Venerdì 10 dicembre alle ore 21,15 al Centro Sociale Saline (via dei Gerani, 8 – Senigallia – sopra la Coop), a chiusura della rassegna “Scripta Volant –  Le Arti del Cinema”, Mario Dondero, uno dei grandi fotografi e fotoreporter italiani, interverrà per presentare il documentario “Macerie” sul terremoto dell’Aquila, con interessanti interviste agli abitanti della città colpita dal sisma.

Saranno presenti per l’occasione anche i due registi che hanno realizzato il documentario: Paolo Serbandini e Giovanna Massimetti, di ritorno dal Cile dove hanno raccolto le testimonianze dei minatori salvati recentemente dopo essere rimasti sepolti per oltre due mesi all’interno della miniera di San Josè.

Di origini genovesi, Mario Dondero nasce a Milano il 6 maggio 1928. Memorabili i suoi reportages internazionali, da Cuba all’Afghanistan, fino al recente viaggio in Russia.
Straordinaria la documentazione visiva di artisti del Novecento, da Samuel Beckett, a Jean Paul Sartre, Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, Maria Callas, Orson Welles, Camilla Cederna, Giorgio Gaber, Sergio Endrigo, Gian Maria Volontè.
Tra le sue foto più celebri, quella del gruppo degli scrittori del Nouveau roman scattata a Parigi nell’ottobre del 1959 davanti alla sede delle “Editions de Minuit” (Nathalie Serraute, Samuel Beckett, Alain Robbe-Grillet, Claude Mauriac, Claude Simon, Jerome Lindon, Robert Pinget, Claude Ollier).
Dagli anni Novanta risiede nelle Marche e per le Marche ha una vera passione dimostrata con “scatti di vita” nelle piccole città del nostro entroterra. Le sue foto sono apparse nei maggiori quotidiani italiani e riviste internazionali.
Hanno scritto su Dondero: Luciano Bianciardi, Corrado Staiano, Italo Zannier, Valentino Parlato, Claudio Magris, Arturo Carlo Quintavalle, Bernardo Valli, Andrea Jacchia, Massimo Raffaeli, Antonio Gnoli, Angelo Ferracuti.

“Macerie” di Paolo Serbandini e Giovanna Massimetti
Le macerie dei palazzi possono essere fotografate, spostate o cancellate dai telegiornali, ma le macerie umane di chi ha perso tutto sono quasi incancellabili.
Un viaggio tra le speranze e le parole di coloro per cui la vita è cambiata per sempre da quella notte dell’aprile 2009.
Paolo Serbandini e Giovanna Massimetti hanno lavorato in varie trasmissioni di informazione e di inchiesta della Rai. Paolo è un profondo conoscitore della Russia e della sua transizione dal socialismo reale al capitalismo. Uno dei loro lavori più conosciuti è “211: Anna” sulla giornalista Anna Politkovskaja, uccisa per le sue inchieste sulla “guerra sporca” in Cecenia.

Alcuni stralci dalla recensione di Aldo Grasso:
“Paradossi della comunicazione: un famoso fotografo diventa testimone oculare; anzi, testimonial di un reportage fatto da altri; meglio ancora, garante della veridicità delle immagini. Mario Dondero è un fotografo molto conosciuto negli ambienti artistici, “l’intellettuale delle immagini”. Amico di artisti e scrittori (quelli che si riunivano a Milano al bar Giamaica, ma anche quelli che predicavano il “Nouveau roman”), Dondero ha accettato di avallare con la sua presenza in video lo sguardo di Paolo Serbandini e Giovanna Massimetti nel raccontare la tragedia del terremoto.
Il documentario parte da una cosa concreta… le macerie. Simbolo e ingombro, le macerie sono state variamente usate dai tg, ora come segno di una mirabolante ricostruzione, ora come prova di abbandono. Mario Dondero interroga, chiede, s’informa… Ogni passo, ogni percorso, ogni sguardo sono sotto il segno delle macerie.”

Per info:
Centro Sociale Saline
Via dei Gerani, 8
Tel. 071-7927260
www.scriptavolant.info