Pallacanestro Senigallia, intervista a Nicola Catalani nel pre-match contro Siena
Il giudizio dello "specialista" del tiro da 3 punti sulle ultime sconfitte in casa: "serve grinta e umiltà"
Nicola Catalani, dopo alcune importanti esperienze in giro per l’Italia a farsi le ossa, si sta confermando, nella sua Senigallia, un grande specialista nel tiro da tre punti, oltre ad essere una validissima alternativa nelle rotazioni di coach Paolo Regini. La Pallacanestro Senigallia tuttavia, non riesce ad interrompere una serie di sconfitte che dura ormai da tre turni di campionato.
Mercoledì scorso infatti, nel turno infrasettimanale di mercoledì 9 febbraio, la Goldengas ha subìto dalla Paffoni Omegna un’altra pesante battuta di arresto. Nell’ultimo match i biancorossi sono apparsi spenti e poco reattivi, subendo le iniziative e la verve dei piemontesi per tutti i 40 minuti di gioco.
Nicola, la squadra mercoledì è sembrata davvero sottotono, cosa è accaduto?
Non siamo mai entrati in partita e questo è un dato di fatto. Abbiamo subito due break micidiali nella prima metà di gara che ci hanno "tagliato le gambe", impedendoci di giocarcela fino alla fine. Carra, Saccaggi e Ferraro hanno trovato la via del canestro con troppa facilità, sfruttando le nostre amnesie difensive. La squadra ha pagato la stanchezza, mentale e fisica, dopo la "tiratissima" partita di domenica scorsa contro Piacenza. Ad oggi la delusione è tanta, l’obiettivo era ottenere almeno due punti da questa serie ravvicinata di incontri, ma non possiamo piangerci addosso, sabato ci aspetta Siena, per una sfida cruciale e non c’è tempo da perdere in chiacchiere.
Quest’anno il tuo rendimento è davvero sorprendente, tuttavia vieni impiegato poco in campo, come lo spieghi?
Cosa posso dire! Queste decisioni spettano all’allenatore e non ai giocatori o ai tifosi. Sono scelte e come tali vanno rispettate, quindi se Paolo Regini mi mette a disposizione così pochi minuti, avrà le sue buone ragioni, in fondo devo imparare ancora tantissimo. Il mio compito è quello di allenarmi duramente per tutta la settimana con professionalità e scendere in campo ogni domenica con tanta grinta e umiltà. Giocare in un campionato così bello e avvincente è un esperienza unica e indimenticabile, ma ciò che davvero mi inorgoglisce è la possibilità di difendere i colori della squadra dove sono cresciuto.
Il ds Ligi, dopo la partita contro Omegna, ha dichiarato: "Il presidente di Recanati è certo di poter raggiungere la salvezza. Se ci credono loro che hanno quattro punti meno della Pallacanestro Senigallia, perché non possiamo farlo noi", sei d’accordo?
D’accordissimo! Tutto il gruppo è fermamente convinto di poter raggiungere la salvezza, ma per farlo sono vietate altre distrazioni. Sono convinto che la nostra unione e la nostra determinazione possono fare la differenza, ma dipende tutto dall’impatto che avremo nelle prossime decisive partite. Sabato sera andremo a Siena, per la sfida più importante della stagione e fare risultato in Toscana sarebbe un ottimo passo avanti per la classifica e per il morale della squadra.
A proposito di Siena, tu conosci molto bene l’ambiente cittadino avendo militato tra le fila del Costone Siena l’anno scorso. Che cosa ti aspetti?
Siena è diventata la vera "Basket city" d’Italia. Il clima che si respira nella città toscana è davvero incredibile. Tutto l’ambiente cittadino è, ormai da tempo, abituato a vivere palcoscenici prestigiosi e questo complica tantissimo le cose per una squadra, come la nostra, che deve fare risultato a tutti i costi. Non va dimenticato inoltre che la Consum.it, viene dall’exploit in casa della capolista Trento, quindi avranno il morale alle stelle. Dobbiamo ritrovare la mentalità vincente di qualche settimana fa ed evitare di subire break come è accaduto mercoledì sera, così facendo la Pallacanestro Senigallia può giocarsela con tutti.
di Nicolò Scocchera
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