Ad Ostra il convegno sulle energie per il territorio e per l’ambiente
Le opportunità tra sviluppo e conservazione al teatro La Vittoria
Per milioni di anni la terra è riuscita ad auto-regolamentarsi, riducendo o eliminando i fattori di rischio. Nel tempo, però, con il caos climatico causato da un utilizzo crescente dei combustibili fossili, la pressione sugli eco-sistemi ha assunto una dimensione globale. L’energia, intesa in termini di produzione, acquisto e gestione, ricopre un ruolo decisivo per correre ai ripari. Lo sostiene anche Fabio Polonara, Direttore del Dipartimento di Energetica dell’Università Politecnica delle Marche, una delle personalità più competenti del settore.
Per presentare il workshop "Dall’Energia le opportunità per lo sviluppo del territorio e la conservazione dell’ambiente", l’ultima iniziativa nata dalla collaborazione tra Provincia di Ancona e Comune di Ostra che si terrà sabato 27 novembre al Teatro La Vittoria, l’amministrazione comunale ha scelto proprio di intervistare il coordinatore del "green event", Fabio Polonara.
Dottor Polonara, qual è la strada più idonea a modificare i processi che conducano ad un ancor maggiore risparmio energetico col minimo spreco?
La consapevolezza che il problema energetico sarà centrale nei prossimi decenni sta guadagnando terreno, sia a livello dei Governi che dei singoli cittadini. La ragione per cui vogliamo promuovere sul nostro territorio il risparmio energetico e l’energia rinnovabile è duplice: oltre a ridurre l’impatto ambientale, queste tecnologie costituiscono una importante leva per la crescita dell’economia locale e costituiscono uno dei modi per uscire dalla crisi globale.
Gli Enti Locali, con le loro scelte di pianificazione energetica, possono innestare un processo per una crescita sostenibile dell’economia e per il miglioramento della qualità della vita.
Considerata l’importanza dei passi da intraprendere, è previsto un piano informativo sul tipo di energia da prediligere?
Tutte le volte che si innescano processi di cambiamento è fondamentale formare ed informare tutte le componenti sociali. Le aziende perché possano comprendere quali opportunità si dischiudano per la loro attività economica; i cittadini affinché, attraverso la consapevolezza che si sta operando a vantaggio dell’intera comunità, supportino i processi di cambiamento con le loro scelte ed i loro comportamenti. Iniziative di informazione come quella del Comune di Ostra vanno proprio in questa direzione.
Una nuova sfida, oltre che l’innovazione per l’edilizia con la bioarchitettura, è anche rappresentata dall’agricoltura sostenibile, tramite l’utilizzo dell’impianto solare termico, specie in floricoltura, del fotovoltaico e la promozione di filiere sostenibili. Poiché l’Italia presenta un forte ritardo in questo settore rispetto sia ai paesi del Nord Europa sia ad altri mediterranei, a quale strategia è opportuno ricorrere per colmare un simile divario?
L’agricoltura costituisce una componente fondamentale dell’economia del nostro territorio. Le energie rinnovabili possono diventare un’ opportunità straordinaria per tutte le aziende agricole. Come? Fornendo loro la possibilità di integrare il reddito proveniente dalle attività tradizionali e garantendo alle aziende stesse la sopravvivenza. Sopravvivenza che, non bisogna dimenticarlo, viene oggi messa a rischio dai prezzi sempre più bassi pagati ai produttori del comparto agroalimentare.
La trasmissione delle esperienze effettuate nei Paesi Nordeuropei nella ricerca di un equilibrio sostenibile tra le attività tradizionali e le nuove opportunità offerte dalle energie rinnovabili costituiscono un obiettivo da perseguire con tenacia. L’obiettivo è chiaro: consentire all’agricoltura di mantenere il tradizionale ruolo di punta nell’economia e, insieme, di garante della bellezza del paesaggio.
Non è da sottovalutare neanche la logica sottesa al ciclo integrato dei rifiuti, che ne presuppone non un semplice smaltimento ma un totale recupero. In ambito industriale si mira alla produzione zero: l’obiettivo è tentare di avviare sistemi di produzione tali da poter eliminare i rifiuti all’origine del progetto e non a fine vita.
Come far sì che i rifiuti non siano semplicemente smaltiti ma recuperati in tutte le loro forme anche in un contesto ridotto?
Il punto di partenza coincide con l’assunzione di responsabilità da parte di ogni singolo cittadino. La raccolta differenziata spinta non può funzionare se ciascuno di noi, nel suo piccolo, non si impegna nell’operazione, difficile e faticosa, di separare opportunamente i rifiuti.
Occorrono poi altri due importanti requisiti: l’attenzione da parte dei produttori nel ridurre al minimo indispensabile gli imballaggi che costituiscono la quota maggioritaria del rifiuto da smaltire; la creazione di una filiera adeguata di recupero, trattamento ed avvio al riciclo. Una filiera incentrata sul trattamento meccanico e biologico dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata diminuisce enormemente l’impatto ambientale del ciclo dei rifiuti e, oltre a ridurre il consumo di risorse del pianeta, è capace di creare ricchezza e posti di lavoro.
Un ultimo aspetto, forse ancora un po’ utopistico, riguarda l’auspicio che le società moderne adottino un atteggiamento più sobrio nei riguardi dei consumi, anche al fine di preservare le scarse risorse del pianeta per le generazioni future.
L’ultimo, ma non secondario, aspetto da considerare riguarda la mobilità sostenibile, cioè il sistema di mobilità urbana che sia in grado di diminuire l’impatto ambientale provocato da inquinamento atmosferico, acustico, gas serra, polveri sottili.
Come può coniugarsi, in ambito urbano, l’esercizio del diritto del singolo agli spostamenti con questa esigenza?
Stiamo parlando di una delle sfide più suggestive e difficili che gli Amministratori della cosa pubblica dovranno affrontare nei prossimi anni. governare” perché una materia così delicata non può essere lasciata al libero arbitrio dei singoli cittadini. La tecnologia mette a disposizione strumenti in grado di coniugare questi obiettivi apparentemente inconciliabili tra loro, ma ciò sarà possibile solo attraverso lo sviluppo e l’ammodernamento del trasporto pubblico.
dal Comune di Ostra
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