Basket, Adil: intervista a Davide Perini, pivot della Pallacanestro Senigallia
"Ci davano per spacciati e siamo qui: ce la giochiamo fino all’ultimo. Perugia? Concentrati e in forma"
Davide Perini, esperto pivot milanese di scuola Olimpia, dopo tante esperienze nelle Marche, tra cui Fossombrone e Civitanova, quest’anno è tornato in serie A-dilettanti con la maglia della Pallacanestro Senigallia. “Pero”, così lo chiamano i compagni di squadra, è uno degli uomini della panchina su cui coach Regini punta maggiormente, vista la sua rapidità sotto canestro.
Seppur non sempre costante, nelle ultime giornate Davide si è confermato l’arma in più dei biancorossi e chissà che domenica 13 marzo contro Perugia, non sia proprio il centrone lombardo a fare la differenza, regalando due punti d’oro alla Goldengas.
Davide come vedi la squadra oggi?
Riconosco che la squadra non ha più la stessa lucidità dei primi mesi, in queste ultime giornate ci è mancata grinta e brillantezza. Siamo reduci da un periodo buio ed in un campionato così lungo e difficile, ogni battuta d’arresto può essere decisiva. Fortunatamente da qualche giornata abbiamo ritrovato la forma, necessaria per affrontare questo tour de force che ci attende. Non bisogna poi dimenticare il nostro “mal di trasferta”, che in tutto l’arco della stagione ci ha penalizzati, facendoci perdere terreno rispetto alle nostre dirette avversarie. Spero che la Goldengas possa cambiare rotta in queste ultime giornate, sarà dura, anzi durissima, ma noi ci proveremo.
Domenica 13 marzo giocherete nella tana della capolista Perugia, squadra sempre battuta quest’anno, pensi sia possibile per la Pallacanestro Senigallia fare il tris?
Andremo a Perugia per cercare di strappare la vittoria in tutti i modi, sappiamo che è un’impresa proibitiva, ma non abbiamo nulla da perdere. Sicuramente averli battuti sia in campionato sia in Coppa Italia ci dà tanta fiducia. Sono certo che anche gli umbri non ci affronteranno con molta serenità, seppur strafavoriti non possono far finta che il 2-0, per quanto inaspettato, non ci sia. Questo piccolo vantaggio non va sprecato, quindi sarà indispensabile partire subito forte per cercare di disorientare un avversario nettamente superiore a noi. In settimana abbiamo lavorato molto intensamente e con la giusta concentrazione, in fondo non c’è due senza tre!
A questo punto della stagione è maggiore la soddisfazione per quanto fatto fino ad ora o il rammarico per aver perso qualcosa per strada?
Siamo molto soddisfatti per quanto fatto finora, ricordo che tutti ci davano per spacciati a metà campionato e invece siamo ancora qui e ce la giocheremo fino all’ultima partita contro Recanati. Tuttavia se guardiamo indietro, qualche passo falso lo abbiamo commesso, basti pensare a Trieste, a Siena, sia in casa sia in trasferta e a Riva. Sarebbe stata sufficiente un po’ più d’attenzione, ma con il senno di poi è facile parlare, l’unica cosa da fare è concentrarsi sulle prossime partite e, non mi stancherò mai di ripeterlo, crederci fino alla fine.
Nelle ultime giornate hai trovato grande continuità realizzativa: è un caso o qualcosa è cambiato nelle strategie di gioco di Paolo Regini?
Vengo da un periodo non facile, contro Osimo, ad esempio, non sono riuscito a combinare molto, mentre contro Riva e contro Pavia sono entrato subito in partita riuscendo a rimanere in campo parecchi minuti. Probabilmente i nostri avversari hanno focalizzato troppo l’attenzione su Facenda, vista la sua leadership sotto canestro, lasciandomi campo libero, questo mi ha permesso di andare in doppia cifra. Onestamente non mi interessa chi segna di più, l’importante è portare a casa la vittoria.
di Nicolò Scocchera
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