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Corto circuito dopo un leggero incidente: in fiamme un’auto a Senigallia

La conducente illesa esce subito dall'abitacolo, distrutta l'auto

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Incidente e incendio in piazza Toti a SenigalliaAncora un’autovettura a metano che prende fuoco dopo un leggero impatto. E’ successo a Senigallia in piazza E. Toti dove una macchina dopo esser stata toccata sul retro da un furgone, ha preso immediatamente fuoco, dando alla conducente giusto il tempo di uscire dall’abitacolo.

Incidente e incendio in piazza Toti a SenigalliaL’incidente, che di per sè non avrebbe provocato quasi alcun danno, è avvenuto nel piazzale davanti al Liceo Scientifico Medi attorno alle 14:30. Una Opel Corsa, guidata da una signora sulla cinquantina, stava percorrendo via Venezia per poi immettersi nella piazza. Piazza verso cui stava sopraggiungendo anche un Fiat Ducato da via L. De Bosis.

All’origine del sinistro sembra esserci una precedenza non rispettata, ma la Polizia Municipale non ha ancora reso nota la dinamica. L’autovettura, appena toccata dal furgone, si è girata in testacoda complice l’asfalto reso viscido dalla pioggia, ha emesso alcune scintille e subito sono divampate le fiamme.
Incidente e incendio in piazza Toti a SenigalliaLa conducente, spaventata ma illesa, ha avuto la prontezza di riflessi per uscire prontamente dall’auto, distrutta poi dall’incendio.

Sul posto sono subito intervenuti i Vigili del Fuoco per spegnere le fiamme e allontanare il pericolo di uno scoppio delle bombole, la Polizia e i colleghi della Municipale per i rilievi.

L’episodio segue di pochi giorni l’incidente avvenuto lungo la strada provinciale Corinaldese, a Ponte Lucerta di Ripe: in quell’occasione una Punto a metano aveva tamponato lievemente un furgone fermo ad un semaforo, per poi incendiarsi immediatamente. Anche in quel caso la prontezza di riflessi del giovane conducente ha evitato il peggio.

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Lunedì 31 gennaio, 2011 
alle ore 15:01
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Commenti
Ci sono 4 commenti
giorgino 2011-01-31 15:59:34
la cosa sarebbe da approfondire , perchè una auto
in caso di incideente non dovrebbe assolutamente prendere fuoco
sopratutto se a mentano, il metano poi è anche pericoloso
Kolja 2011-02-01 03:02:15
Ancora una notizia faziosa
Ma che cosa significa "ancora un auto a metano"? Ma che modo di dare le notizie è mai questo?

A leggere questa notizia, sia ha la netta sensazione che si stia cercando di fare solamente del terrorismo gratuito. Anzitutto mi sembra di capire che l'automobile non sia saltata in aria (quindi le bombole forse hanno fatto il loro dovere), e poi c'è da chiarire il perché si è incendiata. C'è correlazione tra il corto circuito e il fatto che l'auto fosse alimentata a metano? Se fosse stata a benzina o a GPL sarebbe stato diverso?

A me a leggere questo articolo viene solo da pensare: "ancora una notizia faziosa"!
Carlo Leone 2011-02-01 09:18:44
Ancora un/a lettore/trice disattento/a
Sono Carlo Leone, autore dell'articolo e credo di aver scritto "Ancora" per il semplice motivo che solo negli ultimi giorni è successo due volte. Solo a Senigallia.
Ora il fenomeno è da approfondire, ma avendo pure io una macchina a metano, credo che non mi voglia fare del terrorismo gratuito. Ma a prescindere da me, nemmeno nei suoi confronti o di chiunque legga!
af 2011-02-01 16:25:40
sfatiamo la leggenda per favore:
da metanoauto:
Le bombole di metano sono costruite in leghe speciali di acciaio ad alta resistenza ed elevato spessore, progettate per resistere a pressioni di 450 bar e collaudate a 300 bar (difficilmente raggiungibili a seguito di urti o accelerazioni) e comunque più resistenti dei serbatoi carburante di serie. Nell'eventualità che si verifichi una sovrapressione nelle bombole (ad esempio perchè investite dalle fiamme), le valvole di sicurezza installate su ogni bombola provvedono a far defluire il gas all'esterno del veicolo per mezzo di apposite camere stagne e sfoghi, impedendone l'esplosione. In caso di fuoriuscita, il metano è più sicuro rispetto a benzina e gpl, poichè non si disperde al suolo ed ha una soglia di infiammabilità ed una temperatura di autoaccensione a contatto con l'aria molto superiore a benzina, GPL e gasolio (rispettivamente, 5,3 ÷ 15% e 540° contro 1 ÷ 7,6% e 228° della benzina).
Infine, i sistemi di ritenuta e fissaggio delle bombole sono omologati per resistere ad accelerazioni longitudinali di 20 g e trasversali di 8 g, ben superiori a quelle che si possono sviluppare in un sinistro in cui le persone coinvolte abbiano possibilità concrete di sopravvivenza.

(http://www.metanoauto.com/modules.php?op=modload&name=mrFAQ&file=index&func=category&cat=10)
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