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Situazione "delicata" per la sanità di Senigallia: "come dieci anni fa"

La lista “Città Futura” interviene con alcune considerazioni sulla Sanità

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logo Città FuturaNoi della “Città futura” siamo convinti che la nostra zona territoriale di Senigallia si trovi in una situazione delicata e difficile come 10 anni fa. Negli ultimi mesi si sono fatte molte polemiche e alcune molto strumentali  per nascondere responsabilità che vengono da altri, al di sopra del nostro comune e della nostra regione.

La regione Marche ha avuto 80 mln di Euro in meno dal governo nazionale e si trova costretta ad una riduzione di 20 mln di Euro di spesa per la sanità nei prossimi 3 anni. Inoltre le disposizioni del ministro Brunetta impongono,nel pubblico impiego, una sostituzione del personale che cessa di lavorare non superiore al 20% . Questo significherebbe, per esempio, che su 4 primari andati in pensione ne potremmo sostituire solo 1! Per nostra fortuna le competenze in materia di sanità sono in gran parte passate alle regioni da tempo. Ma comunque il turn-over del personale sanitario anche nella nostra regione non sarà superiore al 70% per i prossimi 3 anni e questo mette a rischio il mantenimento del nostro buon livello di assistenza rispetto alla media nazionale!

Senigallia si trova in una situazione particolarmente delicata. Negli anni passati abbiamo attuato meglio di altri le indicazioni dei Piani Sanitari Nazionali e Regionali che volevano le risorse umane ed economiche spostate sul territorio perché “devono essere i servizi ad andare verso i cittadini e non i cittadini verso l’ospedale”. Abbiamo realizzato l’Ospedale di comunità ad Arcevia, le RSA ad Ostra Vetere e Corinaldo, un servizio di assistenza domiciliare integrata (ADI) che funziona bene su tutto il territorio della nostra Zona Sanitaria.

Però il nostro ospedale già da alcuni anni copre le piante organiche con personale a tempo determinato già prima dell’arrivo del direttore Pesaresi, che anzi si è trovato obbligato a non rinnovare i contratti “precari” per disposizioni sovraordinate. Se a questo aggiungiamo che il personale sanitario viene considerato in proporzione al numero degli abitanti residenti in una data zona territoriale sanitaria e la nostra è meno popolosa  rispetto a quella di Jesi e ancor più di Fano ( che hanno ospedali di livello non superiore al nostro) al danno della difficoltà di coprire il personale dei reparti si aggiunge la beffa di essere considerati  con personale addirittura in eccesso!

Il nostro ospedale non può essere depotenziato a vantaggio di altri per puri calcoli matematici! Se non altro perché per 4 mesi l’anno abbiamo il doppio e in certi momenti anche il triplo degli abitanti rispetto ai residenti. Per questa ed altre ragioni è indispensabile che, con il sostegno di tutto il Consiglio Comunale, il Sindaco e la giunta incontrino al massimo livello la giunta regionale delle Marche.


da Carlo Girolametti
Capogruppo Consigliare della “Città Futura”

La Città Futura
Pubblicato Giovedì 10 febbraio, 2011 
alle ore 17:41
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