"Bilancio non certo innovativo: copione già collaudato"
Il PdL si scaglia contro Sindaco e previsione per il 2011: "Unico dato positivo l'impegno per il sociale"
Ci saremmo aspettati qualcosa di ben diverso e di molto più innovativo dal neo sindaco Mangialardi, relativamente al bilancio comunale di previsione per l’anno 2011. Purtroppo, invece, tutto secondo un copione già ben collaudato, privo di qualsivoglia slancio innovativo e di trasformazione per la nostra città. D’altro canto bisognava aspettarselo da una giunta e da un sindaco che in gran parte componevano le file delle amministrazioni che hanno guidato la città negli ultimi 10 anni.
Altro che bilancio innovativo e rivoluzionario, come hanno cercato di sostenere invano gli assessori e consiglieri di maggioranza durante il dibattito.
Quello predisposto dall’amministrazione comunale per il prossimo anno è un documento finanziario assolutamente in linea e secondo il solco della continuità con le precedenti giunte.
Come non è cambiata, anzi è esponenzialmente aumentata la tendenza del sindaco e degli assessori di mettere le mani avanti ed esasperare i toni dello scontro con le istituzioni sovra ordinate, primo tra tutti il governo nazionale, reo a detta loro, di aver tagliato i fondi e le risorse degli enti locali.
Un pianto, quello contro i tagli della spesa pubblica, che va avanti da anni e che anche quest’anno secondo il solito copione è stato riproposto, senza però riscuotere un grande successo. Un atteggiamento vittimistico, che non può però essere accettato da chi riveste incarichi istituzionali.
Come si puo’ continuare ad avere un atteggiamento così assolutamente autoreferenziale, come si può continuare a guardare solo al proprio ombelico, senza rendersi conto di tutti gli sconvolgimenti finanziari ed economici che hanno travolto il sistema mondiale.
Se il governo pone in essere una politica di riduzione della spesa pubblica e di razionalizzazione degli sprechi, non lo fa certo per mettere volontariamente in difficoltà le amministrazioni comunali italiane, tanto meno quella senigalliese.
Non esiste alcun disegno dello stato patrigno volto a distruggere lo stato sociale e le istituzioni locali, ma si tratta invece di una necessaria ed obbligata politica di contenimento della spesa e razionalizzazione degli interventi, grazie alla quale il nostro paese, non si trova nelle condizioni di nostri partners europei ormai alla canna del gas (Spagna di Zapatero in primis).
Nei fatti tutto questo polverone serve solo a coprire l’assoluta mancanza di progettualità per il futuro.
Ci troviamo, infatti, di fronte ad un bilancio di mera ed ordinaria amministrazione, da cui non è possibile scorgere una minima idea per lo sviluppo di una città futura.
Un bilancio senza slancio, senza alcuna idea innovativa in campo di sviluppo economico, turismo, urbanistica ed edilizia, settori trainanti della nostra economia.
Uno dei pochi dati positivi, l’impegno per il mantenimento dei servizi sociali ed alla persona, cosa che condividiamo e come forze di opposizione sosterremo sempre con forza. Così come la volontà di dare rapida approvazione anche a Senigallia del nuovo Piano Casa della Regione Marche, votato da maggioranza ed opposizione in consiglio regionale.
Insomma, dal nuovo Sindaco e dalla nuova amministrazione ci saremmo aspettati molto di più: molta più forza, molta più voglia di cambiare, molti meno piagnistei, insomma più fatti e meno politica delle pacche sulle spalle, l’unica cosa che dalla campagna elettorale ad oggi non si è mai fermata.
dal Gruppo Consiliare PDL
dal Coordinamento Comunale PDL
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