Il titolo è diverso, ma lo spettacolo è lo stesso, o quasi… Il nuovo spettacolo di Andrea Rivera “vuol dichiarare apertamente di miscelare nuovi testi con brani presenti negli spettacoli precedenti, rima inclusa”, rivela lo stesso Rivera. E questo mix sarà sul palcoscenico del Teatro La Fenice di Senigallia sabato 5 febbraio alle ore 21 per un nuovo appuntamento della stagione teatrale 2010-2011.

Moderno cantastorie popolare tra i più apprezzati dal pubblico, portato alla notorietà da Serena Dandini, Rivera concilia satira, ironia di strada e poesia, improvvisazione col pubblico attivo e puntuali monologhi in cui espone i vizi e i limiti della politica e della società italiana.

In questo nuovo o quasi spettacolo, il patchwork liberatorio cuce insieme scampoli di “Storia di un disoccupato" (attuale sequel drammatico del De Andrè di "Storia di un impiegato"), “La ballata del sold-out di pace” (che non è stato possibile proporre in televisione), “Che gioia la noia!” (sul bullismo di oggi ma descritto già da Pasolini ne "Le lettere luterane").

Ne nasce “un teatro-canzone-video-improvvisazione carico spesso di rabbia ma sempre propositiva (quella che manca alla sinistra di oggi), che sfocia in un grido liberatorio nella speranza e nel dubbio di non restar poi senza voce”.

In scena anche il musicista Matteo D’Incà (chitarra, contrabbasso e mandolino elettrici).

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