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Il violino barocco al centro della lezione di musica di Ciccolini

Venerdì 4 il nuovo incontro del corso della LUAS per scoprire l'opera del violinista seicentesco Subissati

Music Network

Biblioteca antonelliana di SenigalliaAlle ore 16,30 di venerdì 4 febbraio la Sala Conferenze della Biblioteca Comunale “Antonelliana” ospiterà il quarto incontro del corso “Il sapore della musica”, inserito nel programma della Libera Università per Adulti di Senigallia. Ne sarà protagonista il Maestro Alessandro Ciccolini, un senigalliese divenuto affermato violinista barocco.

Ciccolini racconterà al pubblico della sua città le tappe della carriera svolta e la genesi della ricerca musicologica che lo ha portato a scoprire l’opera del violinista seicentesco Aldebrando Subissati, nato a Fossombrone, «Sonator famosissimo», come appare sul frontespizio del suo Primo Libro delle Sonate di violino.

Il Maestro Ciccolini, che a Subissati ha dedicato la registrazione di un CD ed è attualmente Primo violino dell’ Ensemble “La Cappella della Pietà dei Turchini” di Napoli, si presenterà accompagnato dai suoi violini, sia quelli barocchi che quelli moderni, per spiegarne le differenze costruttive e il diverso approccio tecnico-interpretativo. L’ascolto dal vivo del timbro e del carattere di ciascun violino andrà di pari passo con la proposta “comparata” di celebri incisioni di musica antica: le varie interpretazioni, quelle ormai storiche o quelle “fedeli” alla prassi esecutiva, verranno messe a confronto in base a dati oggettivi, fornendo  al pubblico una preziosa chiave di lettura.

Alessandro Ciccolini ha studiato presso il Conservatorio di Musica di Pesaro e di Castelfranco Veneto. Ancora studente ha preso parte alle tournées dell’European Community Baroque Orchestra ed è attualmente docente di Violino Barocco presso il Conservatorio di Cosenza. Ha tenuto corsi presso l’Università di Musicologia di Cremona. Da anni si dedica anche all’attività di revisore di opere antiche (Ziani, Vivaldi, D. Scarlatti), in cui è stato necessario ricostruire le parti strumentali andate perdute. Basterà ricordarne una, l’opera di A. Vivaldi “Motezuma”, che è stata incisa per la Deutsche Grammophon sotto la direzione di Alan Curtis e verrà pubblicata per la casa editrice Baerenreiter. Ha registrato per Accent, Harmonia Mundi, Opus 111, Stradivarius, Tactus, ORF, BBC, RAI 1, RAI 3 e Symphonia.

dal Comune di Senigallia

Dal Comune di Senigallia
Pubblicato Giovedì 3 febbraio, 2011 
alle ore 14:20
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