Senigallia, altro tassello verso la ripubblicizzazione dell’acqua
Approvato odg contro la privatizzazione del servizio idrico per ritardare le scadenze del decreto Ronchi
Martedi 21 il Consiglio Comunale di Senigallia ha approvato con larga maggioranza l’Ordine del Giorno che il Comitato referendario per l’acqua pubblica di Senigallia aveva proposto due settimane fa. Siamo felici e soddisfatti che questa nostra iniziativa sia andata a buon fine e che, anche le istituzioni, si rendano conto di quanto sia importante portare avanti una battaglia contro la privatizzazione dei beni comuni ed in particolare dell’acqua e del servizio idrico.
Sono ormai tante le amministrazioni che si stanno muovendo in questa direzione sulla spinta dei Comitati referendari di tutta Italia anche in risposta all’enorme affluenza dei cittadini nel firmare i quesiti referendari.
Chiediamo quindi ora alle forze politiche della nostra città di mantenere fede a quanto dichiarato e di applicare il prima possibile l’ordine del giorno nelle forme più appropriate.
Oltre alla richiesta di moratoria al parlamento per posticipare le scadenze di “privatizzazione” che comporta il decreto Ronchi, almeno fino al voto del referendum, ci aspettiamo il prima possibile l’attuazione di alcune pratiche di buon governo da noi indicate nell’ordine del giorno:
• La modifica del regolamento edilizio che prevede, in caso di costruzione e ristrutturazione, l’obbligo d’installazione di impianti idrici duali per il recupero delle acque grigie e piovane.
• L’erogazione di un quantitativo minimo d’acqua verso gli inadempienti, come stabilito dall’OMS.
• Contrasto al crescente uso delle acque minerali attraverso l’installazione di fontane pubbliche e promuovere l’uso dell’acqua dell’acquedotto per usi idropotabili, a cominciare dagli uffici, dalle strutture e dalle mense scolastiche.
• Promuovere tutte le iniziative finalizzate alla ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato.
• Contrastare tutte le iniziative che predispongono l’ingresso dei privati nelle società.
• Promozione di una campagna di informazione e sensibilizzazione sul rispoarmi idrico, con incentivazione dell’uso dei riduttori di flusso.
• Promozione, attraverso l’informazione e modulazione delle tariffe, della riduzione dei consumi in eccesso.
Ci attende ancora una lunga battaglia sul “fronte acqua”, quello di martedì 21 dicembre è stato solo un piccolo passo, anche se di grande importanza, che cerca di tamponare gli eventuali pericoli derivanti da possibili privatizzazioni e richiama ad un uso della risorsa idrica più coscienzioso e responsabile.
A partire dall’anno nuovo ritorneremo nelle strade e nelle piazze, quei luoghi che ci hanno reso protagonisti, con nuove iniziative informative e di sensibilizzazione per iniziare a preparare il terreno della prossima campagna referendaria.
In questo contesto sarà molto importante che le forze politiche, che si sono spese nella battaglia per la difesa dell’acqua pubblica, invitino pubblicamente i propri elettori alle urne il giorno in cui bisognerà esprimersi. Nell’attesa impaziente che la Corte Costituzionale si esprima sui requisiti referendari e dia il via libera al referendum, chiediamo a gran voce al parlamento “MORATORIA SUBITO”.
dal Comitato referendario per la tutela dell’Acqua Pubblica – Senigallia
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