....ne ha fatte più di quante lei creda per avere un indirizzo non è un associazione sprovveduta..mi creda Signora Benigni l intelligenza non è una sua priorità per fortuna!!!
Io non sarò mai rispettosa con chi deporta ....lei impari ad accettare anche la mia idea prima di porre dei punti....
esatto SIGNOR IP....preferisco capire ciò che mi pare come lei del resto!
dunque Signora Benigni se i vostri canali sono affidabili postate gentilmente l indirizzo che chiediamo aiuto per i 1300 cani pavesi deportati?
Una domanda anche per i vostri cani in germania ,se li adottano pagano la tassa che va dai 200 ai 300 euro?
Gentilissima signora Fiorella dunque lei è d'accordo a lasciare che i cani spagnoli muoiano nei loro paese. Complimenti vivissimi!! Direi che non abbiamo molto in comune. E direi anche che le ho dedicato troppo tempo inutilmente. Le ricordo però che le nostre due cagnoline sono in famiglia ora e non in un canile qualsiasi. A me questo non pare poco.
basta coi cani spagnoli.basta con tutto sto andarivieni dal sud al nord ed ora ,udite,inverte anche la rotta.ci sono cani su cani giu,e poi ste adozioni in sti posti idilliaci.le palle del cannone son di ferro e quelle di mazzini son di vetro ..ec ecc diceva un vecchio ritornello....i cani rumeni i cani greci.io metterei la cortina di ferro cosi la finiremmo.passaporto tra regioni e via dall europa.e che i tedeschi e amici vari loro se ne stiano a casa loro ad impicciarsi dei loro di cani.ne hanno a sufficenza.la storia dei canili mitici raccontatela ad altri.e tutto un business mi son ben documentata.la tassa di adozione ecc ecc .finiamola con ste baggianate.ormai le palle stanno in poco posto.partite anche voi per la germania e rimaneteci,personaggi dubbi in meno.
Affinchè ogni regione o stato ha i canili saturi di randagi (visto che sono cani abbandonati dagli stessi abitanti limitrofi) non si deportino altri animali che ognuno muoia a casa sua sotto gli occhi di chi li ha abbandonati...
lei farebbe morire di fame i bimbi del suo paese (senigallia)per i bimbi della spagna?
Il pincipio è lo stesso prima aiutare i cani di casa propria e poi gli altri ..quandi i tedeski parlano di canili italiani lager nel calderone ci finisce anche lei perchè italiana ....
ma la Spagna che fà manda i cani da un popolo di maltrattatori come gli italiani?
Gentile signora Benigni, forse non stata abbastanza chiara: la nostra Asl non ha gli indirizzi tedeschi dei cani e non ha nessuna intenzione di chiederli. L’unica associazione che vuole chiarezza e chiede la rintracciabilità dei cani è Enpa Pavia, l’unica associazione che è stata diffidata dalla Asl di Pavia perché non ha dato in affido ad una signora piemontese un cane già affidato. Siamo stati convocati dalla Asl e alla riunione (3 giugno 2008), in cui siamo stati minacciati di ritorsioni varie, aveva partecipato anche l’allora direttore sanitario della Asl, in seguito arrestato per concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso. La nostra Asl i cani li controlla guardando l’anagrafe canina, non andando a cercarli a casa degli affidatari. Altrimenti non potrebbero dire che va tutto bene se un cane risulta per loro a Milano e per i tedeschi in Germania. Altrimenti non avrebbero dato i cani (anche 5 o 6 al giorno) del canile da loro gestito a gente che ha firmato un modulo in cui dichiarava di abitare in un appartamento in centro a Milano e di tenerli in salotto, cani maschi di taglia grande.
I cani in Germania non li abbiamo mandati noi, noi chiediamo chiarezza e controlli che non siano le fotine di rito, magari fatte da chi i cani ce li ha mandati, ma controlli fatti dalle autorità competenti. Che problema c’è? Anche per i cani di Senigallia, se sono solo due quelli affidati in Germania e il comune e la asl competenti hanno gli indirizzi, chiedano un controllo ufficiale, l’unico che, a mio avviso, ha valore oggettivo.
http://www.infolav.org/index.php?id=962
Ripetiamo che queste adozioni devono essere regolari, con cane microchippato e regolarmente adottato da privato cittadino, e con passaporto sanitario del cane valido.
signora benigni,porta il nome ed ilcognome del noto comico MA NON FA RIDERE...la pianti i cani all estero NON CI DEBBONO ANDARE PUNTO E BASTA LA VUOLE CAPIRE O NON SA LEGGERE? ANCHE ALLA LAV HO DETTO IL FATTO SUO,GLIELO CHIEDA.LI HO DIFFIDATI DALLO SCRIVERMI ANCORA .chi fa adozioni estere per me e kaput .
Che canile gestisce la LAV per dire che gli affidi vanno bene?
interessante link..più di quello della LAV.....
http://www.centopercentoanimalisti.com/phpBB2/3-vt41048.html?postdays=0&postorder=asc&start=30
interessante discussione!!!!!
non l avete capito? la signora benefattrice dei cani,si è presentata alle elezioni del suo paesello.tutto cio per pubblicità,nient altro.e si sa,le persone serie,non vanno in politica.se trovate un personaggio politico o presque serio,che si interessa di animali,fatemelo sapere.non ne conosco nemmeno uno.
La smetta di dichiarare scenmenze!
Perché non dichiara, invece, quanto le danno A CANE????????
Trecento Euro, mi pare?
NO DEPORTAZIONE CANI ALL'ESTERO!!!
BASTA!
I video della signora Benigni riguardano solo i 2 o 3 cani che si vedono, degli altri non si sa più niente e le volontarie di cui fa nomi e cognomi erano e sono tuttora preoccupate, perchè quando chiedevano notizie venivano fatte passare per persone polemiche e fissate. Dove sono gli altri cani???? Dove sono le loro foto? Dove sono i loro video?
Bello, il canile di Ostra Vetere! Pieno di box che sembrano GABBIE PER POLLI D'ALLEVAMENTO!
E DOLLY, la pitbull? DOV'è FINITA, DOLLY?!?
Anche lei in Germania?
No, non mi venga a dire che l'ha adottata una "studentessa", per cortesia, signora Benigni!
Sappiamo dov'è DOLLY, vero?
Non ci prenda per idioti, per favore!!!
La sig.ra Benigni (...omissis...)! Non è possibile fare controlli, perchè in Germania non esiste un' anagrafe canina pubblica, e infatti, dopo il primo video, la sig.ra Benigni non ha più dato notizie dei cani adottati da amorevoli famiglie tedesche, (...omissis...) ma che brava animalista!!!
Rendiamo noto ai lettori, in particolare a "Bubamara", che ci siamo riservati di omettere tutte le parti in cui vengono lanciate accuse, anzi in cui viene disegnata una vera e propria organizzazione, senza però alcuna prova! Non ci stanchiamo di ripetere che non è un giornale il luogo in cui fare pubbliche denunce di reati, le quali vengono ritenute semplici affermazioni diffamatorie, se non supportate da una dimostrazione!
Associazioni animaliste in tutta Italia implicate in questi traffici illeciti di cani e gatti in Germania destinati alla vivisezione? Presunti o non presunti me ne frego! Fate assolutamente schifo! Condanniamo i traffici di cuccioli di razza dai paese dell'est Europa, critichiamo le crudeltà verso gli animali degli spagnoli, e poi devo sentire storie di merda come queste qui, nel mio Paese? Nella mia Regione? Che siate nel sud, nel centro o nel nord Italia, che siate gestite da squallide donne italiane o tedesche, come associazioni di volontariato fate schifo! Non mi stancherò mai di ripeterlo adesso che lo so. Auguro a tutti coloro che sono coinvolti in modo più o meno marginale in queste vergognose vicende una fine lenta e dolorosa come quella patita dalle povere creature che hanno spedito nelle mani degli aguzzini. Fate schifo! "Schifo" non è una parola volgare vero? Lo chiedo alla Redazione...c'è pure nel vocabolario! Significa "ripulsione fisica che si prova alla vista o al contatto di cosa sgradevole"...appunto!!!
Ognuno risponde delle proprie azioni e affermazioni! Se non si possono scrivere liberamente le proprie opinioni e addirittura parti di commenti vengono tagliate, usate la "censura" per non far conoscere al pubblico la verità nella sua completezza. Avete pubblicato per intero i commenti difensivi di Roberta Benigni e dei suoi fans (che non mi sono sembrati affatto complimentosi nei confronti di chi non crede alle loro storie). Perchè negare la libertà di esprimersi agli altri scriventi? Se le loro affermazioni saranno giudicate diffamatorie o insultanti dai diretti interessati saranno loro stessi a far valere i propri diritti nelle sedi opportune. Se fate informazione non usate filti o censure, altrimenti direi che questo è solo un blog che parla di quello che gli pare e fa parlare solo chi la pensa come vuole la Redazione. E adesso vediamo se pubblicherete questo mio commento!
spero sia l'unico della nostra Regione. So che ce ne sono molti in tutta Italia, specialmente nel sud, ma fino a quando non è uscita fuori la storia di questa Roberta Benigni e della sua associazione, non avevo mai sentito parlare di queste cose. Anche se purtroppo sulla scia di questa vicenda mi stanno arrivando voci su altre volontarie che hanno operato in un recente passato a Civitanova Marche, tra cui anche una di nazionalità tedesca, forse coinvolte in questi traffici illeciti. Ora operano nel canile di un paese di una provincia vicino a Civitanova, quindi spero si tratti solo di chiacchiere, perchè altrimenti hanno un nuovo pozzo profondo dal quale attingere
Gent.ma Anna,
la diffamazione a mezzo stampa è un reato che ancora esiste e contro cui il giornale si tutela cercando di fornire un'informazione completa ma non diffamatoria.
Nello specifico caso, i commenti sono stati, sono e saranno pubblicati - come scritto sopra dalle righe in neretto che non ha letto - con degli omissis solo nel caso in cui ci siano delle diffamazioni o dei contenuti volgari. Qua non limitiamo la libertà di espressione, cerchiamo solo di evitare che il giornale debba rispondere di affermazioni diffamatorie non nostre che dovrebbero - se corredate di prove a sostegno - essere portate davanti agli organi di polizia.
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