Assemblea Oasi a Senigallia su piano degli arenili e concessioni
Pierpaoli: "Risultato soddisfacente, accettate le nostre proposte"
Si è svolta, alla presenza del presidente nazionale Giorgio Mussoni, l’assemblea del sindacato Oasi Confartigianato. Un’assemblea volta all’illustrazione agli associati del recente accordo sul piano degli arenili firmato da tutte le sigle sindacali, in cui, fanno sapere i dirigenti di Oasi, Confartigianato e del consorzio Senigallia Spiaggie, "sono state accolte tutte le nostre osservazioni e proposte".
Un risultato "soddisfacente" che, oltre ai bilanci positivi anche per il consorzio Senigallia Spiagge, ha permesso di constatare come "il nostro sindacato, seppure appena nato, ha già acquisito – sono le parole del segretario Confartigianato locale Giacomo Cicconi Massi – una notevole forza contrattuale e sindacale. Al dilà delle polemiche divampate sulla stampa conta la qualità della rappresentanza".
I temi su cui il sindacato nato un anno fa si è incentrato erano ovviamente il nuovo piano degli arenili che prevede misure restrittive per quanto riguarda la fascia d’ingombro massimo, lo smantellamento delle strutture verticali nei periodi invernali e le possibilità di creare consorzi con altre attività commerciali come bar e ristoranti.
"Su questi temi – afferma il presidente Oasi Senigallia Paolo Pierpaoli – ci siamo confrontati con grande serietà; ecco perchè abbiamo firmato per ultimi: perchè abbiamo esaminato attentamente il piano e proposto quattro pagine di modifiche che sono state accettate anche dagli altri sindacati, con grande soddisfazione nostra".
Ora la fascia d’ingombro è stata accettata perchè rimanga quella che è, almeno fino al 2011, altrimenti molti concessionari si ritroverebbero fuori norma in base ai valori espressi nella tabella prooposta; le strutture sportive su cui molti hanno investito non verranno ridotte per lasciar spazio alle zone ombrose; e non ci sarà il biglietto d’ingresso negli stabilimenti balneari come qualcuno aveva erroneamente prospettato o richiesto per rifarsi degli investimenti sulla struttura.
"E per quanto riguarda – continua Pierpaoli – l’annosa questione del mantenimento anche nei periodi invernali delle strutture, specie quelle sportive, chiediamo che si guardi anche l’aspetto pratico: non si può chiedere ad un bagnino di fare investimenti e poi obbligarlo a rimuovere tutte le strutture a settembre". Di mezzo, secondo quanto sostengono, non c’è la "scusa" della spiaggia libera e fruibile da tutti anche in inverno, mesi in cui purtroppo è deserta, ma l’inefficienza di un provvedimento che costringe gli operatori balneari a mosse non convenienti dal punto di vista economico.
L’iter di approvazione unitaria significa che le proposte non sono ancora legge ma sono al vaglio, seppure accettate di buon occhio dal ministro, del Consiglio dei Ministri e poi della conferenza Stato-Regioni. "Perchè ovunque ci sia la stessa regola" dice Mussoni. Ma il problema è che queste proposte, visti i ritardi che si sono venuti a creare, potrebbero cadere nel vuoto qualora il Governo cada prima della fine della legislatura.
Sulla possibilità di creare i consorzi con altre attività commerciali è il presidente Pierpaoli a parlare. La proposta Oasi – sostiene – aprirebbe al mercato opportunità nuove sia per attirare i turisti con servizi più innovativi, comodi ed efficienti e al contempo creerebbe occupazione nel settore turistico, "ma l’Amministrazione comunale non si vuole esporre con gli esercenti, ecco perchè siamo fermi".
di Carlo Leone
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