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Sanità a Senigallia: preoccupante situazione per Sinistra Ecologia Libertà

"La Regione chiarisca destino del nostro ospedale, dei servizi territoriali e ruolo direttori di zona"

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logo SELEsprimiamo la più profonda preoccupazione per quanto sta avvenendo nella sanità senigalliese ed il più convinto sostegno ai lavoratori della Sanità del nostro comprensorio ed alle organizzazioni sindacali che in maniera unitaria hanno sollevato il problema anche attraverso una protesta davanti all’hotel dove il Direttore della zona 4 Pesaresi aveva convocato tutti i Dirigenti per un confronto allargato con i vertici regionali.

E qui il primo punto di preoccupazione e di dissenso, a quell’incontro nessuno della Regione si è presentato lasciando soli il Direttore Pesaresi, il Sindaco Mangialardi e gli operatori sanitari. E’ invece proprio la Regione che dovrebbe fare chiarezza rispetto ad obiettivi ed organizzazione dei servizi. Non può essere scaricato tutto su Pesaresi che applica, forse in maniera fin troppo rigorosa e burocratica le direttive che vengono dalla Regione.

Dove è l’Assessorato alla Sanità? Cosa sta facendo? Dopo la "barzelletta" del Centro Unico di Prenotazione regionale (CUP) verrebbe da dire che è meglio che la Regione non faccia niente; ma la situazione è troppo seria ed importante per i bisogni dei cittadini per fare facili battute.

E poi ancora, qual’è il ruolo di questi Direttori di zona senza alcuna autonomia giuridico-gestionale ma che rappresentano una sorta di luogotenenti inviati dalla Regione con il mandato di applicare acriticamente quanto deciso a livello centrale regionale? Servono a qualcosa?

Invece di 13 Direttori, uno per zona e senza alcun potere, più il mega-Direttore ASUR non sarebbe meglio averne 5, uno per provincia con una diversa articolazione delle ASL, appunto a livello provinciale, ma con poteri ed autonomia reali?

Le preoccupazioni e le domande sono tante. Sul destino e sul futuro del nostro Ospedale innanzi tutto.

Servizi eccellenti quali la gastroenterologia sono in sofferenza. La Regione investe per il 2011 per la endoscopia digestiva della zona di Ancona Sud (Loreto, Osimo, Chiaravalle) 850 mila euro e per quella della Inrca di Ancona 500 mila euro. Per la gastroenterologia dell’Ospedale di Senigallia niente: questo reparto ha difficoltà anche per la ordinaria manutenzione degli strumenti, così è per le attrezzature di altre importanti U.O. quali la Radiologia e la Cardiologia.

Non solo, la Regione ha già speso molto nella zona del fabrianese del Presidente Spacca ad esempio con la seconda postazione di eliambulanza che è costata svariate milioni di euro, attivata di gran carriera prima delle elezioni regionali a dimostrazione che se si vuole spendere le risorse si trovano.

E poi c’è tutta la partita del personale, che colpisce in particolar modo la nostra Zona, gli incarichi a tempo determinato non rinnovati, i concorsi a singhiozzo con la copertura parziale dei posti vacanti, la continua carenza di personale infermieristico ed ausiliario con i minuti di assistenza nei reparti sempre al minimo. Dei concorsi di Primario in importanti U.O. quali Pronto Soccorso, Medicina, Radiologia, Psichiatria non si sa più niente, a breve scadono gli incarichi dei facenti funzioni con il rischio che quei reparti e servizi rimangano senza una guida stabile.

Non sono state rinnovate le convenzioni per la Urologia, così che Senigallia è senza un servizio urologico, dopo il pensionamento di due chirurghi addetti a questa funzione; sono state dimezzate le ore di convenzione con lo specialista neurologo che svolgeva una importante attività di sostegno anche domiciliare per i pazienti, per lo più anziani, affetti da malattie cronico degenerative come l’Alzhaimer.

L’elenco potrebbe continuare per i servizi territoriali ed in importanti settori quali le attività di supporto psicologico e di assistenza domiciliare ecc.
E’ pensabile che con questa politica del personale si possano ridurre le liste d’attesa? C’è qualcuno che può credere a questa "storiella"?

Questo è il quadro estremamente preoccupante. E pensiamo che non sia un caso se nel nuovo Piano Sanitario 2010-2012 approvato dalla Giunta Regionale l’Ospedale di Senigallia non viene mai citato.

Sinistra Ecologia Libertà esprime la più profonda preoccupazione per questo stato di cose, associandoci alle preoccupazioni degli operatori sanitari, dei Sindacati e soprattutto dei cittadini di Senigallia e del resto del comprensorio che già "hanno dato" nei decenni passati in quanto a taglio di servizi e strutture.

Non vogliamo fare demagogia ed eccessive semplificazioni in un settore quale quello della Sanità che è complesso e molto oneroso in termini finanziari, ma chiarezza la pretendiamo per sapere innanzi tutto dalla Regione quali sono le scelte per il futuro, scelte che che debbono essere chiare, trasparenti possibilmente condivise e soprattutto coerenti in tutto il territorio regionale.

da Sinistra Ecologia Libertà
Circolo di Senigallia

Attilio Casagrande
Pubblicato Martedì 1 febbraio, 2011 
alle ore 15:53
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Commenti
Ci sono 2 commenti
Paolo Talucci 2011-02-01 20:07:00
Osservatorio?
Trovo perlomeno curioso che si alzino alte grida sullo stato della Sanità locale quando, nell'ottobre scorso, la proposta di istituire un Ossevatorio ad hoc sulla Sanità, avanzata da Mancini di Partecipazione, è stata bocciata dalla Maggioranza consiliare composta anche da due Consiglieri di Città Futura. Purtroppo il verbale di quella seduta non è disponibile sul sito comunale, come altri verbali. "La sanità è una questione che può essere seguita dalla IV Commissione" si disse. E ora questo comunicato stampa mi fa capire che forse Mancini aveva visto più lontano di tutti...
Franco Giannini 2011-02-02 13:42:17
Non un verbale...ma o c'ero
Non avrà il valore che certamente ha un verbale, però dai link qualche cosa, a chi interessa, lo si può ricavare :
http://60019.it/index.mv?senigallia=Breve%2C+veloce%2C+senza+dolce+per+diabetici%2C+senza+sale+per+gli+ipertesi&fname=60019rubriche_leggi&num_rubr=1&num_art=1288454943
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